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Libri di Marco Ballestracci

Nakano. L'impero del keirin

Nakano. L'impero del keirin

Marco Ballestracci

Libro: Libro in brossura

editore: Mulatero Editore

anno edizione: 2025

pagine: 192

Il 20 novembre 1948, al velodromo di Kokura, si disputò la prima gara di keirin. Tre anni prima, Kokura, città dell'isola di Kyushu, nel Giappone meridionale, era fortunosamente scampata alla seconda bomba atomica, quella che il 9 agosto 1945 colpì Nagasaki. Inventato per sostenere la ricostruzione morale e materiale di una nazione colpita a morte, il keirin, metà ciclismo e metà gioco d'azzardo, contribuì in modo decisivo a distrarre i giapponesi e ad alimentare il grande giro di affari di scommesse, irrefrenabile passione popolare. I suoi campioni divennero nuovi, amatissimi eroi e si ammantarono di un'antica aura di sacralità guerriera. Tra questi, intorno alla metà degli anni Settanta, si affaccia alla ribalta Koichi Nakano che, tra il 1977 e il 1986, diventa l'incontrastato dominatore internazionale della velocità su pista, conquistando dieci titoli mondiali consecutivi - record a tutt'oggi ineguagliato e, probabilmente, non eguagliabile - nonché mitico ambasciatore del ciclismo nipponico nel mondo. Attraverso la vicenda familiare e sportiva di Nakano, l'imperatore della velocità, Marco Ballestracci racconta romanzescamente l'epopea del keirin e la sua dimensione atletico-spirituale negli anni in cui il Giappone si confronta con la modernizzazione della sua cultura e delle sue millenarie tradizioni. «Il keirin, come la vita, non è per niente semplice. Ma, proprio come la vita, è necessario viverlo con grande leggerezza».
19,00

Imerio. Romanzo di dannate fatiche

Imerio. Romanzo di dannate fatiche

Marco Ballestracci

Libro: Libro in brossura

editore: Instar Libri

anno edizione: 2012

pagine: 128

Imerio, "ardente nel nome", è un ragazzo che nel 1960 ha ventitré anni ed è a un soffio dalla vittoria nella temibile tappa del Passo del Gavia al Giro d'Italia. È Imerio Massignan, veneto di Valmarana, che vince la classifica scalatori al suo primo Tour de France. Imerio è anche un'idea, una scia da seguire: il narratore di questo romanzo-mémoire segue le tracce di una fotografia, un gruppo di tifosi con un cartello che inneggia a Imerio sul Gavia, e incontra un intreccio di storie di pedali e d'emigrazione. Trova chilometri di strade svizzere e francesi costruite dai moltissimi veneti che se ne sono andati per lavorare, quando la regione era tra le più povere d'Italia; trova la nostalgia per un Paese visto da fuori, con le prime fabbriche e il Vajont che crolla e con i suoi corridori che vanno al Tour; trova Imerio, che a Briangon perde una tappa sotto gli occhi dei tifosi, e lo ritrova oggi, a più di quarant'anni di distanza. In un Veneto ormai trasfigurato, Marco Ballestracci fa rivivere vicende che appartengono alla collettività, scrivendo il romanzo di una generazione che ha lavorato duro e pestato sui pedali.
13,00

A pedate. 11 eroi e 11 leggendarie partite di calcio

A pedate. 11 eroi e 11 leggendarie partite di calcio

Marco Ballestracci

Libro: Libro in brossura

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2008

pagine: 107

Alcune tra le più combattute e clamorose sfide di calcio viste con gli occhi di chi ne è stato protagonista. Da Carletto Ceresoli nell'epico scontro Inghilterra-Italia del 1934, fino al Karl Heinz Schnellinger dell'altrettanto leggendario match Italia-Germania nel 1970. Grandi campioni, ma anche illustri sconosciuti e pagine indelebili della nostra storia.
14,00

