Libri di María Muñiz Muñiz de Las Nieves
La «descriptio puellae» nel Rinascimento. Percorsi del topos fra Italia e Spagna con un'appendice sul locus amoenus
María Muñiz Muñiz de Las Nieves
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2018
pagine: 253
La descriptio puellae è, come il locus amoenus, un topos più citato che studiato in virtù della sua stessa fossilizzazione. Eppure, sotto la somiglianza delle copie scorrono sottili differenze che, in certi casi, rivelano preferenze culturali e, in altri (ad esempio, in relazione al Rinascimento), problemi di grande portata estetica: il contrasto fra il reale e l'ideale, fra la natura e l'arte, fra il corpo e la sua immagine. Il presente studio indaga su questo sotterraneo gioco di sclerosi e di mutazione, individuando i principali momenti di passaggio. Il campionario scelto è perciò ampio e trasversale non solo rispetto ai generi letterari rappresentati, ma anche riguardo all'arco cronologico che i testi esaminati abbracciano: tale arco, pur incentrandosi sulla letteratura italiana e spagnola del Rinascimento, percorre la tradizione antica e medievale come riferimento imprescindibile per comprenderne l'apporto.
L'immagine riflessa. Percezione nazionale e trame intertestuali fra Italia e Spagna
María Muñiz Muñiz de Las Nieves
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2013
pagine: 557
Il volume si compone di una serie di saggi organizzati sulla base di due tesi di fondo: 1) il confronto tra letteratura italiana e quella spagnola svela sottili differenze che contribuiscono a illuminarne meglio, volta per volta, i rispettivi presupposti culturali. 2) Nei momenti di crisi identitaria emerge uno sguardo speculare tra i due paesi quasi si volesse ritrovare il proprio volto, per analogia o per contrasto, sulla sagoma dell'altro, e ciò sia richiamando stereotipi negativi sia facendo appello ai miti positivi. Si snoda così una storia che vede l'Italia affermare per secoli i propri tratti umanistici contro i "barbari" spagnoli, per richiamare poi l'eroico esempio ispanico quando si trattava di rinvigorire il proprio senso nazionale: un volto di Giano restituito dallo sguardo spagnolo che congiunge la lode delle lettere italiane alla critica del loro effetto indebolente ma anche alla rivendicazione di un patrimonio classico e un entroterra antropologico comune. Non è infatti un caso se tale filone venne rinvangato alla fine del Novecento da Leonardo Sciascia, la cui idea di "sicilitudine" pare rispecchiare, rovesciandola, quella della "hispanidad". Gli approcci seguiti sono molteplici: dall'erudizione filologica allo studio degli immaginari collettivi, dall'analisi delle imitazioni a quella delle traduzioni, dal confronto comparatistico allo studio della ricezione attraverso svariati canali, compresi i marginalia di anonimi lettori ed altri paratesti.