Libri di Mauro Volpi
I rapporti tra Stato e Regioni nella pandemia e le prospettive dello Stato regionale
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2024
pagine: 304
Lo Stato regionale italiano ha attraversato diverse fasi senza approdare a un assetto stabile. La pandemia ha messo in luce la carenza di efficaci meccanismi di leale collaborazione e ha prodotto contrasti tra il Governo e alcune Regioni sui quali è intervenuta anche la giurisprudenza costituzionale. L'analisi del rapporto tra legislazione statale e legislazione regionale sottolinea l'intervento del giudice delle leggi con forti margini di libertà di apprezzamento derivante dall'incertezza del modello regionale. Continua a fare difetto una visione di insieme dello Stato regionale che faccia tesoro dell'analisi comparativa e di un'esperienza come quella tedesca di federalismo cooperativo e fondata su un assetto flessibile del riparto delle competenze. La riforma del Titolo V ha introdotto novità importanti, ma anche elementi di incertezza che hanno giustificato l'attività di «supplenza» della Corte costituzionale. Oggi la prospettiva dell'autonomia differenziata suscita preoccupazioni per un approccio di tipo divisivo e fondato su intese quasi privatistiche tra Regioni e Governo difficilmente reversibili. Diversi sono i punti di vista sul futuro: da un lato si sostiene la necessità di una «riforma della riforma» (su autonomia differenziata, riparto delle competenze, clausola di supremazia), dall'altro si mette l'accento sulla attuazione di un sistema organico di redistribuzione delle risorse e di una rappresentanza delle Regioni a livello centrale. In questo quadro assume particolare rilevanza la tutela della salute che richiede politiche e strutture centrali volte a ridurre le distanze tra i servizi sanitari regionali.
Diritto costituzionale comparato
Giuseppe Morbidelli, Mauro Volpi, Ginevra Cerrina Feroni
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 512
Quale forma di governo per l'Italia
Mauro Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2023
pagine: 80
La revisione della forma di governo è stata in Italia al centro della ideologia della "grande riforma costituzionale", discutibile in sé e incapace di produrre risultati positivi. L'instabilità dei governi è stata attribuita alla Costituzione e non alla crisi di un sistema di partiti molteplici e distaccati dalla società. In realtà le riforme più necessarie, conseguibili in larga parte anche sul terreno legislativo e regolamentare, riguardano ruolo dei partiti, rivalutazione della rappresentanza e rilancio della partecipazione popolare. La proposta del presidenzialismo appare il frutto di una narrazione in contrasto con la realtà, che ha visto il progressivo rafforzamento del Governo e del Presidente del Consiglio e il suo predominio nei confronti di un Parlamento debole e subordinato. La debolezza dei governi è stata quindi non istituzionale ma politica, dovuta a coalizioni di maggioranza eterogenee. L'idea che l'elezione popolare del vertice dell'esecutivo possa determinare stabilità e maggiore partecipazione è lontana dal vero. La crisi dei modelli presidenziale e semipresidenziale ha convinto il Governo a proporre un Premierato elettivo inesistente nel mondo democratico e che determinerebbe un netto squilibrio tra i poteri. La migliore soluzione è rappresentata dalla razionalizzazione della forma di governo parlamentare mediante revisioni costituzionali puntuali che ne garantirebbero un funzionamento migliore e equilibrato.
Libertà e autorità. La classificazione delle forme di Stato e delle forme di governo
Mauro Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 176
Diritto costituzionale comparato
Giuseppe Morbidelli, Mauro Volpi, Ginevra Cerrina Feroni
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 477
Governi tecnici e tecnici al governo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: IV-150
Il volume costituisce lo sviluppo di una ricerca, condotta da un gruppo di costituzionalisti sotto la direzione di Mauro Volpi entro l'unità di Perugia, nell'ambito di una ricerca di interesse nazionale PRIN su "Istituzioni democratiche e amministrazioni d'Europa: coesione e innovazione al tempo della crisi economica".
Lineamenti di diritto costituzionale della Regione Umbria
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: XIV-435
La Collana di Diritto costituzionale regionale intende ospitare, e rinnovare nel tempo, studi dedicati agli ordinamenti delle singole Regioni italiane: in ciò, peraltro, rifuggendo da localismi alla moda o, comunque, asintonici rispetto al disegno costituzionale repubblicano, pur dopo le profonde riforme legislative e costituzionali avutesi a cavallo tra il secolo passato e quello presente, e, tuttavia, con la convinzione che, al di là delle linee generali comuni, i valori attribuiti e riconosciuti all'autonomia territoriale, soprattutto nei termini di una più efficiente organizzazione dell'apparato pubblico e di una miglior tutela dei diritti e delle aspettative individuali è collettive, possano trovare realizzazione solo nel concreto e virtuoso operare degli istituti e delle procedure della democrazia locale e partecipativa. La Collana è attualmente divisa in due Sezioni: Istituzioni, dedicata all'esposizione istituzionale degli ordinamenti di ciascuna Regione; Argomenti, riservata, invece, a specifici approfondimenti di taglio monografico.
