Libri di Mauro Barbetti
Frammenti da zone soggette a videosorveglianza
Mauro Barbetti
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2022
pagine: 78
Questa silloge poetica tenta di ridurre ai minimi termini l'invasività dell'io lirico in quanto portatore di bisogni e istanze personali. Per operare questa riduzione, l'autore è partito da un artificio letterario: ha immaginato un occhio freddo, lucido, razionale che osservi la realtà senza parteciparvi, l'occhio delle apparecchiature di videosorveglianza. Ha cercato un oggetto di investigazione, un topos (nel nostro caso, Pisa) per l'autore affettivamente neutro e visionato centinaia di inquadrature da Google Street per selezionare immagini e situazioni riprese delle videocamere di sorveglianza della città. Su queste ha costruito un paesaggio urbano che non ha nulla della cartolina: i luoghi scelti sono per lo più anonimi o poco turistici, a parte pochissime eccezioni raccolte da una prospettiva laterale e sghemba. La città finisce per somigliare a qualsiasi altra città occidentale in cui l'elemento umano, visto da questo occhio meccanico inserito in un'ottica temporale diversa dalla nostra, è proprio quello che più si mostra con caratteri di transitorietà e non necessità. Il libro comprende anche la sezione "Serie di fermo-immagini", che conferma l'intenzione di costruire un'estetica dello sguardo inquadrando, con tecnica simile a quella fotografica, istantanee di vita, conservando e congelando l'attimo di una visione in movimento in dato permanente e statico. "Paesaggio cittadino e paesaggio interiore fanno frizione fra di loro attraverso un uso pagliaranesco della rima e le sequenze, che nella sezione finale si confinano all'interno dei passaggi domestici, ci immergono in un'impietosa, ma mai algida e tanto più graffiante, fotografia della nostra oramai mutante umanità". (Cetta Petrollo) - "Si sfinisce e si installa una nuova lingua con questa poesia: la lingua delle videosorveglianza, lingua che distrae dall'assenza e all'assenza torna come linguaggio, che si ripensa continuamente al presente con pulsioni intellettive molto forti, ma mai preponderanti o programmatiche, che sembrano avere come obiettivo quello di far fare all'immagine (con la lingua) quello che la lingua non riesce a fare all'immagine". (Lidia Riviello)
Retro schermo
Mauro Barbetti
Libro: Copertina morbida
editore: Tempra
anno edizione: 2020
pagine: 56
La raccolta poetica "Retro schermo" si caratterizza per l'alta definizione e per l'estensione dei suoi versi. Pone l'attenzione sull'assuefazione dell'individuo alienato, disperato a suo modo, in una società divorata dal vuoto di cultura la cui unica consolazione è nel consumo immediato anche delle emozioni, mentre precipita a fondo, a fondo di sé stesso, ma la luce è rappresentata da uno schermo, che a sua volta è causa del suo nuovo isolamento.
Versi laici (2010-2016)
Mauro Barbetti
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2017
pagine: 80
Inventorio per Liberandi Sensi
Mauro Barbetti
Libro: Copertina rigida
editore: Limina Mentis
anno edizione: 2013
pagine: 38
"Trasmutare a nuovo trasformarti attraverso aria o fuocoper mare per globo e in ogni loco transitare poiché sei uomo o lo sei stato o lo sarai tra poco ".
Dismettersi
Mauro Barbetti
Libro: Libro in brossura
editore: La valle del tempo
anno edizione: 2022
pagine: 76
Pare quasi inevitabile che la poesia sia lì a interrogarsi sulle ragioni del vivere. Anche se a volte capita che si disperda in ricerche collaterali, che si rivolga a se stessa, che rifletta sulle proprie forme e sulle proprie ragioni d'essere, da sempre (e credo per sempre) ritornerà poi all'urgenza di rispondere sul senso della nostra labile presenza in questa terra e sul suo rovescio. La riflessione sull'assenza segna tutte le pagine di questo libro dove il tema della morte è visto sia nella sua dimensione sociale e collettiva, sia nella sua dimensione ontologica e individuale. L'investigazione parte dalla vicenda umana di Lucio Magri, storico esponente della Sinistra italiana, e dalla sua scelta di ricorrere al suicidio assistito che diventa anche emblema della "morte" di un periodo storico e delle sue grandi narrazioni ideali, nel passaggio tra modernità e postmoderno. Viene quindi sondata una dimensione più privata e personale che tende ad assumere posture variabili, muovendosi tra un io, un tu, un noi e finendo quasi per "dismettersi", per rendersi neutra, come narrata dall'esterno, in terza persona; in altra sezione si accenna magari alla possibilità di scappatoie o "sfughe", dove la s privativa dice già tutto della loro impossibilità e inconsistenza. C'è, in ultima analisi, una visione di fondo, una prospettiva laica e senza sconti che fa da fil rouge all'intera raccolta e che si confronta con la realtà del solido Nulla senza barare, che dà un senso alle cose senza confortare.

