Libri di Matteo Maselli
Figure retoriche. Tradizioni, discipline, contesti. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 684
Il volume è una raccolta di studi dedicata alla figura retorica come strumento privilegiato per interpretare testi, pratiche discorsive e fenomeni espressivi. L'opera riunisce contributi provenienti da molteplici ambiti disciplinari, offrendo una panoramica ampia e stratificata degli usi, delle funzioni e delle trasformazioni delle figure retoriche nel tempo. Organizzato in sette sezioni tematiche, il volume attraversa secoli di produzione culturale, spaziando dalla lirica trobadorica alle canzoni contemporanee, dai commenti medievali a Dante all'uso della metafora nei discorsi politici del XXI secolo, dalle strategie retoriche del romanzo moderno alle implicazioni epistemologiche della figura in filosofia. Introduzione di Bruno Capaci.
Figure retoriche. Tradizioni, discipline, contesti. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 417
Il volume è una raccolta di studi dedicata alla figura retorica come strumento privilegiato per interpretare testi, pratiche discorsive e fenomeni espressivi. L'opera riunisce contributi provenienti da molteplici ambiti disciplinari, offrendo una panoramica ampia e stratificata degli usi, delle funzioni e delle trasformazioni delle figure retoriche nel tempo. Organizzato in sette sezioni tematiche, il volume attraversa secoli di produzione culturale, spaziando dalla lirica trobadorica alle canzoni contemporanee, dai commenti medievali a Dante all'uso della metafora nei discorsi politici del XXI secolo, dalle strategie retoriche del romanzo moderno alle implicazioni epistemologiche della figura in filosofia.
Armi e armature nella letteratura italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 258
L’arma, bianca o da fuoco, si rivela centrale tanto nella società quanto nella letteratura, come già evidenziato da Umberto Eco nel parafrasare la nota massima di Checov secondo la quale: «Se c’è un fucile, prima o poi sparerà». L’impiego di armi e armature è anche soggetto allo scorrere del tempo: se quelle bianche con l’avvento della polvere da sparo vanno perdendo di utilità in favore di strumenti più moderni, quali le armi da fuoco, è l’atomica a suscitare le inquietudini più oscure degli autori tardonovecenteschi e il giubbotto antiproiettile a prendere il posto di panzera e spallaccio. Questo volume indaga a tutto tondo su tali aspetti dalle origini ai giorni nostri, evidenziando come nel corso del tempo la centralità letteraria dell’arma diventi fonte preziosa di versi immortali e prose memorabili: da Dante agli anni Duemila ben pochi tra i nostri autori sono rimasti indifferenti alle ripercussioni identitarie, sociali e funzionali delle armi. Si è voluto qui proporne una raccolta ragionata.