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La Vita Felice

Di notte brillano le navi

Di notte brillano le navi

Nico Bleutge

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 208

16,00

Tentarmi è vanità

Tentarmi è vanità

Filippo Annunziata

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 288

18,00

Le coefore

Le coefore

Eschilo

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 252

15,00

Kitty o la pergola

Kitty o la pergola

Jane Austen

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 176

12,00

Schiaccianoci e il Re dei topi

Schiaccianoci e il Re dei topi

Ernst T. A. Hoffmann

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 320

"Schiaccianoci e il Re dei topi" è, tra le creazioni fantastiche di Hoffmann, una tra le più fortunate, tanto da venire adattata da Alexandre Dumas padre e poi trasformata in un balletto di grande successo, musicato da Čajkovskij. Al pari del Canto di Natale di Dickens, la storia di Schiaccianoci e il Re dei topi è un classico di grandissima forza nel suo carattere simbolico e quasi archetipico. Nel racconto della guerra tra giocattoli e topi durante i giorni del Natale, Hoffmann orchestra magistralmente, con il distacco ironico e l’umorismo che sono il suo marchio di fabbrica, il contrasto tra il mondo dell’infanzia e quello degli adulti, tra il mondo dell’immaginazione e quello comunemente considerato reale, tra forze del Bene e forze del Male, coinvolgendo il lettore nel ritmo incalzante di un avvicendarsi di colpi di scena e di estremi. La nuova traduzione di questa appassionante favola non solo per bambini è accompagnata dal contrappunto visivo spiritoso ed eccentrico dei disegni dell’artista Carla Della Beffa, che cercano di dare corpo alla potenza visionaria dello scrittore romantico.
13,00

La morte dell'uomo macchina

Giorgio Ferrari

Libro

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 232

Quella che state per leggere è una storia di uomini e di macchine. Di automi, di congegni, di mondi che s’intrecciano e convergono in una catena di coincidenze, di presagi, di richiami, di visioni, di silenziose stragi di sistemi filosofici e di altisonanti erezioni di nuovi ordini meccanici. Sarà un percorso un po’ tortuoso, che ci condurrà dalla smagliante fioritura delle idee rivoluzionarie dell’età dei Lumi attraverso gli occhi di Voltaire, Casanova, Federico il Grande, fino alle spericolate speculazioni di Spinoza, John Cage, Philip K. Dick e che vedrà protagonisti un re soldato amante della musica e due guerrieri-apostoli del nichilismo come Julien Offroy de La Mettrie e Johann Sebastian Bach. A metà del Settecento i due si danno convegno a Potsdam, dove Federico ha installato la sua reggia, che si chiama, appropriatamente, Sanssouci. E là esprimono l’estrema sintesi del proprio pensiero rivoluzionario: Bach con L’Offerta musicale, irraggiungibile crivello testamentario e vertice del pensiero musicale insieme all’Arte della Fuga; La Mettrie, autore de L’uomo macchina, con uno spettacolare suicidio, morendo per una consapevole indigestione di paté di fagiano, come accade nella Grande Bouffe di Ferreri. La loro è un’eredità che sopravvive nelle tante metamorfosi che il sistema degli automi ha prodotto su di noi. Infatti ora sono loro, le macchine, a soffrire della nostra invadenza antropica. Di quell’antropocene che anacronisticamente assegna all’homo sapiens un primato che in realtà è già abbondantemente dietro alle nostre spalle. Per questo le macchine ci stanno facendo la guerra. Una guerra che finiremo per perdere. Ma come siamo arrivati a tutto ciò?
20,00

Toni ritmici, pause libere. Sorsi di salute dal Centro di Cultura Socio Sanitaria di via Mascagni 2 - Pieve Emanuele

Quito Chiantia

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 72

"Il libro "Toni ritmici, pause libere" di Quito Chiantia è in realtà un libro di medicina. La bellezza della poesia al servizio della salute, un libro unico. Sarebbe necessario un altro libro per parlare della ricchezza di informazioni in ognuna delle quarantasei poesie. Nessuna impone qualcosa, le poesie hanno tutte il pregio di consigliare, spesso in modo indiretto ma certamente efficace. Ritroviamo spesso la considerazione che le nostre abitudini di vita non incidono sul presente, ma sono “cacciatori di futuro”. Molto presente è il rapporto fra medico e paziente che è stato reso difficile da internet, dai social network e lo sarà ancora di più con l’avvento già presente dell’intelligenza artificiale. Ogni paziente descrivendo i suoi sintomi potrà avere una diagnosi e una terapia con cui andrà dal medico a fare le sue richieste, senza sapere che l’intelligenza artificiale può essere indirizzata da interessi economici verso diagnosi che privilegiano la prescrizione di determinati farmaci o dispositivi medici. «Aprire, Avvicinare, Unire» è un’altra ricetta del poeta per guarire i mali sociali. Fare rete per agire insieme è fondamentale per avere l’attenzione di chi deve prendere le decisioni" (dalla prefazione di Silvio Garattini)
12,00

Domeniche. Poesie 2019-2025

Stefania Portaccio

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 124

"Domeniche", il titolo della raccolta, ha due lati, di uguale peso. Tempo consacrato e tempo di festa. Un tempo recintato, protetto – che può essere ovviamente di mercoledì mattina e durare pochissimo – in cui accade quell’affare linguistico, quel commercio con la lingua, quell’attenzione al dirsi delle cose, al nostro volerle dire, che ha regole diverse dal discorso funzionale. Questo tempo è tempo di festa. Tempo altro, di vita interiore e di lingua, e insieme tempo sempre qui. Festa sempre possibile. Quando al poeta sembra di aver “detto”, da questo tempo in questa lingua, il suo animo è in festa.
14,00

