Libri di M. G. Botti
Teoria di una catastrofe. Dal comunismo al capitalismo
Michel Henry
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 148
Questo saggio, "Dal comunismo al capitalismo", fu pubblicato l'indomani della caduta del muro di Berlino, 1989; in esso Michel Henry evidenzia la ragione ultima della caduta dei regimi comunisti dell'Est, ragione per certi versi non diversa, nonostante le apparenze storico-sociali e politiche, di quella che segnerà, a suo giudizio, la fine dei regimi occidentali: "Si tratterà ... di riconoscere chiaramente nel marxismo il principio del fallimento economico del comunismo. Questo principio è l'annullamento dell'individuo, la sua sostituzione con una serie di astrazioni incapaci, vista la loro natura, di produrre una qualsiasi azione "reale", di "lavorare". Si capisce allora come ogni regime che pone all'origine dell'organizzazione sociale un'astrazione di questo tipo, una classe, un partito sia condannato all'impotenza, all'indigenza che risulta immancabilmente col mettere fuori gioco la sola forza vera che è quella dell'individuo stesso. [...] Pensiero arcaico, così antico quasi quanto l'umanità, ma comunque pensiero che uccide la vita, le sue determinazioni viventi, per sostituirle con una costellazione di astrazioni morte: il valore, il denaro, il capitale, il guadagno, l'interesse. Sono queste astrazioni e le loro molteplici variabili che hanno sostituito gli individui viventi, i loro desideri, le loro passioni, i loro bisogni profondi. Sono leggi, quelle che fanno girare il mondo, ormai altre da quelle della vita."
Le istituzioni del senso
Vincent Descombes
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2006
pagine: 446
Non si può stabilire in che senso discipline quali la storia, la sociologia, l’etnologia, la linguistica siano veramente delle scienze, se si pongono solo questioni di ordine metodologico. Occorre invero chiarire il concetto di "spirito" sviluppando una filosofia dello spirito o del mentale. A tal fine occorre superare due difficoltà. Da un lato, il concetto di spirito reclama di essere individuato. Dall'altro, rifiuta di essere trattato interamente come il concetto di un attributo personale. Le persone manifestano nella loro condotta uno spirito, ma il "contenuto" di ciò che manifestano è, in buona parte, impersonale. Tale ambito è formato dalle istituzioni in quanto esse offrono un senso di cui i soggetti individuali possono, a loro volta, appropriarsi. Queste osservazioni permettono già di indicare perché questo libro sullo spirito porta un titolo che parla di istituzioni. La tesi qui contenuta sarà proprio che lo "spirito oggettivo" delle istituzioni, per usare termini che questa ricerca si propone di chiarire, precede e rende possibile lo "spirito soggettivo" degli individui. Questa prospettiva è quella dell’"olismo antropologico".