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Libri di Mariarosa Santiloni

Nel teatro di Ippolito Nievo: temi, personaggi, situazioni verso «Le Confessioni d'un italiano»

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 56

Il volume riassume gli Atti del Convegno nazionale dedicato a Ippolito Nievo, importante progetto voluto dall’Amministrazione Comunale di Fossalta di Portogruaro, e parte centrale della rassegna culturale Percorsi Nieviani. Il convegno annuale è dedicato alla sua produzione teatrale. Nievo scrive tutta la sua produzione teatrale nell’arco di cinque anni, dal 1852 al 1857, esplorando varie forme sceniche: dramma, commedia, tragedia, melodramma. Inizia con il dramma dell’Emanuele, portato a termine nell’aprile del 1852, dove affronta il tema dell’antisemitismo. Gli ultimi anni di Galileo Galilei, secondo dramma e unica opera teatrale che Nievo porta in scena, viene rappresentata a Padova il 6 aprile 1854. Tra il 1855 e il 1857, Ippolito scrive tre commedie: Pindaro Pulcinella, I Beffeggiatori e Le invasioni moderne, nelle quali l’autore polemizza sul ruolo dell’intellettuale nella società, sull’arrivismo sociale e sulla moda esterofila. Tra il 1857 e il 1858 si colloca l’ultima parte della sua produzione teatrale, quella di maggior impegno, con le due tragedie I Capuani e Spartaco, quest’ultima scritta a ridosso dell’inizio della stesura dell’opera maggiore, Le Confessioni d’un Italiano. Interprete acuto e originale, Nievo tenta un’innovazione all’interno dei generi teatrali in un momento in cui vengono a cadere i modelli del teatro tradizionale. Fu sperimentatore di quel forte desiderio di rinnovamento della drammaturgia della prima metà dell’Ottocento e la sua attività inizia e si sviluppa su quel terreno che vede nascere la questione della fondazione di un teatro nazionale.
9,00

Ippolito Nievo verso Le Confessioni d’un italiano nella scrittura dei primi romanzi

Ippolito Nievo verso Le Confessioni d’un italiano nella scrittura dei primi romanzi

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2024

pagine: 72

I saggi qui raccolti analizzano i romanzi minori di Ippolito Nievo, composti tra il 1855 e il 1857, che aprono la strada alle Confessioni d’un italiano, sia dal punto di vista dell’emancipazione dal modello manzoniano che dal punto di vista dell’affinamento linguistico. Chiude il volume un’appendice in cui, partendo dai riferimenti al castello di Fratta presenti nell’opera maggiore, si incrociano i dati della narrazione con i dati storici, riscontrando un’evidente corrispondenza. Il volume prosegue il cammino – promosso dal Comune di Fossalta di Portogruaro attraverso una serie di Convegni Nazionali a cadenza annuale – alla scoperta della figura e dell’opera di Ippolito Nievo e del legame con il suo territorio.
11,00

Luoghi e paesaggi nelle opere minori del Nievo

Luoghi e paesaggi nelle opere minori del Nievo

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2023

pagine: 54

Luoghi e paesaggi sono presenti un po’ in tutte le opere dello scrittore, compresa naturalmente l’opera maggiore, le Confessioni d’un Italiano, perché Ippolito Nievo amava molto la natura. Era un camminatore instancabile: a volte partiva dal castello di Colloredo e a piedi raggiungeva il mare, o andava in visita ai parenti. A queste estenuanti passeggiate, a volte trascinava i fratelli Carlo e Alessandro. Questa gradevole vita sociale della provincia veneta si fisserà nella sua memoria riapparendo nelle vivaci descrizioni del salotto di casa Frumier nelle Confessioni. Tra il 1855 e il 1856, scrive la maggior parte delle novelle campagnole, è un genere di moda in quel momento. Ma, come precisa Iginio De Luca nel suo Novelliere campagnuolo: «Nievo arriva naturalmente al racconto campagnuolo, che non costituisce un incontro casuale, un semplice esperimento letterario, ma l’atteggiamento fondamentale e il lievito della sua ispirazione narrativa». Fra le novelle campagnuole, che vengono pubblicate sui giornali a cui Nievo collaborava, va ricordata anche Il Varmo, una delle novelle più significative prima delle Confessioni. «Ed è importante perché ora l’idillio si rivela interamente come uno stato d’animo piuttosto che un genere letterario, oltre la maniera “campagnuola” che resta assorbita in un gusto proprio degli oggetti e del paesaggio, in una grazia nativa delle creature che agiscono».
9,00

