Libri di Lydie Salvayre
Sette donne
Lydie Salvayre
Libro: Libro in brossura
editore: Prehistorica Editore
anno edizione: 2025
pagine: 230
Sette donne in carne e ossa. Sette figure emblematiche della letteratura. Singolari e passionali, trascendono il proprio dolore personale nell'opera; sarà invece il loro rapporto col quotidiano a essere vissuto in maniera tragica. Ma non è forse questo "quotidiano" ad aver segnato la Storia? Quello della Parigi anteguerra, degli Anni folli, della Russia stalinista... Come riscrivere un'opera attraverso la vita del suo autore? Lydie Salvayre – già premio Goncourt per il fortunato romanzo Non piangere (Prehistorica Editore, 2024) – si abbandona a quest'arte del ritratto, come prima di lei Cioran e Sainte-Beuve, scegliendo le autrici che le hanno segnato la vita, che hanno reso feconda la sua opera: Emily Bronte, Colette, Virginia Woolf, Djuna Barnes, Marina Tsvetaeva, Ingeborg Bachmann e Sylvia Plath. Scomode, scandalose, sono testimoni a modo loro del mondo che tanto hanno sofferto quanto contribuito a sagomare... Le loro opere sono ormai monumenti letterari, che Lydie Salvayre fa rivivere raccontandone la storia privata, fatta di bellezza, dismisura, ribellione, ma anche di fragilità e disperazione.
Non piangere
Lydie Salvayre
Libro: Libro in brossura
editore: Prehistorica Editore
anno edizione: 2024
pagine: 256
Spagna 1936. La guerra civile sta per scoppiare. Montse ha quindici anni e, insieme al fratello José, decide di partire per la grande città, dove assiste agli albori della rivoluzione libertaria. Settantacinque anni dopo, davanti a un bicchiere di anisetta, racconta alla figlia gli eventi di quel periodo. Soffre di disturbi della memoria, ma conserva intatto il ricordo splendido di quell’estate del ’36, in cui visse l’unica avventura della sua vita. Alle parole intime e delicate di Montse si intrecciano quelle granitiche di Bernanos che, nei Grandi cimiteri sotto la luna, ebbe il coraggio di scagliarsi contro le atrocità dell’esercito nazionalista, denunciando anche l’infame connivenza tra Chiesa e militari durante la guerra spagnola.
La conferenza
Lydie Salvayre
Libro: Libro in brossura
editore: Prehistorica Editore
anno edizione: 2023
pagine: 142
"La Conferenza" ha per protagonista un narratore che parla in prima persona e, dal suo pulpito, tiene una conferenza sul tema della “scomparsa della conversazione”. Mentre ci illustra lo stato della conversazione, sempre meno praticata ai nostri giorni, spesso sconfina nella sfera privata, con digressioni di volta in volta umoristiche, sarcastiche, tenere o terribilmente malinconiche. In filigrana del resto, l’argomentazione lascia intravedere la storia d’amore con la moglie, da poco scomparsa e onnipresente nei pensieri e nelle parole del protagonista.
Contro
Lydie Salvayre
Libro: Libro in brossura
editore: Bèbert
anno edizione: 2015
"Contro" è un attacco frontale all'apparato del potere e all'attuale decadenza culturale e morale dell'essere umano. Vuole essere un'esortazione ad opporsi (andare contro appunto) a tutto ciò che l'autrice ritiene ingiusto nella società attuale e che potrebbe essere riassunto nella speculazione di chi mira ad annullare l'essere umano in quanto evidente ingombro ed ostacolo ad interessi privati e nazionali. Ma è soprattutto un attacco agli uomini, alla loro incapacità di amare e di soffrire per amore. Un libro caustico e necessario di una grande intellettuale francese, indubbiamente engagé.
Non piangere
Lydie Salvayre
Libro: Libro in brossura
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2016
pagine: 240
Spagna, 1936. La guerra civile sta per scoppiare. Montse ha quindici anni e, insieme al fratello José, decide di partire per la grande città, dove assiste agli albori della rivoluzione libertaria e vive quella che fu senza dubbio l'unica avventura della sua vita. Settantacinque anni dopo, davanti a un bicchiere di anisetta, racconta alla figlia gli eventi di quel periodo. Soffre di disturbi della memoria e ha perso per sempre le tracce di ciò che ha vissuto dalla guerra a oggi. Ma conserva intatto il ricordo di quell'estate del '36 in cui accadde l'impensabile, quell'ultima estate di splendore nella quale capì cosa significava vivere. Alle parole di Montse si intrecciano quelle indignate di Bernanos che, nei Grandi cimiteri sotto la luna, ebbe il coraggio di denunciare le atrocità perpetrate dall'esercito nazionalista e l'infame connivenza tra la Chiesa e i militari durante la guerra spagnola. Due narrazioni, due visioni che hanno una strana consonanza con i tempi in cui viviamo.