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Libri di Orhan Pamuk

Altri colori. Vita, arte, libri e città

Altri colori. Vita, arte, libri e città

Orhan Pamuk

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: 523

Con più di 70 prose - e una storia - Pamuk mette in scena nelle pagine di questo libro un singolare autoritratto intellettuale costruito con sequenze di frammenti autobiografici, pensieri e "momenti d'essere". Al centro mette la sua città e la sua attività preferita (oltre a quella quasi compulsiva di leggere e scrivere): "guardare fuori dalla finestra", perché le finestre di Istanbul contengono tutte le storie della città - un gesto che dà il titolo al racconto che chiude il volume. Lo scrittore turco riunisce in un continuum narrativo situazioni, idee e immagini che quasi inspiegabilmente non sono mai confluite nei suoi romanzi.
14,50

Altri colori. Vita, arte, libri e città

Altri colori. Vita, arte, libri e città

Orhan Pamuk

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2008

pagine: 523

Con più di 70 prose - e una storia - Pamuk mette in scena nelle pagine di questo libro un singolare autoritratto intellettuale costruito con sequenze di frammenti autobiografici, pensieri e "momenti d'essere". Al centro mette la sua città e la sua attività preferita (oltre a quella quasi compulsiva di leggere e scrivere): "guardare fuori dalla finestra", perché le finestre di Istanbul contengono tutte le storie della città - un gesto che dà il titolo al racconto che chiude il volume. Lo scrittore turco riunisce in un continuum narrativo situazioni, idee e immagini che quasi inspiegabilmente non sono mai confluite nei suoi romanzi.
21,00

Ricordi di montagne lontane

Ricordi di montagne lontane

Orhan Pamuk

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 392

I taccuini illustrati di un Premio Nobel. «Fra i sette e i ventidue anni ho creduto che sarei stato un pittore. A ventidue anni il pittore in me è morto e ho cominciato a scrivere romanzi. Nel 2008 sono entrato in un negozio per uscirne con due sacchetti pieni di matite e pennelli, poi ho cominciato a disegnare su piccoli taccuini, fra il piacere e il timore. Sì, il pittore in me non era morto». Da oltre dieci anni Orhan Pamuk scrive e disegna quotidianamente sui suoi taccuini. Vi registra gli avvenimenti del giorno, annota le sue riflessioni sull’attualità, si interroga sull’architettura dei suoi libri, dialoga con i personaggi… Passano le settimane, i mesi, gli anni, e l’autore continua a riprendere, completare, riempire di schizzi le pagine rimaste in bianco, dando vita a una straordinaria e lussureggiante composizione nella quale si intrecciano testi e disegni, che rivela qui per la prima volta ai suoi lettori. «Non pubblicare cose troppo personali… scrivi sul paesaggio!» annota Orhan Pamuk nel 2019 tra i suoi appunti. È un consiglio per il suo nuovo progetto editoriale di pubblicare una selezione delle pagine dei taccuini su cui, da oltre dieci anni, scrive e disegna quotidianamente. Ai fogli di questi piccoli quaderni personali l’autore affida il racconto degli avvenimenti della giornata, consegna le riflessioni più sincere su attualità e politica, restituisce le emozioni e le sensazioni che il mondo offre con i suoi paesaggi, quando agli occhi si mostra «il nostro vero posto nell’universo». Una notte insonne in preda alle preoccupazioni per l’allestimento del Museo dell’innocenza, i soggiorni in India, le passeggiate in una Istanbul familiare che è però inesauribile fonte di meraviglia, l’insegnamento negli Stati Uniti, o ancora la fascinazione per l’Italia. E poi lo sgomento nel leggere certe notizie che arrivano dalla Turchia, le tensioni politiche, le minacce, il desiderio di esprimersi liberamente accompagnato dai timori sul destino della propria patria. Ma anche la gioia di nuotare nell’immensità del mare fantasticando sulle storie da scrivere, o la felicità nel contemplare le montagne lontane da una finestra, un aereo, in un dipinto, dagli abissi di un sogno. Qui, attraverso le magnifiche illustrazioni che accompagnano le parole, Pamuk rivela il suo eccezionale talento artistico. Da giovane, infatti, voleva diventare un pittore, passione che ha messo da parte per dedicarsi alla forte vocazione per la scrittura. Il filo conduttore che, ora sotterraneo ora cristallino, si snoda tra testi e immagini e attraversa gli eventi, gli incontri, i pensieri è sempre il processo, delicato eppure inarrestabile, della creazione letteraria. I taccuini rappresentano così un vero e proprio laboratorio in cui immaginare trame e studiarne l’architettura, in un dialogo perpetuo con i personaggi dei libri che verranno. Nel corso degli anni l’autore continua a riprendere, completare, riempire di schizzi le pagine rimaste in bianco, dando vita a uno straordinario intreccio in cui sfumano spazi e tempi nella dolce, onirica malinconia dell’esperienza vissuta che diventa ricordo.
34,00