Il dio della bicicletta

Il dio della bicicletta

Marco Ballestracci

Libro: Libro in brossura

editore: Instar Libri

anno edizione: 2014

pagine: 123

"La bicicletta ha un dio per conto suo", un soggetto particolare che si diverte a ispirare imprese folli, trasformare gregari in campioni o ridurre assi delle tappe a pedalare con la morte nello sguardo. Marco Ballestracci cantore-scrittore che dalle vicende di uomini e biciclette trae un'epica inesauribile - si muove sulle tracce della capricciosa divinità, scovandone lo zampino nelle imprese più celebri come in quelle più misconosciute, sulle strade delle grandi gare e sulle colline dietro casa. Partendo da un pellegrinaggio sul Mont Ventoux, il dio del male che nelle parole di Roland Barthes "esige un tributo di sofferenza", Ballestracci inanella storie di gambe e di mitiche gesta, trova consonanze tra i campioni del passato e gli eroi omerici, incontra corridori che conoscono Dante a memoria e collezionisti che sanno riconoscere una bici di Coppi al primo sguardo. Di volta in volta accompagnato da ciclisti amatoriali o ex maglie gialle, passando da una casa del popolo sugli Appennini a un caffè dell'Alvernia, fa scintillare con piglio da cantastorie i miracoli e dispetti del dio che governa le due ruote.
13,00

Imerio. Romanzo di dannate fatiche

Imerio. Romanzo di dannate fatiche

Marco Ballestracci

Libro: Libro rilegato

editore: Mulatero Editore

anno edizione: 2024

pagine: 208

Imerio, «ardente nel nome», è un ragazzo che nel 1960 ha ventitré anni ed è a un soffio dalla vittoria nella temibile tappa del Passo del Gavia al Giro d'Italia. Imerio è Imerio Massignan, veneto di Valmarana, che vince la classifica scalatori al suo primo Tour de France. Imerio è anche un'idea, una scia da seguire. Il narratore di questo romanzo-mémoire, veneto anche lui, si mette sulle tracce di una fotografia di tifosi, con un cartello che inneggia a Imerio sul Gavia, e incontra un coacervo di storie di pedali e d'emigrazione. Trova Alfonso, che da ragazzo ha lasciato il Veneto per la Svizzera, poi è passato in Francia, poi di nuovo in Svizzera. Nella storia di Alfonso, emigrante che non è più tornato indietro, ci sono chilometri di strade costruite, c'è la vita tra cantieri e baracche dei moltissimi veneti che se ne sono andati per lavorare, quando la regione era tra le più povere d'Italia; c'è la nostalgia di chi è partito e la miseria di chi è rimasto; c'è un paese dell'anima visto da fuori, con le prime fabbriche e il Vajont che crolla e con i suoi corridori che vanno al Tour e pedalano come forsennati. C'è Imerio, che a Briançon perde una tappa sotto gli occhi di Alfonso, proprio come sul Passo del Gavia si era visto sfuggire la vittoria già quasi sua, beffato da una ruota a terra. Da un Veneto ormai trasfigurato, con in mano qualche fotografia e alcuni ricordi, Marco Ballestracci fa rivivere - tra rievocazione, immaginazione e realtà storica - vicende che appartengono a una collettività, scrivendo il romanzo di una generazione che ha lavorato duro e pestato sui pedali.
19,00

I guardiani

I guardiani

Marco Ballestracci

Libro: Copertina morbida

editore: 66thand2nd

anno edizione: 2016

pagine: 189

Wembley, ottobre 1973. Inghilterra e Polonia si giocano l'accesso alla Coppa del Mondo. Quella notte un "clown vestito di giallo", Jan Tomaszewski - un metro e novantatré, capelli lunghi trattenuti da un cordino -, inanella una serie di parate spettacolari, regalando ai polacchi la qualificazione alle fasi finali. Diciassette anni prima, nel maggio del 1956, lo stadio dell'Impero era stato il teatro di un'altra prestazione memorabile. L'acrobata inatteso, quella volta, si chiamava Bert Trautmann, numero uno del Manchester City - un ex soldato della Wehrmacht catturato dagli inglesi durante la Seconda guerra mondiale. Solo grazie al coraggio mostrato nella finale di FA Cup contro il Birmingham City, quel "mangiacrauti schifoso", l'uomo più fischiato della Prima Divisione, potrà riscattare il proprio passato e sarà acclamato come un eroe nel paese che lo ha adottato. Le storie di Tomaszewski e Trautmann si intrecciano a quelle di altri formidabili portieri - Toni Turek, William Vecchi e Giuseppe Perucchetti - nel sesto romanzo di Marco Ballestracci. Un viaggio imprevedibile per le pianure dell'Ucraina, le Langhe e la Val Trompia, tra divisioni di fanteria, staffette partigiane e squadrette giovanili, dove le gesta dei cinque "guardiani" - cinque interpreti stravaganti del ruolo più eccentrico del calcio - rivivono nelle giocate di un bambino, diventato ragazzo e poi uomo, che comincia terzino prima di scoprirsi un talento tra i pali. Anzi, nelle uscite.
17,00

