Libri di Maria Clotilde Pettinicchi
L'educatore come uomo professionista e attore sociale nell'epoca del Welfare
Maria Clotilde Pettinicchi
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2021
pagine: 64
Quanta complessità si nasconde dietro la figura dell'educatore? E com'è cambiato, negli anni, il ruolo di questo professionista chiamato a confrontarsi giorno dopo giorno con il mondo del "margine" e con le sfide che questo rapporto porta inevitabilmente con sé? Clotilde Pettinicchi risponde a queste domande attraverso una galleria di storie vere che vedono come protagonisti educatori e professionisti - ma anche volontari - che si confrontano quotidianamente con il disagio nelle carceri, nelle strutture di accoglienza, nelle scuole e negli ospedali. Tutti loro vivono sulla propria pelle le difficoltà concrete e il peso psicologico che ricadono su chi svolge questa professione multiforme e complessa, che richiede competenze interdisciplinari e un approccio per quanto possibile sinergico. Le vicende dei protagonisti di questo saggio non sono solo un utile strumento per tracciare un ritratto in chiaroscuro della figura dell'educatore, ma ci aiutano anche a ridefinire e a dare nuova dignità al ruolo di questi professionisti, messo duramente in discussione dalla crisi del Welfare State.
Elementi di criminologia. Volume 1
Maria Clotilde Pettinicchi
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Editoriale Viator
anno edizione: 2015
pagine: 352
L'obiettivo di questa stesura di "Elementi di criminologia" è di indurre nei giovani cultori di scienze criminologiche e forensi un cambiamento di ottica attraverso un modello di pensiero che potrebbe essere utile per valutare il "fenomeno crimine" con un approccio più articolato, meno standardizzato in "profili" che non sempre rappresentano l'essere umano nella sua complessità.
La violenza in una società anomica. Femminicidio, maschicidio, abuso sui minori
Maria Clotilde Pettinicchi
Libro: Libro in brossura
editore: CLEUP
anno edizione: 2020
pagine: 120
Scrivere di una società che sembra in via di estinzione non è stato facile perché molte relazioni sociali portatrici di benessere psico-fisico sono perse per sempre. Uccidere una donna o calpestare la sua libertà non è indice di buona convivenza, ai reati contro le donne fanno da contrappeso gli abusi sui minori o, nella estrema disperazione, gli esseri più fragili, o all'apparenza tali, che compiono reati contro gli uomini. Da questa premessa si rileva come non esista un membro di questa società che non sia toccato non tanto dall'anomia, ma piuttosto dallo scarso rispetto verso il proprio simile. A niente possono valere le feste o le sdolcinature rivolte ai piccoli se poi gli stessi divengono oggetti da vendere al migliore offerente.Questo libro riporta in copertina l’immagine di un’opera, La fame, che esprime con drammaticità la condizione della nostra società e rappresenta un tacito invito a non ridurre un bambino alla fame e una madre alla disperazione. La scelta di questa immagine non è stata casuale. L’opera ha infatti esercitato una forte suggestione emotiva e ha sospinto l’autrice stessa a intraprendere la professione medica.