Nacqui veneziano... Ippolito Nievo, scrittore e patriota nel Risorgimento

Nacqui veneziano... Ippolito Nievo, scrittore e patriota nel Risorgimento

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2022

pagine: 90

Il volume è un viaggio alla scoperta – attraverso le sue opere, i suoi scritti e la sua operosità – di un grande personaggio del nostro Risorgimento: Ippolito Nievo. Dell’eroe e del “cronista” del tempo che nelle sue opere amalgama i sentimenti della giovinezza con i ricordi e personaggi indelebili del territorio. Un viaggio, anche, nel patrimonio storico e artistico delle terre da lui raccontate. Da Portogruaro, oggetto di divertenti passi de Le Confessioni di un Italiano, per esplorare le calli e gli scorci mozzafiato sul fiume Lemene. Il Museo Letterario di Ippolito Nievo, presso il Cortino di Fratta, luogo suggestivo e immerso nella natura in cui è stato ambientato il Castello di Fratta, casa di Carlino e della Pisana nei primi capitoli del celebre volume nieviano. E ancora Cordovado e i Molini di Stalis, piccole perle del territorio di risorgiva tra Veneto e Friuli.
15,00

«Donde natura ed arte dipanano la più bella seta del mondo». Secondo Quaderno di traduzioni de Il Varmo di Ippolito Nievo

«Donde natura ed arte dipanano la più bella seta del mondo». Secondo Quaderno di traduzioni de Il Varmo di Ippolito Nievo

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2022

pagine: 282

Questo Secondo Quaderno di traduzioni, come già il precedente, nasce dal desiderio di far conoscere le opere di Ippolito Nievo, in particolare la novella Il Varmo, in ambito internazionale: soprattutto in paesi dove è poco conosciuto, se non agli studiosi di letteratura italiana dell’Ottocento. Il volume comprende la novella citata in italiano e le versioni in lingua inglese, già presente anche nel Primo Quaderno, tedesca, danese, russa e giapponese.
26,00

Stanislao Nievo fotografo. Ritratti natura civiltà

Stanislao Nievo fotografo. Ritratti natura civiltà

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2020

pagine: 69

Il catalogo propone una selezione di scatti esposti per la mostra "Stanislao Nievo fotografo. Ritratti natura civiltà", inaugurata a Sabaudia nel giugno del 2019. Per la prima volta appaiono riuniti foto e ritratti pubblicati su giornali e volumi, insieme a scatti inediti, in un percorso che si ispira alle tre domande esistenziali del celebre quadro di Paul Gauguin: da dove veniamo? chi siamo? dove andiamo? Quesiti a cui Nievo ha cercato di rispondere attraverso le sue immagini e i suoi libri. Questo particolare racconto visivo parte con alcuni dei celebri ritratti di Stanìs nei quali gli Agnelli (Marella e Gianni), Guttuso, de Chirico, Manzù, Dino Buzzati, per citarne solo alcuni, sembrano essere colti in un momento della loro giornata, quasi in attesa di qualcosa che deve avvenire. Il viaggio tra le pagine prosegue con gli scatti del primo viaggio in Africa, nel 1953, una spedizione scientifica che segna anche l’inizio dell’attività giornalistica di Nievo: per Il Giornale d’Italia, infatti, racconterà paesi e avventure con reportage e immagini. Il percorso continua con le foto di luoghi, genti, grandi animali, attimi di meraviglia, frutto dell’infinita curiosità di Stanìs, nata tra infanzia e adolescenza nell’Agro Pontino, ancora selvaggio e ricco di miti e suggestioni. Altre raccontano l’intreccio tra viaggi, narrativa e fotografia, come quelle della Papua Nuova Guinea: spedizioni durante le quali prenderà forma l’idea del romanzo "Le isole del Paradiso", vincitore del Premio Strega nel 1985.
25,00