Nebbia

Antonio Mazzanti

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 76

"State per iniziare a leggere il libro di esordio di un giovane poeta – giovane non secondo i parametri italiani, che vorrebbero la giovinezza protratta il più possibile per marketing editoriale o, anche fuori dall’ambito letterario, per sollevare la fetta più vitale della popolazione dalle sue responsabilità storiche (e, dunque, anche artistiche), delegittimandola. Antonio Mazzanti giovane lo è davvero. A stupire, più che l’età di questo poeta che ci consegna per la prima volta, con Nebbia, i suoi testi – è una sua propria genealogia culturale che intreccia insieme tradizione italiana e straniera. È senza dubbio nel corpo centrale di questo bel libro che il tono, per modulazioni e immaginario, coerentemente muta, secondo una modalità cara alla musica e presa in prestito dalla poesia, intendo dire per ‘variazione sul tema’. Si affacciano, prendendo parola come da un tempo trapassato o appena trascorso, il presente indicativo degli estinti che si muovono al nostro stesso passo, figure il cui timbro ora per commozione ora per scandalo, difficilmente abbandona il sentimento dei lettori. Mazzanti riesce a innervare in queste poesie, attraverso un’apertura più narrativa del verso, precisissima e addirittura scarna senza rinunciare tuttavia al richiamo della lirica, una vena autenticamente civile, cucendo la trama di un percorso che mentre si rivela in versi di onesta e profonda intelligenza, affida al suo dettato un carico di meraviglia e denuncia che, sarei portato a credere, solo la poesia può permettersi di illuminare con tanta crudele limpidezza, come chi attraversa il proprio tempo «con il cuore sgangherato,/ ma ancora vivo»" (dalla prefazione di Giorgio Ghiotti)
12,00

Le campanelle di Varanasi

Daniela Tringale

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 56

La narrazione poetica di questa raccolta si sviluppa in tre sezioni: "Colmare le assenze", "Una gioia infinita" e "Oltre me", in un avvicendarsi di osservazioni e stati d'animo relativamente a situazioni di sofferenza per la perdita di persone amate (sezione prima), per proseguire, nella seconda sezione, riverberando la pienezza dell'amore; nella terza sezione, lo sguardo è volto all'esterno, a una realtà che mai manca di esibire fatti e storie sconcertanti. L'autrice chiude la silloge con un potente messaggio di pace, contemplando «la dirompente bellezza della vita».
10,00

Condizione di confine. Testo macedone a fronte

Lidija Dimkovska

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 200

"È come se la lingua di Dimkovska fosse stata nutrita con il latte di una violenza millenaria. Da una parte, la storia sterminata delle tradizioni, degli accenti, delle nenie e dei mondi catturati da quel grande arcipelago di terre chiamato penisola balcanica; dall’altra, la storia recente, a tratti terribile, di una nazione e di un popolo che nel Novecento si è visto contendere tutto – persino il proprio nome – e che ha trovato se stesso attraversando la grande storia Europea, fatta di smembramenti, ricomposizioni e guerre civili. Si sente in questa poesia la continua frizione dei confini, il loro attrito, il loro sapore nascosto: il desiderio di un fluire fra le terre e le nazioni e i linguaggi che non sa nascondere la paura di perdersi. La lingua di Dimkovska è come se fosse costretta dagli eventi a pensarsi in una traduzione e in un tradimento. Non è un caso che l’altro in questa poesia è sempre un enigma, un indovinello, un paradosso. L’umanità stessa è messa in discussione in una storia di decadimenti, in cui l’ossessione per la morte è costante, come però la fiducia che in un’ironia nera la poesia possa lasciare un’eredità di liberazione: «Ti farebbe bene un proiettile in testa,/ un salto dal ponte o una vena tagliata,/ l’acido cloridrico nel tè, la cintura da uomo al collo,/ al momento sbagliato, nel posto sbagliato/ la morte è risveglio»." (Tommaso Di Dio)
18,00

Il nulla e le tenebre. Testo latino a fronte

Il nulla e le tenebre. Testo latino a fronte

Fredegiso di Tours

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 224

Nel trattato l’autore sostiene la possibilità dell’esistenza del nulla e di una creazione divina dal nulla. Partendo dalle premesse che ogni nome determinato significa qualcosa che è e che anche il termine “nulla” è un nome determinato, Fredegiso aveva tratto la conclusione che anche il termine “nulla” dovesse significare qualcosa che è: dunque anche il nulla, come le tenebre, è qualcosa. Come risulta dalla Genesi, Dio stesso, nell’atto della Creazione, parla di nulla e di tenebre, perciò a questi nomi deve corrispondere qualcosa di reale. Sospettato di eresia, Carlo Magno lo sottopose al vaglio di un suo fido consigliere, l’irlandese Dungalo. La lettera che Carlo Magno inviò a Dungalo, riprodotta nella nostra edizione, non rappresenta che l’inizio di un lungo e vivace dibattito critico, la cui eco si sente perfino nel Novecento, in pensatori afferenti al neopositivismo logico . Con una lettera di Carlo Magno a Dungalo.
18,00

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