Libri di Matteo Nicolucci
Fiaccole al buio. Riflessioni liriche
Matteo Nicolucci
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2020
pagine: 112
"In una scrittura ispirata, libera nella forma e nel contenuto, Matteo Nicolucci è autore di inaudita potenza lessicale e concettuale, ove l'intelletto guida il fluire temporale e spaziale della parola. Immerso nell'ameno furore del sogno poetico, egli si porge alle braccia della musa, alla sua bellezza, al suo respiro e al candore veemente dell'amore." (dalla presentazione di Enzo Dall'Ara)
La sposa di cenere ed altre poesie
Matteo Nicolucci
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2016
pagine: 96
"Secondo Matteo la tanto agognata coppia mostra nel concreto della quotidianità (e non solo) tutta una serie di limiti che, dettati più dall'apparenza e dal riconoscimento sociale che dal reale volersi bene, evidenziano invece l'assenza di sostanza e di consapevolezza rendendo inaffondabile un rapporto che invece fa acqua da ogni parte e affonda, umiliandolo, l'amore. Così più che una "Sposa di cenere" è l'amore che brucia ed è il vero sconfitto dei giorni nostri. Quell'amore ardente ed appassionato che non brucia più le nostre vite catapultandole dall'innamoramento al desiderio di rendere felice l'altro, ma che, ormai incapace di materializzarsi nelle coppie riconosciute, vive la sua selvaggia clandestinità solo negli amori impossibili e non goduti." (Dalla prefazione di Angelamaria Golfarelli)
L'ombra del lupo
Matteo Nicolucci
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2008
pagine: 88
In questa opera prima di Matteo Nicolucci, il titolo stesso induce all'indugio, perché l'ombra del lupo ci veda timorosi nell'avvicinarci troppo a questa creatura che egli difende con tanto amore e passione: la poesia. Perché quest'ombra, che ci guarda e ci accompagna (quasi minacciosa, ma anche protettiva), ci dissuada dallo spingerci troppo dentro... perché il fertile e maturo terreno su cui ci inoltriamo produca in noi il raro frutto della cautela e del rispetto. Ciò che Matteo scrive non è il suo specchio, ma un'ombra che si muove con lui, che si dilata e si restringe: il lupo feroce che gli dilania le notti, la belva inquieta che lo danna ad una sublime condizione di solitudine. È giovane e irriverente come lui, la sua poesia, ma anche profonda e matura come chi vi si concede dopo tanto averla cercata e rincorsa.