Le notti della peste

Le notti della peste

Orhan Pamuk

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 736

1901. La peste dilaga sull’isola di Mingher e l’uomo chiamato a fermarla viene ucciso in circostanze misteriose. Nel destino di quella piccola isola e dei suoi abitanti Orhan Pamuk ha ricreato un mondo, parlando al nostro presente con una forza e un’intensità che sono quelle della grande letteratura. “Le notti della peste” è un’opera-mondo grandiosa, universale, attraversata da echi di Tolstoj, di Manzoni, del Conrad di Nostromo, di Camus. Romanzo storico e allegorico (tra le righe si legge la deriva di ogni nazionalismo verso l’autocrazia dell’uomo forte), brulicante di personaggi e di storie, di guerre, amori e immortali tensioni etiche. In cui il particolare – le esistenze dei singoli individui travolti dalla Storia – si apre all’universale – il rapporto tra paura e potere, tra vita e destini generali, tra fede e ragione, tra modernità e tradizione. Nell’aprile del 1901 un piroscafo si avvicina silenzioso all’isola di Mingher, «perla del Mediterraneo orientale». Dall’imbarcazione scendono due persone: il dottor Bonkowski – il maggior specialista di malattie infettive dell’Impero ottomano – e il suo assistente. Bonkowski è lì per conto del sultano: deve indagare su un nemico invisibile ma mortale, che rischia di mettere in ginocchio un Impero già da molti definito il «grande malato d’Europa» e innescare così una reazione a catena nei delicatissimi equilibri continentali. Sull’isola di Mingher, si dice, c’è la peste. Il morbo viene rapidamente confermato, ma imporre le corrette misure sanitarie rappresenta la vera sfida, soprattutto quando le esigenze della scienza e della medicina più nuova si scontrano con le credenze religiose. In quest’isola multiculturale dove musulmani e cristiani ortodossi cercano di convivere pacificamente, la malattia funge da acceleratore delle tensioni sociali e non solo: poco dopo aver parlato con il governatore e chiesto che venga imposta la quarantena, il corpo del dottor Bonkowski viene trovato senza vita in un vicolo. In un drammatico crescendo la peste dilaga, spingendo le autorità a rafforzare le misure di contenimento: queste però aumentano le frizioni tra le varie identità dell’isola (e dell’Impero), tra chi le asseconda e chi nega l’esistenza stessa della malattia, o l’efficacia della quarantena, gettando la comunità nelle tenebre di una notte non soltanto sanitaria.
17,00

Le notti della peste

Le notti della peste

Orhan Pamuk

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 720

1901. La peste dilaga sull'isola di Mingher e l'uomo chiamato a fermarla viene ucciso in circostanze misteriose. Nel destino di quella piccola isola e dei suoi abitanti Orhan Pamuk ha ricreato un mondo, parlando al nostro presente con una forza e un'intensità che sono quelle della grande letteratura. Nell'aprile del 1901 un piroscafo si avvicina silenzioso all'isola di Mingher, «perla del Mediterraneo orientale». Dall'imbarcazione scendono due persone: il dottor Bonkowski – il maggior specialista di malattie infettive dell'Impero ottomano – e il suo assistente. Bonkowski è lì per conto del sultano: deve indagare su un nemico invisibile ma mortale, che rischia di mettere in ginocchio un Impero già da molti definito il «grande malato d'Europa» e innescare così una reazione a catena nei delicatissimi equilibri continentali. Sull'isola di Mingher, si dice, c'è la peste. Il morbo viene rapidamente confermato, ma imporre le corrette misure sanitarie rappresenta la vera sfida, soprattutto quando le esigenze della scienza e della medicina più nuova si scontrano con le credenze religiose. In quest'isola multiculturale dove musulmani e cristiani ortodossi cercano di convivere pacificamente, la malattia funge da acceleratore delle tensioni sociali e non solo: poco dopo aver parlato con il governatore e chiesto che venga imposta la quarantena, il corpo del dottor Bonkowski viene trovato senza vita in un vicolo. In un drammatico crescendo la peste dilaga, spingendo le autorità a rafforzare le misure di contenimento: queste però aumentano le frizioni tra le varie identità dell'isola (e dell'Impero), tra chi le asseconda e chi nega l'esistenza stessa della malattia, o l'efficacia della quarantena, gettando la comunità nelle tenebre di una notte non soltanto sanitaria. "Le notti della peste" è un'opera-mondo grandiosa, universale, attraversata da echi di Tolstoj, di Manzoni, del Conrad di Nostromo, di Camus. Romanzo storico e allegorico (tra le righe si legge la deriva di ogni nazionalismo verso l'autocrazia dell'uomo forte), brulicante di personaggi e di storie, di guerre, amori e immortali tensioni etiche. In cui il particolare – le esistenze dei singoli individui travolti dalla Storia – si apre all'universale – il rapporto tra paura e potere, tra vita e destini generali, tra fede e ragione, tra modernità e tradizione.
25,00

