Libri di Nino Marchese

Un virus mortale fuoriesce da un centro di studi biochimici. Decima la popolazione mondiale. Una sera cominciano misteriosamente a morire funzionari e dirigenti dell'AlphaOmega, la multinazionale proprietaria del laboratorio di ricerca incriminato. Strani ed efferati delitti che consentono di rinvenire scottanti documenti.

La prima sceneggiatura per un film interattivo.

Traendo, inizialmente, spunto da vari fatti di cronaca, ne "Il passo dell'oca" l'autore va oltre gli episodi reali, quasi dimenticandoli e, anzi, alterandoli volutamente, per analizzare, invece, le nevrotiche contraddizioni della nostra società, strumentali e funzionali all'esistenza stessa del potere. Così, la giustizia, ancora una volta, quale mezzo raffinato dello Stato per affermare la propria supremazia. E la logica e le azioni del Governo - materializzazione del concetto di Stato, com'è qualsiasi Governo; ma, questo, cosiddetto "democratico", nato, per ironia della sorte, da chi fece della lotta al regime fascista la sua bandiera e ragione di vita - non appaiono meno ciniche e malvagie di quelle dell'organizzazione criminale che esso stesso pur combatte in nome del popolo, in nome di principi considerati sani perché comunemente accettati.

Un trattamento cinematografico o la bozza di un romanzo, dunque? "I bambini nascono per essere felici" si legge, comunque, come un romanzo. Forse, meglio. Lo stile, abbastanza limpido, facilita una lettura scorrevole e veloce. Il tema è attualissimo. L'opera, com'è tipico del Marchese, è un pretesto per studiare la nostra realtà.

Una grandiosa festa di matrimonio. La tenera storia d'amore impossibile di due adolescenti. Il melanconico e struggente ricordare di Pasquale e di Santina, come un tempo, ancora innamorati, ma le cui strade il beffardo destino ha divise. La cieca vendetta di don Luigi, il padre della sposa. Il cinismo del colonnello Aiello. Tutto ciò fa da sfondo ad un summit di capifamiglia di Cosa Nostra.

Traendo, inizialmente, spunto da vari fatti di cronaca, ne "Il passo dell'oca" l'autore va oltre gli episodi reali, quasi dimenticandoli e, anzi, alterandoli volutamente, per analizzare, invece, le nevrotiche contraddizioni della nostra società, strumentali e funzionali all'esistenza stessa del potere. Così, la giustizia, ancora una volta, quale mezzo raffinato dello Stato per affermare la propria supremazia. E la logica e le azioni del Governo - materializzazione del concetto di Stato, com'è qualsiasi Governo; ma, questo, cosiddetto "democratico", nato, per ironia della sorte, da chi fece della lotta al regime fascista la sua bandiera e ragione di vita - non appaiono meno ciniche e malvagie di quelle dell'organizzazione criminale che esso stesso pur combatte in nome del popolo, in nome di principi considerati sani perché comunemente accettati. L'elaborazione artistica non risulta fine a se stessa.

Una grandiosa festa di matrimonio. La tenera storia d'amore impossibile di due adolescenti. Il melanconico e struggente ricordare di Pasquale e di Santina, come un tempo, ancora innamorati, ma le cui strade il beffardo destino ha divise. La cieca vendetta di don Luigi, il padre della sposa. Il cinismo del colonnello Aiello. Tutto ciò fa da sfondo ad un summit di capifamiglia di Cosa Nostra.