Libri di Maurizio Gargano
Avanguardie e utopie. Architetture e Città: frammenti ipocriti
Maurizio Gargano
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2022
pagine: 136
Il libro propone una rilettura di alcuni frammenti estratti dalla Storia dell’Architettura e della Città dal XV al XX secolo. Frammenti ritenuti emblematici per il disvelamento delle accezioni di Avanguardia e di Utopia nella loro identità di sorelle siamesi. Precise circostanze, dunque, sottoposte a ri-letture ipocrite, al fine di fare emergere le singole proprietà e la natura peculiare di quelle accezioni. Singole specificità capaci, tuttavia, di associarsi tra loro e di sovrapporsi, di confondersi mirabilmente nelle opere prese in esame: vicende architettoniche o urbane, selezionate, risultate esemplari e significative, sotto quest’aspetto. Emblematiche e sporadiche occasioni nelle quali diverse ipotesi di Avanguardia e sognate Utopie si sono indissolubilmente intrecciate tra loro, contribuendo ad annullare una distinzione lessicale spesso non motivata. Se non, addirittura, pretestuosa e fuorviante. Una distinzione che ha ridimensionato il portato delle loro singole specificità, piuttosto che sottolinearne ed esaltarne le rispettive cariche propulsive. Identità separate che, invece, acquistano potenza semantico-comunicativa proprio alludendo a una ineludibile fusione di quelle due singolarità: come emerge dalle vicende architettoniche e urbane ri-esaminate.
Forma e materia. «Ratiocinatio e fabrica» nell'architettura e nell'età moderna
Maurizio Gargano
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2006
pagine: 173
Il libro offre un' argomentazione intorno alla complessa questione della forma: una riflessione condotta nel multiforme universo del "fare architettura". Prendendo spunto dal binomio "ratiocinatio" e "fabbrica" rilevabile nel "De architectura" di Vitruvio (I sec.a.C.), la forma dell'architettura è analizzata e interpretata nel suo rapporto dialettico, verosimilmente ineludibile con la materia: con i materiali da costruzione. Ruotando intorno a questa dialettica, a partire dall'innesco vitruviano, sono discusse e analizzate l'origine e la connotazione, l'attualità o il superamento della definizione e del termine "architettura". In parallelo, è inevitabilmente affrontata la questione della nascita della figura dell'architetto nel suo intreccio con la categoria del moderno. Un architetto che definisce progressivamente il proprio statuto professionale: da abile capomastro dell'arte della costruzione a fine intellettuale dell'arte della progettazione.