Il semipresidenzialismo tra teoria e realtà
Mauro Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2014
pagine: 144
La forma di governo semipresidenziale, teorizzata dal 1970, è stata applicata in vari Paesi democratici europei, nei quali la componente parlamentare, basata sul rapporto di fiducia tra Parlamento e Governo, ha avuto la prevalenza su quella presidenziale, fondata sull'elezione popolare del Capo dello Stato. Fanno eccezione in Europa occidentale la Quinta Repubblica francese e in Europa centro-orientale la Romania, dove si è prodotto un grave conflitto politico tra Presidente e Primo ministro, e la Russia, dove si è avuta una abnorme concentrazione di poteri nelle mani del Presidente. In Francia il semipresidenzialismo ha avuto di regola un funzionamento "ultrapresidenziale", garantendo il predominio di un Presidente politicamente irresponsabile sul Governo e sul Parlamento. Fanno eccezione le fasi di cohabitation, nelle quali il Presidente convive con un Governo e una maggioranza parlamentare di opposto orientamento politico, ipotesi divenuta più improbabile dopo le riforme costituzionali approvate negli anni 2000. Il semipresidenzialismo è stato periodicamente evocato in Italia nel dibattito politico e scientifico o come alternativa alla intera Costituzione repubblicana e al sistema dei partiti o, dagli anni Ottanta del secolo scorso, come superamento della forma di governo parlamentare nel quadro di una "grande riforma" costituzionale.
Libertà e autorità. La classificazione delle forme di Stato e delle forme di governo
Mauro Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: VII-220
L'analisi delle forme di Stato in questa nuova edizione dà un risalto ancora maggiore alla questione della crisi dello Stato democratico. Questa riguarda innanzitutto le nuove democrazie che si sono affacciate sulla scena a partire dagli anni '90 del secolo scorso. Il fenomeno delle "democrazie di facciata" è evidente negli Stati ex socialisti dell'Europa centro orientale, in alcuni dei quali (come Ungheria e Polonia) sono al potere forze ultranazionaliste e illiberali che hanno adottato leggi limitatrici della libertà di dissenso e della indipendenza della magistratura e della Corte costituzionale. Un'analoga qualificazione può essere utilizzata per la Russia per la forte concentrazione di poteri nelle mani del Presidente, accentuata dal ruolo dominante giocato da Putin, il quale grazie ad una revisione costituzionale del 2008 che ha abolito il limite del doppio mandato presidenziale e prolungato da quattro a sei anni la sua durata, è stato Presidente dal 2000 al 2008, per "accontentarsi" fino al 2012 della carica di Primo ministro, ed essere poi di nuovo eletto Capo dello Stato nel 2012 e resterà tale fino al 2024 (grazie alla sua rielezione nel 2018). Ma seri problemi affliggono anche le democrazie tradizionali definite in passato come "consolidate", nelle quali si può constatare una crisi della rappresentanza e della politica e quindi della partecipazione popolare che determina un forte distacco tra i cittadini e le istituzioni. Questa, insieme agli effetti determinati dal ridimensionamento dello Stato sociale (crescente diseguaglianza, impoverimento, aumento della disoccupazione, insicurezza) ha dato vita a due movimenti opposti ma che si alimentano a vicenda: da un lato le tendenze elitarie e tecnocratiche, favorite dalla politica liberista e di austerità prevalente nell'Unione Europea, dall'altro lo sviluppo di movimenti populisti, che immaginano il popolo come soggetto unitario e negano il ruolo della intermediazione politica e istituzionale.
Libertà e autorità. La classificazione delle forme di Stato e delle forme di governo
Mauro Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: VII-213
Questo volume, giunto alla sesta edizione, si propone di esaminare il tema complesso della classificazione delle forme di Stato e delle forme di governo.
Libertà e autorità. La classificazione delle forme di Stato e delle forme di governo
Mauro Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: VII-205
Questo volume si propone di esaminare il tema complesso della classificazione delle forme di Stato e delle forme di governo.
Democrazia, costituzione, equilibrio tra i poteri
Mauro Volpi
Libro: Copertina morbida
editore: Giappichelli
anno edizione: 2005
pagine: 203
Il volume nasce dalla raccolta di vari saggi, pubblicati in riviste o volumi collettanei. Vi è un filo comune che collega i differenti saggi, rappresentato dal riferimento ai principi fondamentali che caratterizzano lo Stato democratico-costituzionale ed alle minacce più o meno esplicite, che ad essi vengono portate a livello sia mondiale che nazionale. In particolare il ruolo della Costituzione come legge fondamentale e come limite del potere viene ad essere pregiudicato sia dal carattere sregolato del processo di globalizzazione in atto sia dal metodo e dai contenuti delle riforme costituzionali recentemente attuate o prospettate nel nostro paese.