Libri di Massimiliano Viel
Alla ricerca di una musica concreta
Pierre Schaeffer
Libro
editore: ShaKe
anno edizione: 2025
pagine: 192
Finalmente in italiano uno dei testi classici della musica elettroacustica. Questa è l'avventura pionieristica di Pierre Schaeffer, al tempo stesso un avvincente e leggibilissimo diario dei suoi esperimenti di composizione sonora e un trattato sulla ragion d'essere della "musica concreta", un libro che ha avuto una profonda influenza sui compositori che hanno lavorato e lavorano con la tecnologia. Infatti, i suoi effetti si estendono oltre i confini della musica contemporanea e si possono riconoscere in molte aree del pensiero musicale odierno, come la definizione di "strumento" e la classificazione dei suoni. Alla fine degli anni Quaranta, Schaeffer ha inventato una nuova forma di espressione artistica, che chiamò "musica concreta", utilizzando, per produrre musica, le apparecchiature che all'epoca si potevano trovare essenzialmente negli studi di trasmissione radiofonica, come i registratori a nastro e i giradischi, in modo che i suoni e rumori di provenienza diversa che venivano registrati potessero essere modellati attraverso tagli, inversioni e cambiamenti di volume e velocità. Locomotive, lattine, il rumore prodotto da un battello, suoni dell'ambiente naturale o del corpo umano, tutti diventavano allora "oggetti sonori", nuovi strumenti per una nuova musica che poteva vedere anche il coinvolgimento di cantanti lirici e di danzatori, seguiti da coreografi come Maurice Béjart. L'impatto creato andò, come succede per le avanguardie più spinte, dall'interesse entusiastico, come quello di Olivier Messiaen e Henry Michaux, alle reazioni sdegnate e violente. Ma questa musica e la tenacia coraggiosa di Schaeffer, in piena assonanza con i movimenti artistici non solo musicali di quel periodo, come l'arte astratta, il surrealismo o il lettrismo, furono un segnale di grande libertà creativa e aprirono nuovi spazi prima inesplorati. Tanto che Pierre Schaeffer è diventato una figura centrale non solo per la storia musicale del Novecento, ma anche per dj e produttori di musica pop, sperimentale ed elettronica, nonché per i creatori dei media sonori in genere. Questo libro unico è essenziale quindi per chiunque sia interessato alla musicologia contemporanea e alla storia dei media.
Testi sulla musica elettronica e strumentale
Karlheinz Stockhausen
Libro: Libro in brossura
editore: ShaKe
anno edizione: 2024
pagine: 260
Prima traduzione integrale dell’originale tedesco, questo libro dal valore documentario e storico altissimo è uno dei testi più decisivi per comprendere le avanguardie artistiche del Secondo Novecento e in particolare la cosiddetta “Nuova musica”. Raccoglie i fondamentali testi scritti da Stockhausen sui suoi brani per strumenti tradizionali e per suoni elettronici tra il 1952 e il 1962. Sono gli articoli relativi al periodo di sua massima esplorazione musicale, legata in particolare a uno dei movimenti avanguardistici più rilevanti del Secondo Novecento che prende il nome di “Scuola di Darmstadt” (che comprendeva anche compositori e direttori d’orchestra quali Boulez, Berio e Maderna) e al pensiero fondante della musica elettronica, di cui Stockhausen ha posto le basi. Nel libro troviamo testi legati a riflessioni sui principi della musica elettronica, sulla spazializzazione del suono, sulla scrittura musicale, sulla percezione e sull’analisi di musiche del passato (come Webern e Debussy, letti per valorizzarne l’invenzione e l’afflato modernista), ma anche ritroviamo gli interrogativi e le risposte che caratterizzano la sua estetica di compositore. E unitamente alla critica degli autori a lui contemporanei, emergono i temi della composizione strumentale ed elettronica, della notazione, della spazializzazione e di una teoria generale della forma che saranno alla base di lavori come Kontakte, Gruppen e Momente, e che porteranno alle conquiste compositive che si protrarranno fino agli ultimi anni.
