Libri di Michael Williamson
E i loro figli dopo di loro
Dale Maharidge, Michael Williamson
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2007
pagine: 396
Nel 1936 la rivista americana "Fortune" commissionò allo scrittore James Agee e al fotografo Walker Evans un ampio servizio sul Sud rurale degli Stati Uniti. Ne risultò un reportage che documentava in modo diretto ed eloquente la dura vita nella Cotton Belt e la povertà diffusa della Grande Depressione ma che la rivista decise alla fine di non pubblicare. Diventò invece un libro importante, in cui testo e immagini fotografiche sono perfettamente integrate e che è considerato un capolavoro pionieristico del giornalismo di denuncia a sfondo sociale. Cinquant'anni dopo, Michael Williamson e Dale Maharidge sono tornati nei medesimi luoghi e hanno cercato, fotografato e intervistato i sopravvissuti e i discendenti delle famiglie presenti nel libro di Agee ed Evans. Poco sembra essere cambiato: le case, i drugstore, la miseria, l'isolamento culturale sono quelli di sempre, e le pagine raccontano di uomini e donne che non vivono più coltivando cotone in condizioni di semischiavitù, ma lottano ancora duramente per la sopravvivenza.
Homeland. Viaggio nella madrepatria americana
Dale Maharidge, Michael Williamson
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2005
pagine: 318
Tre viaggi negli stati d'America lontani da Manhattan o dalla Silicon Valley californiana. Il primo, quindici settimane dopo l'11 settembre, l'ultimo nell'inverno 2004. Migliaia di chilometri di strada, centinaia di interviste a comuni cittadini da cui emerge una nazione "consumata dalla rabbia e dalla paura", molto lontana dal sogno americano. Folle inferocite che marciano contro le moschee, università che affiggono striscioni inneggianti alla guerra contro l'Iraq, ma anche famiglie che hanno perso lavori ben remunerati e non possono più pagare i medici. Maharidge è giornalista e ha insegnato alla Scuola di giornalismo della Columbia University. Williamson, fotografo del Washington Post, ha vinto due premi Pulitzer.