Nel «viaggio verde» La poesia e l'Agro Pontino di Stanislao Nievo. Atti delle Giornate di studio (Sabaudia, 6-7 aprile 2017)
10,00

Il Settecento nell'Ottocento di Ippolito Nievo. «Se la mia vita non correva a cavalcione di questi due secoli». Riflessi settecenteschi nell'opera di Ippolito Nievo

Il Settecento nell'Ottocento di Ippolito Nievo. «Se la mia vita non correva a cavalcione di questi due secoli». Riflessi settecenteschi nell'opera di Ippolito Nievo

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2017

pagine: 116

"Fin dall'adolescenza Ippolito Nievo ha potuto conoscere e riflettere su storia, letteratura e vicende del secolo precedente per la continua e affettuosa presenza del nonno materno Carlo Marin, patrizio veneto con diritto di voto nel Maggior Consiglio. Uomo colto e con una buona cerchia di amicizie, tra cui i fratelli Pindemonte, il nonno Carlo è un ottimo testimone del secolo dei lumi per il nipote, che farà tesoro di quanto appreso per gli scenari delle "Confessioni" e ancor prima per il romanzo "Angelo di Bontà". D'altra parte, come appare evidente leggendo le sue opere, le notizie apprese dal giovane Ippolito sono corroborate dalla lettura di diversi libri, scelti inizialmente con l'aiuto del nonno Marin dalla ricca biblioteca della casa di Mantova - eredità del nonno paterno Alessandro - dove la famiglia si è trasferita, raggiunta anche dal nonno Carlo che nel frattempo è andato in pensione." (Dalla prefazione di Mariarosa Santiloni). Introduzione di Rino Caputo.
12,00

Stanislao Nievo all'incrocio delle arti. Letteratura, cinema, fotografia. Atti della Giornata di studio (Roma, 7 aprile 2016)

Stanislao Nievo all'incrocio delle arti. Letteratura, cinema, fotografia. Atti della Giornata di studio (Roma, 7 aprile 2016)

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2017

pagine: 97

"Questa settima Giornata di Studio, dedicata a Stanislao Nievo nel decimo anniversario dalla sua scomparsa, vuole in qualche modo dare atto dei suoi molti talenti. In alcuni interventi leggerete delle sue capacità di giornalista e di narratore e quindi dei sui romanzi e racconti pluripremiati, in cui fin dalla prima prova, mi riferisco a Il prato in fondo al mare, Premio Campiello 1975, inaugura, se così si può dire, un nuovo modo di narrare dove la precisione dell'indagine scientifica si intreccia alla scrittura creativa, fantastica, componendo un tutt'uno che diventerà un po' la cifra originale di tutte le sue opere. In altri, invece, leggerete dei suoi progetti innovativi come i Parchi Letterari, in cui c'è una forte commistione tra letteratura e territorio o meglio tra letteratura e paesaggio culturale. Nievo ideò il progetto per promuovere, difendere e proteggere, con l'ausilio di uno scrittore famoso, le tante piccole e preziose località del nostro bel Paese; in anticipo sulle direttive dell'Unione Europea, ratificate dall'Italia nel 2006, più di dieci anni dopo la nascita dei Parchi Letterari." (dalla prefazione)
12,00

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