Ascoltare. Tra musica, percezione e cognizione
Massimiliano Viel
Libro: Libro in brossura
editore: ShaKe
anno edizione: 2024
pagine: 360
L'ascolto non è soltanto "qualcosa che c'è", qualcosa di inevitabile: è anche un modo di essere a cui siamo intimamente connessi, un'attività che è soggetta a strategie e addestramento, e con la quale possiamo affrontare un mondo che a volte, con la sua imprevedibilità, ci costringe a ricercare indizi o effetti di ciò che lo abita. E tuttavia, se qualcuno, mettiamo una persona con un profondo deficit uditivo fin dalla nascita, ci ponesse la domanda strana forse, ma legittima, "che effetto fa ascoltare?", probabilmente noi non sapremmo cosa dire. "La concentricità di udire e ascoltare è un tema antico, e così i paradossi che il libro racconta fanno tutt'uno con alcune vicende essenziali della storia del problema di cosa significhi ascoltare. Nel mondo greco i processi sonori legati alle cose diventano spesso voci, rumori dotati di un senso e un significato. […] I suoni si agganciano alla realtà, ne sono un indice ostinatissimo: si immagini cosa sarebbe una scena filmata senza la connessione al mondo che il suono le impone: quei gesti muti fluttuerebbero nell'indeterminato, si tenderebbero nel sospeso, senza il lavoro di presenza dei suoni che li inchiodano a un mondo. Un legame così intenso con il reale urta con la natura fantasmatica dei processi acustici: un suono non lo vedo, non lo tocco, il carattere sferiforme delle sue forme di diffusione lo rende letteralmente imprendibile ed espanso" (dalla Prefazione di Carlo Serra) Cosa succede quando ascoltiamo un brano musicale? E cosa c'è di diverso rispetto a quando percepiamo rumori ambientali o una persona che parla? È possibile pensare l'ascolto in modo da non doversi limitare a un solo specifico caso, come quello della musica, ma da poter affrontare la diversità dei fenomeni e delle pratiche sonore? A queste e altre domande vuole rispondere Ascoltare nel tentativo di restituire i discorsi che facciamo sull'ascolto alla sua specificità, senza dover ricorrere a metafore che derivano da altri sensi come quello della visione o del movimento. Per questo motivo, il libro si apre con un'indagine sui diversi modi di scrivere dell'ascolto che fin dall'inizio, cioè a partire dalla fine dell'Ottocento, si pongono come strumenti per promuovere un punto di vista via via diverso. Dopo un breve riassunto di concetti legati al suono e alla musica rivolto ai lettori meno esperti, viene poi intrapresa una "narrazione dell'ascolto" che, a partire dalla semplice capacità di distinguere tra eventi sonori, condurrà progressivamente il lettore lungo un percorso originale sull'articolazione dell'ascolto fino ad arrivare ai problemi del senso e del significato. Oggi le ricerche sull’ascolto e sui temi ad esso connessi si pongono al crocevia di una miriade di discipline legate alla musicologia, alla (neuro-)fisiologia, ai cosiddetti Cultural studies e all’intelligenza artificiale. Prefazione di Carlo Serra.
La fabbrica dei suoni
Elita Maule, Massimiliano Viel
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 128
Costruire e inventare strumenti musicali a scuola allena la creatività! Pezzi di legno, carta riciclata, tappi di bottiglie, scampoli di lana...rivivono producendo suoni inaspettati. Il libro, dopo alcune riflessioni didattiche, illustra con schede pratiche come realizzare strumenti, oggetti e giocattoli sonori. Vengono poi esposti alcuni esempi di utilizzo in classe degli strumenti musicali autocostruiti, dai più semplici, per la scuola dell'infanzia e primaria, a quelli più complessi, per la secondaria. Il cd allegato riporta i timbri degli strumenti ed illustra alcune possibilità ritmiche.
Parole, suoni e musiche. Per un apprendimento espressivo dell'inglese a scuola
Elita Maule, Carla Bertacchini, Massimiliano Viel
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni Junior
anno edizione: 2007
pagine: 224
Cantare insieme, danzare, sonorizzare, suonare, scandire ritmi, rappresentano attività ludiche appartenenti al mondo di ogni bambino e sono presenti in ogni cultura sia del passato che del presente, anche di quello geograficamente lontano. L'esperienza musicale ha sempre rappresentato per il bambino un modo spontaneo di apprendere giocando, impratichendo non soltanto il coordinamento motorio, il senso ritmico, melodico e le strutture musicali che vi sono coinvolte, ma anche il linguaggio e, attraverso di esso, l'assunzione di informazioni la cui memorizzazione risulta socialmente importante (si pensi alle conte, alle filastrocche, ai proverbi ritmici contenenti norme di comportamento). Partendo da questi presupposti, il presente testo recupera, e pone all'attenzione degli educatori, quella didattica naturale tanto caldeggiata dai moderni orientamenti didattici, ma ancora troppo poco praticata a scuola, all'interno della quale emerge in modo vistoso proprio lo stretto legame che unisce musica e lingua. Tale legame, che accompagna il bambino fin dai suoi primi giorni di vita e che costituisce il nucleo primigenio della comunicazione, si rivela una strategia vincente, sia sul piano emotivo-relazionale che su quello cognitivo, anche per introdurre i piccoli, sin dalla prima classe della scuola primaria, ad apprendere una lingua diversa da quella materna.