Libri di Mose ben Mordecai Zacuto
Shorshei Ha-Shemot. Roots of the names. Ediz. inglese e ebraico. Volume Vol. 1
Mose ben Mordecai Zacuto
Libro: Libro rilegato
editore: eUniversity
anno edizione: 2018
pagine: 344
Shorshei Ha-Shemot. Roots of the names. Ediz. inglese e ebraica. Volume Vol. 2
Mose ben Mordecai Zacuto
Libro: Libro rilegato
editore: eUniversity
anno edizione: 2018
pagine: 362
Shorshei Ha-Shemot. Roots of the names. Ediz. inglese e ebraica. Volume Vol. 3
Mose ben Mordecai Zacuto
Libro: Libro rilegato
editore: eUniversity
anno edizione: 2018
pagine: 348
Shorshei Ha-Shemot. Roots of the names. Ediz. inglese e ebraica. Volume Vol. 4
Mose ben Mordecai Zacuto
Libro: Libro rilegato
editore: eUniversity
anno edizione: 2018
pagine: 326
Shorshei Ha-Shemot. Roots of the names. Ediz. inglese e ebraica. Volume Vol. 5
Mose ben Mordecai Zacuto
Libro: Libro rilegato
editore: eUniversity
anno edizione: 2018
pagine: 318
L'inferno allestito. Poema di un rabbino del Seicento sull'oltretomba dei malvagi. Testo ebraico a fronte
Mose ben Mordecai Zacuto
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2016
pagine: 220
Nato ad Amsterdam nella prima metà del Seicento, Mosèh Zacuto trascorse gran parte della propria vita in Italia, prima a Venezia e poi a Mantova, dove rimase Fino alla morte nel 1697. Rabbino, cultore della mistica ebraica (la cosidetta cabbalà), esperto di giurisprudenza talmudica e finissimo poeta, la sua figura riassume i diversi poli geografico-culturali che costituiscono l'esperienza ebraica della prima età moderna. Autore prolifico, Zacuto ha lasciato un'opera imponente e variegata, tuttora in parte manoscritta. Al suo periodo italiano risale anche la composizione del "Toftèh arùkh". (L'inferno allestito), un lungo poema drammatico dedicato alla descrizione, in accesi toni coloristici, dell'oltretomba ebraico e delle pene che attendono i malvagi nella gehenna. Scritto in un linguaggio di straordinaria complessità e macabra suggestione, traboccante di astrusi riferimenti cabbalistici, "L'inferno allestito" si proponeva in realtà scopi didascalici e di moralizzazione, assai simili a quelli perseguiti, in ambito cristiano, dalla vibrante oratoria sacra di epoca controriformista. Vagamente ispirato all'Inferno dantesco, il poema di Zacuto si collocava alla confluenza tra la cultura ebraica tradizionale e le tendenze letterarie e intellettuali europee, contribuendo a consacrarne l'autore tra i più alti esponenti della poesia ebraica di età barocca.