1961. L'anno in cui vinse il fantasma di Coppi

1961. L'anno in cui vinse il fantasma di Coppi

Marco Ballestracci

Libro: Copertina morbida

editore: Ediciclo

anno edizione: 2018

pagine: 187

Alla partenza del Giro d'Italia del 1961 Arnaldo Pambianco, romagnolo di collina, venticinque anni, è un bel corridore, ma non un campione. Per questo nessuno s'aspetta che, tre settimane dopo, possa arrivare primo in maglia rosa a Milano. A Bertinoro non se l'aspetta Fabiola, la morosa, e neppure il padre che nella sua bottega di macellaio quasi si taglia una mano da quanto è nervoso mentre ascolta alla radio le tappe del Giro. Non se l'aspettano i grandi avversari: Anquetil, Gaul e Rik Van Looy. Non se l'aspettano Idrio Bui e Waldemaro Bartolozzi, Pierino Baffi e Nino Assirelli, i compagni di maglia pronti a correre con lui e per lui; e forse neppure il commendator Giovanni Borghi, il re degli elettrodomestici, che ha voluto Pambianco capitano della squadra gemella dell'Ignis, la Fides. E invece succede proprio quello che nessuno si aspetta. In "1961" a raccontarci di quei memorabili otto giorni di inizio giugno, è lui, Arnaldo Pambianco, detto Gabanein, già garzone di macelleria, con la sua voce in presa diretta e con quella dei suoi compagni gregari. Un coro partecipato e commovente, un ritratto collettivo di un ciclismo schietto e popolare ancora orfano del grande Fausto Coppi e ancora alla ricerca di una sua taumaturgica epifania tra i tornanti innevati dello Stelvio, come solo la penna di Marco Ballestracci, grande cantastorie di fatiche e di beffe a pedali, poteva raccontare.
14,50

Lo sport e il confine del mondo

Lo sport e il confine del mondo

Sergio Tavcar, Marco Ballestracci

Libro: Copertina morbida

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2019

pagine: 110

Sul tavolino di un bar d'Opicina, a cinque chilometri dal confine italo-sloveno, Sergio Tavcar racconta a Marco Ballestracci l'avventura della Jugoslavia: sia storica che sportiva. Non la racconta però da specialista del reportage, ma da ragazzino cresciuto a un passo dal confine tra l'Ovest e l'Est del mondo e, più tardi, da voce sportiva di TV Koper Capodistria, la televisione della minoranza italiana in Slovenia.
16,00

Giocare col fuoco. Storie dal campionato perduto del 1944

Giocare col fuoco. Storie dal campionato perduto del 1944

Marco Ballestracci

Libro: Libro in brossura

editore: Mattioli 1885

anno edizione: 2021

pagine: 292

Nel gennaio del 1944 inizia il nuovo campionato di calcio, che si svolge attraverso tornei di zona, perdendo partecipanti mano a mano che il fronte si sposta verso nord. I Vigili del Fuoco di La Spezia arruolano gran parte dei giocatori dello Spezia Calcio e intraprendono la competizione. Una storia rocambolesca che emerge da un Nord Italia devastato dai bombardamenti e si conclude all'Arena di Milano con un indiscutibile risultato: i Vigli del Fuoco di La Spezia battono il Torino per 2 a 1. Un epilogo che cerca ancora oggi giustizia.
14,00

