Libri di M. Codognato
Fragile? Le stanze del vetro
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2013
pagine: 144
Inserito nel progetto Le Stanze del Vetro, iniziativa congiunta di Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung, nata con l'obiettivo di valorizzare l'arte vetraria del Novecento e mostrare le innumerevoli potenzialità e declinazioni di questa materia, "Fragile?" presenta una trentina di opere di artisti internazionali, tra i più interessanti del nostro tempo che hanno utilizzato anche il vetro nel corso della loro esperienza artistica (da Marcel Duchamp e Joseph Beuys, fino ad Ai Weiwei, Damien Hirst, Giovanni Anselmo e Jannis Kounellis solo per citarne alcuni). Nel particolare contesto della produzione vetraria veneziana e della tradizione artigianale che la caratterizza, "Fragile?" prende in considerazione un altro aspetto, altrettanto rilevante, dell'utilizzo del vetro nelle arti visive del secolo scorso e di quello appena iniziato: l'impiego del vetro come materiale dalle particolari qualità metaforiche e linguistiche. Anziché la precisione o l'originalità del disegno del manufatto, entrano in gioco il potenziale simbolico della trasparenza, della fragilità e della resistenza nella costruzione di una situazione che attinge dall'esperienza della realtà quotidiana e del linguaggio artistico contemporaneo.
People. Volti, corpi e segni contemporanei dalla collezione di Ernesto Esposito. Catalogo della mostra (Napoli, 29 giugno- 28 agosto 2006). Ediz. inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2006
pagine: 133
L'esposizione, centrata su un significativo nucleo di opere recenti della collezione di Ernesto Esposito, aspira a ricostruire una galleria di ritratti in cui personaggi e situazioni celebrano e rappresentano le contraddizioni, le inquietudini e i rapporti interpersonali nel nostro tempo. Attraverso dipinti ed immagini fotografiche di oltre cinquanta autori di generazioni ed aree culturali e geografiche diverse, la quotidianità e la sua parodia, l'erotismo, il sesso, gli orrori della guerra, i contrasti sociali, la contrapposizione politica, il mito dell'artista ed il culto della personalità o la morte si rincorrono nella vanità della posa fotografica o nell'iperbole della pittura, proponendo una inedita e del tutto parziale commedia umana della contemporaneità.
Sette opere per la Misericordia [duemilasedici]
Libro
editore: artem
anno edizione: 2016
pagine: 32
"Il progetto delle Sette Opere per la Misericordia costituisce un esempio singolare di come l'arte, coniugata alla generosità dell'artista, possa mettere in moto una serie di azioni che si traducono in concrete opere di misericordia e di stimolo alla crescita culturale di nuove generazioni. Nato da un'idea di Maria Grazia Leonetti Rodinò e giunto alla IV edizione, il progetto ha consentito la realizzazione, all'interno del Pio Monte della Misericordia, di una sezione museale di arte contemporanea arricchita dalle opere annualmente donate da artisti stimati dalla critica mondiale" (Alessandro Pasca di Magliano).
Sette opere per la misericordia [duemilaquattordici]
Libro
editore: artem
anno edizione: 2014
pagine: 32
Alla terza edizione del progetto artistico e solidale "Sette opere per la misericordia", sette nuovi artisti contemporanei sono invitati a donare un'opera d'arte sul tema della misericordia. Maria Thereza Alves, Francesco Clemente, Douglas Gordon, Mariangela Levita, Lorenzo Scotto di Luzio, Grazia Toderi, Nasan Tur, entrano in contatto, nello spazio magico della chiesa, con la tela rivoluzionaria di Caravaggio, per rinnovare l'avventura e l'impegno etico dell'immaginazione artistica nella civiltà globale in cerca di valori plausibili.
Ceal Floyer. Ediz. inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2009
pagine: 105
Il volume è il catalogo della mostra di Napoli (MADRE Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina, 29 novembre 2008 - 23 febbraio 2009) dedicata all'artista britannica Ceal Floyer. La mostra a cura di Mario Codognato presenta una selezione di lavori, con una rivisitazione site specific deliberatamente studiata per gli spazi del MADRE. Circa 15 opere divise tra video, istallazioni e sculture, permettendo di ripercorrere il percorso artistico di Ceal Floyer. La chiarezza del pensiero di Ceal Floyer e la presentazione volutamente sintetica delle sue idée, si rivela in ogni aspetto della sua arte. La sorprendente semplicità del suo lavoro è sempre impregnata da una particolare vena di ironia, con il proposito di rappresentare la consapevolezza dell'assurdo. L'uso del doppio significato in ogni opera, inteso come un duplice punto di vista della stessa, costringe lo spettatore a rinegoziare la propria percezione del mondo. Tutti i suoi lavori, tutti gli oggetti da cui sono composti sono sempre readymade, tutti nascono con l'intento di esaminare la tensione dialettica che inevitabilmente si crea tra l'ordinario ed il suo essere concreto, come una costruzione immaginifica del significato reale, del valore reale, legato all'uso stesso degli oggetti rappresentati.
