Libri di M. Pia Pedani
Venezia porta d'Oriente
M. Pia Pedani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2011
pagine: 350
In arabo Venezia si dice al-bunduqiyya. Venezia è l'unica città europea ad avere un nome arabo e questo semplice fatto dice quanto la Serenissima sia stata per lunghi secoli la principale cerniera di raccordo fra l'Europa e l'Oriente, fra la Cristianità e il vasto mondo musulmano affacciato sul Mediterraneo. Quella raccontata in questo libro è una storia millenaria di rapporti e scambi tra mondi antagonisti, ma comunque in contatto e solo ogni tanto in guerra. Dal Mille alla fine dello Stato veneziano (1797), l'autrice racconta l'evoluzione del rapporto fra Venezia e il mondo arabo e turco, sul filo dei commerci della Serenissima, dei pellegrinaggi e delle crociate, degli scontri ma anche delle alleanze, delle peripezie degli schiavi e dei convertiti. Tracciata dalle più lontane origini l'evoluzione complessiva di questo rapporto, l'autrice racconta poi dettagliatamente chi e come, da una parte e dall'altra, lo tesseva: gli ambasciatori con i loro cerimoniali, i dragomanni e i consoli, i mercanti con i loro fondachi, i marinai e gli schiavi, i pirati e le spie. Un viavai di persone e merci che disegna, un secolo dopo l'altro, un quadro vivido di contiguità, di familiarità, di relazioni tra mondi diversi ma non necessariamente ostili.
Venezia porta d'Oriente
M. Pia Pedani
Libro: Libro rilegato
editore: Il Mulino
anno edizione: 2010
pagine: 334
In arabo Venezia si dice al-bunduqiyya. Venezia è l'unica città europea ad avere un nome arabo e questo semplice fatto dice quanto la Serenissima sia stata per lunghi secoli la principale cerniera di raccordo fra l'Europa e l'Oriente, fra la Cristianità e il vasto mondo musulmano affacciato sul Mediterraneo. Quella raccontata in questo libro è una storia millenaria di rapporti e scambi tra mondi antagonisti, ma comunque in contatto e solo ogni tanto in guerra. Dal Mille alla fine dello Stato veneziano (1797), l'autrice racconta l'evoluzione del rapporto fra Venezia e il mondo arabo e turco, sul filo dei commerci della Serenissima, dei pellegrinaggi e delle crociate, degli scontri ma anche delle alleanze, delle peripezie degli schiavi e dei convertiti. Tracciata dalle più lontane origini l'evoluzione complessiva di questo rapporto, l'autrice racconta poi dettagliatamente chi e come, da una parte e dall'altra, lo tesseva: gli ambasciatori con i loro cerimoniali, i dragomanni e i consoli, i mercanti con i loro fondachi, i marinai e gli schiavi, i pirati e le spie. Un viavai di persone e merci che disegna, un secolo dopo l'altro, un quadro vivido di contiguità, di familiarità, di relazioni tra mondi diversi ma non necessariamente ostili.
La sultana veneziana
M. Pia Pedani
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2007
pagine: 52
Commedia che nasce da una considerazione storiografica: quando i documenti forniscono due versioni differenti del medesimo avvenimento, a quale bisogna dar credito? La vicenda di Hasan, rappresentante di Selim, figlio di Solimano il Magnifico, giunto a Venezia nel 1559 e incaricato di trovare i parenti veneziani della favorita del principe, Nur Banu. Circolava la voce che Nur Banu fosse Cecilia, figlia naturale del nobile Nicolò Venier e di Violante Baffo, rapita a Corfù e portata nell'harem imperiale. I documenti che sostenevano questa voce furono creduti senza esitazioni da uno storico del primo Novecento, Emilio Spagni. La tesi venne ripresa negli anni Cinquanta da un famoso orientalista, Ettore Rossi. Gli scritti di questi insigni studiosi avallarono così l'esistenza di una sultana veneziana. Nel 1992 nuove fonti attribuirono alla favorita anche un'altra identità, quella di Kalì Kartànou. Da qui l'idea che le due verità potessero essere correlate proprio tramite la venuta a Venezia dell'ambasciatore Hasan, assieme alla piena consapevolezza che solo passando dal campo della storiografia a quello della letteratura sarebbe stato possibile sostenere una simile teoria.