Libri di Luisa Moscardini
Chopin
Franz Liszt
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 143
Scritto a pochi mesi dalla morte di Frédéric Chopin, questo libro non è una tradizionale biografia, ma un intenso esercizio di ammirazione, in cui l’affetto per l’uomo e il riconoscimento del genio convivono indissolubili. Franz Liszt – amico generoso, osservatore critico e interprete appassionato di Chopin – analizza con cura le radici polacche della sua musica, ricostruisce la storia d’amore con George Sand, racconta il tormentato rapporto con il pubblico e scandisce la cronaca dell’acuirsi della malattia, mentre la membrana che separa le passioni dell’anima dall’espressione artistica sembra farsi sempre più sottile. Ed è proprio l’identificazione romantica di arte e vita, incarnata all’estremo dal compositore polacco, che costituisce il cuore del libro. Attorno a questo centro pulsante, Liszt intreccia il filo dei ricordi e dissemina le sue profonde, divaganti riflessioni sulla musica e sul processo creativo. A introdurlo, una prefazione di Michele Campanella, considerato uno dei maggiori interpreti lisztiani a livello internazionale.
Epicuro e i suoi dei
André-Jean Festugière
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 95
La cultura greca si è sempre interrogata sulla possibilità per l’uomo di essere felice, questione che diventa centrale con la fine dell’equilibrio sociale e individuale legato alla polis. Da queste premesse, André-Jean Festugière, tra gli studiosi più autorevoli e originali dell’ellenismo, riflette sul pensiero di Epicuro, che nell’atmosfera conviviale del suo «Giardino», appena fuori dalla città di Atene, riunì un numero sempre crescente di discepoli, accomunati dalla ricerca di una via per raggiungere la serenità interiore. Con una scrittura scorrevole e un linguaggio libero da specialismi, Festugière guida il lettore alla conoscenza della biografia e dei principali concetti della filosofia di Epicuro, dal ritrarsi dalla vita politica alla cura quotidiana dell’amicizia, fino all’emancipazione dalle passioni e dalla paura della morte. Liberato dai vani desideri e dal timore, l’uomo epicureo accetta la propria natura e si accontenta del possesso dei beni più semplici ed elementari, consapevole che gli dèi non esistono per giudicarci o punirci, ma come esempio di beatitudine e distaccata saggezza.
Diario di una cameriera
Octave Mirbeau
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2016
pagine: 288
Pubblicato per la prima volta in volume nel 1900 dopo due apparizioni su riviste, il romanzo ebbe un impatto fortemente sovversivo per aver affidato a una cameriera il ruolo di protagonista e osservatrice lucida, implacabile e voluttuosa, di una borghesia ipocrita e corrotta. Célestine passa senza sosta di famiglia in famiglia senza mai trovare un ambiente che le consenta di restare, vuoi per le continue angherie delle padrone di casa, vuoi per le inevitabili avances dei mariti. Ma è soprattutto nei confronti del sesso che la figura di Célestine rompe gli schemi convenzionali dell'epoca: se da un lato l'erotismo è vissuto in maniera naturale, dall'altro il ruolo di "preda sessuale" appare come un estremo quanto vano tentativo di pareggiare i conti rispetto agli abusi subiti sul lavoro. Sullo sfondo la provincia francese di fine Ottocento, con i suoi giardini curati, le cene di rappresentanza, i delitti sordidi, le violenze insabbiate, l'antisemitismo dilagante. "Diario di una cameriera", pur utilizzando uno stile leggero e ironico, volle suscitare intenzionalmente nei lettori scandalo e nausea verso un sistema sociale basato su una moderna forma di schiavitù. In catalogo da oltre un secolo, il "Diario", qui presentato in una nuova traduzione, ebbe anche due celebri trasposizioni cinematografiche: la prima di Jean Renoir nel 1946 e la seconda, nel 1964, diretta da Luis Bunuel, con Jeanne Moreau e Michel Piccoli. Nel 2015 è in uscita una nuova versione, interpretata da Lea Seydoux.
