Libri di Matteo Bona
Leggere gli spazi. Percezione narrativa di Eretz Israel
Daniela Santus, Matteo Bona
Libro
editore: Nuova Trauben
anno edizione: 2025
pagine: 235
Il senso del nulla
Matteo Bona
Libro: Copertina morbida
editore: Montedit
anno edizione: 2018
pagine: 96
"Il libro di Matteo Bona, dal titolo 'Il senso del nulla', comprende una silloge di poesie che si alternano con alcuni brevi racconti relativi a tematiche eterogenee e, proprio questa capacità di spaziare su vari orizzonti, denota anche una forte propensione alla narrativa, sempre giocata sulla linea di confine tra la cruda realtà e la visione creativa di Matteo Bona... La poetica dell'autore risulta avvolgente e pare inglobare nella sua fascinazione: pervasa di immagini che non lasciano spazio a fraintendimenti, generata da un profondo scandaglio interiore e alimentata da un lessico ricercato, mette in risalto la sua estrema originalità, per giungere, infine, ad atti lirici 'purificatori'." (Dalla prefazione di Massimo Barile)
Le feritoie d'alabastro
Matteo Bona
Libro: Libro in brossura
editore: Ofelia Editrice
anno edizione: 2018
pagine: 128
Quanto siamo realmente in grado di conoscere, dunque di comprendere, l’altro da noi? Questa è la domanda sottesa nelle pagine de “Le feritoie d’alabastro”, una raccolta di scritti che indaga gli stati esistenziali dell’uomo dall’angusta prospettiva di una stretta finestra sul mondo, i cui confini sono circoscritti dalla limitata possibilità che abbiamo di scrutare l’intangibile, l’animo del nostro “prossimo”.
Preludi
Matteo Bona
Libro: Libro in brossura
editore: Montag
anno edizione: 2018
pagine: 55
Una raccolta di prose che narra le vicende di quell'Umanità, negativamente idealizzata, nella quale si identificano i valori positivi della morale comune come immagini di ipocrisia e di sterilità etica. Il tema del suicidio, dell'ignominia del genere umano e della falsità, sono i fondamenti di uno spirito ribelle, legato ai toni classici della letteratura romantica dello Sturm und Drang: la lotta contro l'immagine del sé, lo struggimento interiore dell'individuo asceta, la follia della perdizione e la tragedia amorosa, richiamano il registro della letteratura tedesca della fine del XIX secolo. L'autore ci ricorda come l'umano, in questa nostra era, sia veramente troppo umano.