Libri di Norah Gelbe
Un mare di luppolo
Norah Gelbe
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2018
pagine: 176
“Onore, patria e libertà. Per questo sono entrato in confraternita. Per mantenere forti e pure le tradizioni, la lingua e la cultura del mio paese. Parole. Solo parole. Il Demone si è insinuato e ha sporcato tutto. Niente si è salvato dal fango della malvagità. La valanga grigia e maleodorante ha ucciso i miei sogni, il mio futuro e anche il mio corpo. Quello che ho visto non mi consentirà la pace del Signore e mi perseguiterà per sempre. La mia incredulità è stata complice del male. Mi chiamo Jorge Gruber. Sono morto… ma il Demone ancora mi perseguita.”
Gotico venexiano
Norah Gelbe
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2018
pagine: 128
Cosa hanno in comune Elsa, Eva, Emma, Eugenia, Egle, Elettra, Erika, Elena ed Elisa? Qual è il filo che le unisce dipanandosi da Cannaregio a Castello, toccando tutti i sestieri di Venezia, con un paio di soste nella terraferma a Mestre e Marghera? Non è solo l’iniziale del loro nome. Sono donne che hanno subito in vario modo violenze e abusi e le accomuna la voglia di riscatto. O, volendo continuare a stendere quel filo invisibile, di Emancipazione. Le avvicina anche la maniera un po’ dark, con cui si affrancano dai soprusi. Con questo libro Norah Gelbe vuole rendere omaggio a tutte le donne vittime di violenza e a tutti gli uomini, la stragrande maggioranza, che avendo rispetto per le donne, hanno rispetto per loro stessi. Racconti noir ambientati nei Sestieri di Venezia e nelle località principali della sua terraferma.
La ragazza bambola. Der code knacker
Norah Gelbe
Libro: Libro in brossura
editore: Il Prato
anno edizione: 2017
pagine: 172
Un nuovo protagonista irrompe nel mondo della narrativa gialla e nera, un ispettore Austriaco, di Salisburgo, Hans Steiner, soprannominato Der code knacker, il decifratore. La “Ragazza bambola” è la sua prima indagine. “Mi chiamo Andrea Wolf. Sono nata a Spittal Am Drau il 7 febbraio 1990 e sono morta a Salisburgo questa notte. Ventisei anni e una manciata di giorni. Poco. Pochissimo per chi pensava di avere davanti la vita. Sono una compositrice. Ieri sera per la prima volta lo hanno capito tutti. Il mio violoncello ha reso immortali le mie note. La mia musica mi sopravvive. Non è poi così male.In fondo i ventisei anni e una manciata di giorni sono un piccolo prezzo per l’eternità.”