Libri di Mattia Fabris
... Anche i sogni impossibili. Il quindicesimo Ottomila di Fausto De Stefani. Ediz. italiana e inglese
Jacopo Maria Bicocchi, Mattia Fabris
Libro: Libro in brossura
editore: Montura Editing
anno edizione: 2022
pagine: 160
Fausto De Stefani è stato il secondo alpinista italiano ed il sesto al mondo ad aver completato la salita di tutte le montagne di quota maggiore di ottomila metri. Ma non si è mai vantato di questo e dopo aver completato questa "collezione" ha dedicato la propria vita al raggiungimento di una vetta più importante, il suo 15° Ottomila, cioè la creazione insieme con la Fondazione Senza Frontiere Onlus della Rarahil Memorial School, una scuola in Nepal che ospita oltre mille bambini e ragazzi. Il libro raccoglie i testi dell'omonimo spettacolo teatrale ideato dalla Compagnia (S)legati - al secolo Mattia Fabris e Jacopo Maria Bicocchi - ed è illustrato dagli artisti Michele Avigo, Agnese Blasetti e Micol Ceoletta. I proventi della cessione dell'opera sono destinati a finanziare la scuola.
Il ritratto della salute (alla faccia del cancro)
Chiara Stoppa, Mattia Fabris
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2014
pagine: 138
Chiara Stoppa, attrice, ha solo ventisei anni quando, nel 2005, le viene diagnosticato un tumore. Dopo due devastanti cicli di chemioterapia giunge il verdetto che non avrebbe mai voluto sentire: il suo male guarisce nell'85 percento dei casi, ma lei rientra nell'altro 15 percento. L'unica speranza, ora, è un trapianto. Chiara, che ha vissuto l'intera esperienza della malattia come sotto una campana di vetro, inizia a pensare a cosa dire ai suoi amici, alle persone a lei care, a come salutarle per sempre. Ma a quel punto, dopo un anno di torture, quella stessa campana di vetro si infrange: Chiara decide che è meglio alzarsi dal letto, riprendere possesso del proprio corpo, decide, insomma, che è meglio vivere. Così avvia un percorso di guarigione che ha del miracoloso, se si considera che è qui a raccontarlo. E in questo racconto, in cui la paura non riesce mai a spegnere del tutto la speranza, Chiara si mette in gioco con l'umiltà di dire che la sua è solo una delle scelte possibili. Un tumore ti cambia: cambia la tua routine, il tuo modo di vivere, di respirare, di stare con gli altri. Ma si può scegliere come relazionarsi con esso, ascoltando il proprio corpo per decidere quale sia la soluzione più adatta. Le persone sono diverse, e diverse possono essere le cure. Dalla sua esperienza Chiara Stoppa ha tratto un monologo teatrale privo di retorica ma pieno di energia, di ironia, con una carica vitale contagiosa.