Epicuro e i suoi dei
André-Jean Festugière
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 89
La cultura greca si è sempre interrogata sulla possibilità per l'uomo di essere felice, questione che diventa centrale con la fine dell'equilibrio sociale e individuale legato alla polis. Da queste premesse, André-Jean Festugière riflette sul pensiero di Epicuro, che nell'atmosfera conviviale del suo "Giardino", appena fuori dalla città di Atene, riunì un numero sempre crescente di discepoli, accomunati dalla ricerca di una via per raggiungere la serenità interiore. Con una scrittura scorrevole e un linguaggio libero da specialismi, Festugière guida il lettore alla conoscenza della biografia e dei principali concetti della filosofia di Epicuro, dal ritrarsi dalla vita politica alla cura quotidiana dell'amicizia, fino all'emancipazione dalle passioni e dalla paura della morte. Liberato dai vani desideri e dal timore, l'uomo epicureo accetta la propria natura e si accontenta del possesso dei beni più semplici ed elementari, consapevole che gli dèi non esistono per giudicarci o punirci, ma come esempio di beatitudine e distaccata saggezza.
Diario di una cameriera
Octave Mirbeau
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2015
pagine: 288
Pubblicato per la prima volta in volume nel 1900 dopo due apparizioni su riviste, il romanzo ebbe un impatto fortemente sovversivo per aver affidato a una cameriera il ruolo di protagonista e osservatrice lucida, implacabile e voluttuosa, di una borghesia ipocrita e corrotta. Célestine passa senza sosta di famiglia in famiglia senza mai trovare un ambiente che le consenta di restare, vuoi per le continue angherie delle padrone di casa, vuoi per le inevitabili avances dei mariti. Ma è soprattutto nei confronti del sesso che la figura di Célestine rompe gli schemi convenzionali dell'epoca: se da un lato l'erotismo è vissuto in maniera naturale, dall'altro il ruolo di "preda sessuale" appare come un estremo quanto vano tentativo di pareggiare i conti rispetto agli abusi subiti sul lavoro. Sullo sfondo la provincia francese di fine Ottocento, con i suoi giardini curati, le cene di rappresentanza, i delitti sordidi, le violenze insabbiate, l'antisemitismo dilagante. "Diario di una cameriera", pur utilizzando uno stile leggero e ironico, volle suscitare intenzionalmente nei lettori scandalo e nausea verso un sistema sociale basato su una moderna forma di schiavitù. In catalogo da oltre un secolo, il "Diario", qui presentato in una nuova traduzione, ebbe anche due celebri trasposizioni cinematografiche: la prima di Jean Renoir nel 1946 e la seconda, nel 1964, diretta da Luis Bunuel, con Jeanne Moreau e Michel Piccoli. Nel 2015 è in uscita una nuova versione, interpretata da Lea Seydoux.
Chopin
Franz Liszt
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 138
Scritto a pochi mesi dalia morte di Frédéric Chopin, questo libro non è una tradizionale biografia, ma un intenso esercizio di ammirazione, in cui l'affetto per l'uomo e il riconoscimento del genio convivono indissolubili. Franz Liszt - amico generoso, osservatore critico e interprete appassionato di Chopin - analizza con cura le radici polacche della sua musica, ricostruisce la storia d'amore con George Sand, racconta il tormentato rapporto con il pubblico e scandisce la cronaca dell'acuirsi della malattia, mentre la membrana che separa le passioni dell'anima dall'espressione artistica sembra farsi sempre più sottile. Ed è proprio l'identificazione romantica di arte e vita, incarnata all'estremo dal compositore polacco, che costituisce il cuore del libro. Attorno a questo centro pulsante, Liszt intreccia il filo dei ricordi e dissemina le sue profonde, divaganti riflessioni sulla musica e sul processo creativo. Con una prefazione di Michele Campanella, considerato uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani a livello internazionale.
Lord Byron e la fatalità
Charles Du Bos
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 285
Stravagante e sofferente, tenebroso e seduttore, affascinante e tragico, appassionato e ossessionato dalla necessità di una libertà morale senza limiti: questo è stato Byron, come uomo e come scrittore. Charles Du Bos, rivolgendo la sua indagine ai legami tra letteratura e percorso individuale, riconosce nel grande poeta inglese l'emblema del processo creativo, in cui confluiscono nella loro interezza i valori morali, i luoghi oscuri del vivere, le molteplici e a tratti contraddittorie emozioni dell'esperienza estetica e spirituale. L'analisi critica si accompagna così alla ricostruzione minuziosa di un'esistenza vissuta all'insegna dell'eccesso, nella segreta consapevolezza che ogni singolo atto sia, in fondo, l'espressione di un destino che coincide con la nostra più intima natura.