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Libri di M. Lecomte

The vanishing twin

The vanishing twin

Arben Dedja

Libro: Libro in brossura

editore: Besa muci

anno edizione: 2015

pagine: 73

Ricordi, incubi dell'infanzia, metafore prese di peso dalla medicina, il dramma e l'assurdità della migrazione, questi gli ingredienti di una raccolta poetica che si nutre di semplicità e dello straordinario mistero del quotidiano. Nei versi di "The vanishing twin", che Dedja un po' autotraduce, un po' scrive direttamente in italiano, tutto diventa ironico e grottesco, in un'atmosfera da cui traspare lo straniamento dell'autore, alle prese con il tentativo di comunicare in una lingua non completamente sua. Come nella sindrome del gemello "evanescente" che dà il titolo al libro, quando uno dei feti muore e viene assorbito dall'altro che continua a vivere (e nascere) normalmente, così la Patria, la vera Patria del poeta muore lentamente assorbendosi nella sua anima e lasciando spazio a una lingua nuova. Prefazione di Gabriella Montanari.
12,00

La casa del respiro. Poesie. Testo francese a fronte

La casa del respiro. Poesie. Testo francese a fronte

Luis Mizón

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2008

pagine: 128

Gli occhi aperti e l'anima al fondo degli occhi, Luis Mizón scrive, o piuttosto traduce, quello che noi non vediamo o che ci dimentica nel suo passaggio. Parla di luce e d'abisso perché ha imparato presto a vivere separato dalla terra, e conosce il prezzo dell'assenza. E ciò che lui chiama "il sangue delle confessioni e delle lacrime". Porta nella pelle, nello sguardo, in questa presenza densa e leggera la memoria dolorosa del paese. Non c'è da stupirsi che le sue parole vadano cercando un inquilino in ciclo e ricadano vuote, senza speranza. Questa erranza del poeta, la dice cesellando le parole come un artigiano analfabeta, cioè preciso, rigoroso e soprattutto non cerebrale. Le parole di Luis Mizón cadono sulla foglia come dadi d'oro che lacerano le certezze. Ciò che lui chiama "la carne viva della scrittura" è questa violenza silenziosa che la lingua svolge come in un sogno dove l'alba e la luce si confondono. Scrittura carnale al punto in cui la parola è tatuata sulla pelle, un modo di testimoniare sull'assente, l'amore defunto, il paese ritirato dai ricordi. Luis Mizón scava un solco che lo eleva al di sopra della mischia, come se fosse stato eletto dalle parole semplici, comuni, ma che parlano con la crudezza della luce e le fiamme dell'oblio. Le sue poesie sono una sorte. Una compagnia dei momenti di perdita. Sono la solitudine e la presenza con infine questa luce venuta dal fondo dell'anima che mostra il cammino non della riuscita ma della memoria che non si arrende.
12,00

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