Libri di Mauro Marchesini
La separazione del grano
Mauro Marchesini
Libro: Libro in brossura
editore: BookTribu
anno edizione: 2024
pagine: 366
Albert è un uomo e un lavoratore di specchiata onestà. Dopo aver perso un lavoro che amava, ne trova un altro in un Molino industriale: un lavoro duro, di turni di notte e sacrifici. Ma le pretese economiche di una ex moglie, un figlio da mantenere e delle impreviste spese mediche per la madre malata iniziano a prosciugarne il conto in banca. Un giorno, al Molino gli propongono di chiudere un occhio su certe procedure irregolari in cambio di elargizioni economiche che gli salverebbero la vita, a scapito però di una coscienza immacolata. Albert venderà o no l'anima al diavolo?
About Lindsay Anderson. Ediz. italiana
Mauro Marchesini
Libro: Libro in brossura
editore: Federazione Italiana Cineforum
anno edizione: 2004
pagine: 240
Il cuore, la penna e le menzogne. Il motivo epistolare in François Truffaut
Mauro Marchesini
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 1995
pagine: 79
Jerry Lewis. Un comico a perdere
Mauro Marchesini
Libro
editore: Mazziana
anno edizione: 1983
pagine: 223
L'ombra del dubbio. Cinque trame per Alfred Hitchcock
Mauro Marchesini
Libro
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2014
pagine: 102
Le grand noir. Mancamenti e corpi addolorati nel cinema di François Truffaut
Mauro Marchesini
Libro: Copertina morbida
editore: Le Mani-Microart'S
anno edizione: 2008
pagine: 104
Che François Truffaut sia un regista schierato dalla parte delle donne è cosa risaputa. Molto meno noto è il gesto misteriosamente femminile che amava filmare spesso, lo svenimento. Sono all'incirca una decina i mancamenti rintracciabili lungo la sua filmografia. Distribuiti attraverso cinque titoli chiave, tra "Fahrenheit 451" e "La signora della porta accanto", passando per "Le due inglesi", "Adele H." e "L'ultimo metrò", essi brillano per intensità e spregiudicatezza. Il cineasta francese adorava complicarli. Ogni crollo diventava un inno alla forza (ma anche all'impotenza) dell'amore. Ogni caduta esaltava e umiliava il corpo che la esprimeva. Il presente saggio affronta le pellicole citate tentando di scomporre al rallentatore l'attimo fatale per poter capire il come-perché di una delle reazioni umane più ricche, intransigenti e spettacolari che si conoscano. Identificato di volta in volta con una straziante ferita, una performance erotica, un numero teatrale, una fuga dalla realtà, una prova di sadismo, uno stile di punteggiatura, in effetti il venir meno secondo Truffaut ricorda soprattutto un "brevissimo lungo addio" capace di promuovere un'insolita visita all'anticamera della morte.
Screwball & romantic. Sei capolavori della commedia hollywoodiana
Mauro Marchesini
Libro: Libro in brossura
editore: Federazione Italiana Cineforum
anno edizione: 2016
pagine: 240
Il capolavoro hitchcockiano vivisezionato: sottotesti inesplorati, dettagli inquietanti, détours sornioni e impertinenti ci restituiscono tutta la ricchezza significante di un capolavoro imprescindibile.
Viale del tramonto di Billy Wilder
Mauro Marchesini
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2025
pagine: 128
Fin dagli inizi, Hollywood non ha mai smesso di guardarsi allo specchio esplorando splendori e miserie dell'industria cinematografica. Ma di rado l'ha fatto con la lucidità di viale del tramonto. La storia del legame tra un giovane sceneggiatore disoccupato e una cinquantenne ex diva del muto dal sogno impossibile: tornare davanti alla cinepresa in cerca d'immortalità. Billy Wilder disseziona quest'ossessione, in un film dove il melodramma noir si confonde con il film gotico. Nel volume, Marchesini disegna il profilo inedito di una delle opere più note, studiate, rappresentative della Hollywood classica, indagandone ogni dettaglio e tema trasversale per individuare sentieri interpretativi poco o niente battuti.
Boulevard de crepuscule de Billy Wilder
Mauro Marchesini
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 2025
pagine: 128
Fin dagli inizi, Hollywood non ha mai smesso di guardarsi allo specchio esplorando splendori e miserie dell'industria cinematografica. Ma di rado l'ha fatto con la lucidità di Viale del tramonto, che nel 1950 conquistò pubblico, critica e 3 Oscar. È la storia del legame tra un giovane sceneggiatore disoccupato e una cinquantenne ex diva del muto dal sogno impossibile: tornare davanti alla cinepresa in cerca d'immortalità. Billy Wilder disseziona quest'ossessione, in un film dove il melodramma noir si confonde con il film gotico. Nel volume, Marchesini disegna il profilo inedito di una delle opere più note, studiate, rappresentative della hollywood classica, indagandone ogni dettaglio e tema trasversale per individuare sentieri interpretativi poco o niente battuti.
Giovane innocente
Mauro Marchesini
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2023
pagine: 110
Nel volume che avete tra le mani, sotto la lente dell'autore non c'è una pellicola firmata dal cineasta britannico ma addirittura la sua carriera preregistica, quando era «uno sgobbone indefesso» e spedito dalla produzione a Berlino per la lavorazione del film anglo-tedesco Il furfante di Graham Cutts «indossava numerosi cappelli. Vice regista, sceneggiatore, scenografo (forse anche editor o coeditor)». Una specie di Ur-Hitchcock, insomma, che scava non solo nei poco studiati inizi della sua carriera ma soprattutto si misura con le origini della sua ispirazione, con l'influenza che potranno avere su di lui i «magnifici illusionisti» Friedrich Murnau (di cui Marchesini ricostruisce/immagina un incontro faccia a faccia), Fritz Lang, Robert Wiene e E. A. Dupont. In Germania, gli Anni 20 erano stati culla di talenti e capolavori e il giovane inglese vi arrivò nel pieno della loro esplosione, a cavallo tra il 1924 e il '25, e nella fucina più attiva, gli studi di Neubabelsberg, imparando quello che diventerà l'ossatura del suo cinema futuro: la necessità di conciliare le mire artistiche con le esigenze commerciali, l' importanza dello stile per definire il legame schermo-spettatore realizzato inseguendo il perfezionismo e, terza ma non ultima scoperta, l'importanza delle strategie di marketing che impongono il regista come «magnete principe» del possibile appeal sul pubblico. Secondo il cinefilo-romanziere Marchesini, Hitchcock regista nasce proprio durante quel periodo (lo dimostrerebbe anche il fatto che il thriller che dirigerà appena tornato a Londra, Il pensionante, sarà il suo primo vero capolavoro), mettendo a frutto l'esperienza berlinese di assistente per un Graham Cutts spesso latitante ma sfruttando anche le passeggiate notturne, gli incontri occasionali, i problemi di lavoro cui doveva mettere una pezza. Prefazione di Paolo Mereghetti.