Thomas Struth. Catalogo della mostra (Napoli, 20 gennaio-28 aprile 2008). Ediz. inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2008
pagine: 133
Thomas Struth, sulla scia dei suoi maestri Bernd e Hilla Becher, è l'artista che assume consapevolmente la fotografia come linguaggio convenzionale della ricerca estetica. Sin dal principio il suo lavoro si presenta come una trascrizione del reale nel codice cifrato dell'immagine fotografica. Ed è una nostra deviazione culturale distinguere forma e significati nei diversi soggetti ritratti nel corpus della sua opera che mette in gioco architettura urbana (la serie dei paesaggi), arte classica (la serie dei musei), l'umanità come vuole apparire (la serie dei gruppi familiari) e ciò che invece resta imprigionato nel cuore oscuro della natura (la serie delle foreste).
Thomas Struth. Catalogo della mostra (Napoli, 20 gennaio-28 aprile 2008)
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2008
pagine: 133
Thomas Struth, sulla scia dei suoi maestri Bernd e Hilla Becher, è l'artista che assume consapevolmente la fotografia come linguaggio convenzionale della ricerca estetica. Sin dal principio il suo lavoro si presenta come una trascrizione del reale nel codice cifrato dell'immagine fotografica. Ed è una nostra deviazione culturale distinguere forma e significati nei diversi soggetti ritratti nel corpus della sua opera che mette in gioco architettura urbana (la serie dei paesaggi), arte classica (la serie dei musei), l'umanità come vuole apparire (la serie dei gruppi familiari) e ciò che invece resta imprigionato nel cuore oscuro della natura (la serie delle foreste).
Whiteread. Catalogo della mostra (Napoli, 4 febbraio-1 maggio 2007). Ediz. italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2007
pagine: 141
Rachel Whiteread (Londra 1963) è una delle artiste più importanti della sua generazione. Sin dal 1988, dopo essersi laureata alla Slade School of Fine Art, Whiteread ha utilizzato per le sue sculture calchi di oggetti quotidiani: lo spazio sotto le sedie e i letti e all'interno di armadi, vasche da bagno e interni di case viene invertito cosicché il vuoto diventa solido, il negativo si trasforma in positivo. Attraverso la descrizione dell'assenza, l'artista riesce comunque a far emergere associazioni sensoriali grazie anche all'uso di materiali quali poliuretano, resine, gesso e gomma che acuiscono la percezione di qualcosa che non esiste più, ma che una volta era indissolubilmente legato alla vita umana. Il suo interesse si sposta progressivamente verso l'architettura intesa come spazio della collettività e della storia. La retrospettiva di Napoli è la prima mostra museale della Whiteread in Italia. Per l'occasione l'artista ha creato anche una grande installazione pensata appositamente per gli spazi dell'istituzione partenopea, utilizzando decine di case di bambola di varie epoche fino a formare un villaggio immaginario, reminiscente le ricostruzioni storiche negli allestimenti museali dei siti archeologici, analizzando e decostruendo la nostra percezione critica dei contesti abitativi.
Whiteread. Catalogo della mostra (Naples, 4 February-1 May 2007). Ediz. inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2007
pagine: 141
Rachel Whiteread (Londra 1963) è una delle artiste più importanti della sua generazione. Sin dal 1988, dopo essersi laureata alla Slade School of Fine Art, Whiteread ha utilizzato per le sue sculture calchi di oggetti quotidiani: lo spazio sotto le sedie e i letti e all'interno di armadi, vasche da bagno e interni di case viene invertito cosicché il vuoto diventa solido, il negativo si trasforma in positivo. Attraverso la descrizione dell'assenza, l'artista riesce comunque a far emergere associazioni sensoriali grazie anche all'uso di materiali quali poliuretano, resine, gesso e gomma che acuiscono la percezione di qualcosa che non esiste più, ma che una volta era indissolubilmente legato alla vita umana. Il suo interesse si sposta progressivamente verso l'architettura intesa come spazio della collettività e della storia. La retrospettiva di Napoli è la prima mostra museale della Whiteread in Italia. Per l'occasione l'artista ha creato anche una grande installazione pensata appositamente per gli spazi dell'istituzione partenopea, utilizzando decine di case di bambola di varie epoche fino a formare un villaggio immaginario, reminiscente le ricostruzioni storiche negli allestimenti museali dei siti archeologici, analizzando e decostruendo la nostra percezione critica dei contesti abitativi.
People. Volti, corpi e segni contemporanei dalla collezione di Ernesto Esposito. Catalogo della mostra (Napoli, 29 giugno-28 agosto 2006)
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2006
pagine: 133
L'esposizione, centrata su un significativo nucleo di opere recenti della collezione di Ernesto Esposito, aspira a ricostruire una galleria di ritratti in cui personaggi e situazioni celebrano e rappresentano le contraddizioni, le inquietudini e i rapporti interpersonali nel nostro tempo. Attraverso dipinti ed immagini fotografiche di oltre cinquanta autori di generazioni ed aree culturali e geografiche diverse, la quotidianità e la sua parodia, l'erotismo, il sesso, gli orrori della guerra, i contrasti sociali, la contrapposizione politica, il mito dell'artista ed il culto della personalità o la morte si rincorrono nella vanità della posa fotografica o nell'iperbole della pittura, proponendo una inedita e del tutto parziale commedia umana della contemporaneità.