Libri di Mariangela Petricola
Teologia e spazio pubblico. Cristianesimo e nuove narrazioni
Mariangela Petricola
Libro: Libro in brossura
editore: Cittadella
anno edizione: 2020
pagine: 190
Il nuovo protagonismo delle fedi apre lo scenario a un’epoca postsecolare dove le religioni entrano nel dibattito democratico, spronando le istanze culturali e politiche a un reciproco apprendimento in forza del bene comune. In questo nuovo orizzonte si sono modificate categorie e paradigmi di interpretazione del reale con cui il cristianesimo deve fare i conti per elaborare nuove modalità narrative e immaginative, perché il Vangelo possa avere ancora rilevanza in uno spazio condiviso con altre visioni della vita. La stessa teologia è di nuovo sfidata a riconfigurarsi e a riposizionarsi nello spazio-mondo, il che oggi vuol dire una diversa presenza della fede cristiana “tra i popoli”. L’apertura alla dimensione pubblica la sollecita a un’ermeneutica in cui questa istanza non è solo ambito di interesse, ma stile interpretativo che investe il senso delle sue categorie. La riflessione teologica è chiamata ad affinare i suoi strumenti linguistici, ad aprire canali comunicativi altri, più legati agli snodi esistenziali delle persone, per incrociare in modo adeguato le loro domande e poter accompagnare la loro ricerca di Dio. Occorre allora sperimentare nuove alleanze interpretative con la mistica, la letteratura e le arti per restituire una rinnovata vitalità all’annuncio del Vangelo.
La rilevanza del cristianesimo come paradosso e con-passione. Itinerari teologico-fondamentali in I. Mancini e J. B. Metz
Mariangela Petricola
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 2015
pagine: 432
Alla base della presente ricerca, agisce una questione importante per la riflessione teologica: il problema, di ascendenza tillichiana, della rilevanza o meno del cristianesimo. Tale questione entra di diritto nella elaborazione della responsabilità apologetica, riflettendosi sulla ancor più decisiva individuazione di uno statuto epistemologico adeguato allo Zeitgeist. Ciò non è indifferente al sapere teologico, perché implica l'attenzione ai contesti e la disponibilità ad un ripensamento di modelli e categorie che sappiamo ridire il novum del messaggio cristiano. Tale sfondo teoretico è il nostro tempo, segnato da modernità multiple e da processi culturali che erodono un immaginario teologico usurato da schemi standardizzati. In questo quadro, le categorie-chiave scelte sono il paradosso e la con-passione. Se la seconda va ascritta al noto teologo J. B. Metz, la prima è espressiva di un grande pensatore italiano, quale è il filosofo I. Mancini. Entrambi pur nella diversità di provenienza e formazione, convergono nell'elaborazione di un luogo teologico attento agli spazi della riflessione filosofica e culturale. Nel tematizzare la rilevanza del cristianesimo per l'oggi, hanno aperto prospettive di ricerca inoltre passabili, che il presente lavoro dottorale ha saputo far emergere con competenza. Lavoro che si presenta come un contributo significativo, capace di far riflettere sull'urgenza di un rimodellamento dell'epistemologia.
Pensare Dio. Il Cristianesimo differente di Italo Mancini
Mariangela Petricola
Libro
editore: Cittadella
anno edizione: 2011
Come parlare di Dio in un contesto di incertezza del senso? Come riproporre la forza dirompente del kerygma cristiano in un mondo distante da categorie religiose obsolete? La proposta di Italo Mancini è quella di un cristianesimo paradossale, agonico, radicale, che si pone in un dialogo aperto con ogni forma di cultura, nel tentativo di fondare un ethos capace di costruire un futuro di pace per ogni uomo. Con un'attenzione: restituire alla rivelazione di Dio la sua capacità di liberare la storia e di creare uno spazio per l'invocazione.