Black boy fly. L'irresistibile ascesa di Major Taylor

Black boy fly. L'irresistibile ascesa di Major Taylor

Marco Ballestracci

Libro: Libro rilegato

editore: Mulatero Editore

anno edizione: 2022

pagine: 199

La Costituzione americana ha abolito da trent'anni (1865) la schiavitù, ma la segregazione razziale resta una dura realtà: i neri, discriminati e sfruttati, da una parte, i bianchi dall'altra. A lndianapolis, c'è un ragazzo nero che in bicicletta va più forte di tutti, anche dei campioni ciclisti più acclamati, ovviamente bianchi. È Marshall Walter Taylor, ma tutti lo chiamano Major perché va in giro con una vecchia giubba dell'esercito nordista. A dispetto dei pregiudizi e dei soprusi, Major in pista è il più veloce di tutti e nessuno riesce a batterlo. E nel 1899 diventa, dopo il boxeur George Dixon, il secondo atleta afroamericano a conquistare un titolo di campione del mondo.
17,00

Preludio e fuga di Riccardo Klement

Preludio e fuga di Riccardo Klement

Marco Ballestracci

Libro: Libro in brossura

editore: Alphabeta

anno edizione: 2023

pagine: 218

«Di uomini come lui ce n’erano tanti e non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali.» (Hannah Arendt) Ricardo Klement è un nome falso, necessario per trovare un nascondiglio provvisorio e attendere il momento giusto, quello della fuga. Per salvarsi la vita ovvero “rinascere” con un’altra identità, però, non serve solo un nome di copertura, ma anche un ambiente in cui potersi mimetizzare, dove si parli la lingua del fuggitivo: il tedesco. Per questo motivo il Sudtirolo è il luogo ideale. E serve inoltre una rete di complicità e protezioni che solo persone che hanno condiviso ideologia e demonizzazione di un unico nemico sanno garantire. E quando queste persone vestono perlopiù l’abito talare, i meccanismi della fuga sono così collaudati che il tentativo ha il successo sperato, non fosse che per un dettaglio: il desiderio irresistibile di sentirsi ancora chiamare col proprio, autentico nome. Il nome di uno dei più noti criminali nazisti. Laddove le ricerche degli storici sono riuscite solo in parte a fare piena chiarezza – lasciando sfumati i contorni di vicende talora incredibili e alimentando ipotesi, congetture e teorie – è la letteratura che prova a gettar luce su episodi oscuri e segreti inconfessabili. Marco Ballestracci racconta così – con la sua consueta prosa incalzante e una potente macchina narrativa – un controverso capitolo di storia contemporanea attraverso un equilibrio mobile tra indagine e finzione, districando i nodi di una trama nascosta, ignorata, per certi versi rimossa, che fa dell’Alto Adige un importante crocevia di destini in un’Europa postbellica da ricostruire anche attraverso l’oblio.
15,00

Il Veneto in bicicletta. Il legame ancestrale, il lavoro, i luoghi e le persone

Il Veneto in bicicletta. Il legame ancestrale, il lavoro, i luoghi e le persone

Marco Ballestracci

Libro: Libro rilegato

editore: Antiga Edizioni

anno edizione: 2024

pagine: 168

La bicicletta. È difficile pensare a un oggetto che rappresenti meglio il Veneto e la sua prodigiosa trasformazione nel corso degli ultimi centoventicinque anni. È al contempo uno strumento necessario per il rapido sviluppo economico, in quanto insostituibile primo mezzo di celere trasporto da casa al luogo di lavoro e viceversa, nonché fulcro esso stesso dei processi produttivi, come è dimostrato dallo straordinario sviluppo del settore ciclistico nell’industria veneta. Un legame profondo, trasferito di generazione in generazione, che ha reso possibile la preminenza mondiale delle nostre imprese nel settore della bicicletta e dei suoi componenti. Proprio in questo senso nessun altro oggetto rappresenta il tangibile legame tra il passato e il presente di questa regione. Questo libro cerca di riconoscere alla bicicletta il ruolo che le spetta nei molteplici aspetti dell’evoluzione del Veneto: culturale, imprenditoriale e, in ultima analisi, sociologica.
30,00

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