La donna dai capelli rossi

La donna dai capelli rossi

Orhan Pamuk

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2018

pagine: 262

Cem è solo un umile apprendista costruttore di pozzi quando incontra la donna che cambierà il corso della sua esistenza. È bellissima, ha i capelli rossi come le fiamme e il fascino irresistibile dell'attrice che sul palco sa trasformarsi nell'eroina sensuale e perduta dei poemi. Inizierà a spiarla mentre è in scena, nella casa dove vive col marito, per strada. Fino a quando l'ossessione erotica per questa donna più grande di lui si trasformerà in un'unica, folle, indimenticabile notte di sesso. Non sa che da quel giorno anche la sua vita seguirà la traiettoria fatale e misteriosa delle tragedie cantate dai poeti.
13,00

La donna dai capelli rossi

La donna dai capelli rossi

Orhan Pamuk

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2017

pagine: 262

Cem era un liceale nella Istanbul di metà anni Ottanta come tanti altri quando suo padre farmacista viene arrestato dal governo e torturato dalla polizia a causa delle sue frequentazioni politiche. Non farà mai più ritorno a casa. Per aiutare la madre Cem andrà a lavorare in una libreria: è qui, tra i romanzi e gli scrittori che vengono a trovare il padrone della libreria, che Cem inizierà a sognare di diventare uno scrittore. Rimarrà sempre con questo desiderio, con questa fame di storie, anche se la vita ha in serbo altro per lui: quando la libreria chiude, Cem diventa l'apprendista di mastro Mahmut, un costruttore di pozzi. Tra maestro e allievo si stabilisce un legame profondo, e il ragazzo sente di aver trovato in Mahmut quel padre che da lungo tempo ha perso. Mahmut e la sua ditta hanno un nuovo incarico: scavare un pozzo in un paese nei dintorni di Istanbul. Ed è li che Cem incontrerà l'attrice dai capelli rossi. Inizierà a spiarla mentre è in scena, indifferente alla tragedia a cui sta assistendo, concentrato solo su di lei, e poi nella casa dove vive col marito, per strada. Fino a quando l'ossessione erotica per questa donna più grande di lui si trasformerà in un'unica, folle, indimenticabile notte di sesso. Cem non potrebbe essere più felice: non sa che la sua vita cambierà per sempre e che il destino ha già iniziato a tessere la sua complicata, crudelissima, imprevedibile trama. Con la storia di Cem, personale e universale allo stesso tempo, Orhan Pamuk interroga i fondamenti letterari della civiltà occidentale e orientale, intrecciando l'Edipo Re di Sofocle con il Rostam e Sohrab di Ferdowsi per scrivere il suo romanzo più sorprendente e fulminante.
19,50

Il mio nome è Rosso

Il mio nome è Rosso

Orhan Pamuk

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 456

Istanbul, 1591. Tra i miniaturisti e illustratori al lavoro nel Palazzo del Sultano si nasconde un feroce assassino. Per smascherarlo Nero è disposto a tutto, anche a rischiare la vita. Perché se fallisce, per lui non ci sarà futuro con la bella Sekure, non ci sarà l'amore che ha sognato per dodici anni.
15,00

Il museo dell'innocenza

Il museo dell'innocenza

Orhan Pamuk

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 586

Entrato in un negozio per comprare una borsa alla fidanzata, Kemal Basmaci, trentenne rampollo di una famiglia altolocata di Istanbul, si imbatte in una commessa di straordinaria bellezza: la diciottenne Füsun, sua lontana cugina. Fra i due ha ben presto inizio un rapporto anche eroticamente molto intenso. Kemal tuttavia non si decide a lasciare Sibel, la fidanzata: per quanto di mentalità aperta e moderna, in lui sono comunque radicati i valori tradizionali (e anche un certo opportunismo). Così si fidanza e perde tutto: sconvolta dal suo comportamento, Füsun scompare, mentre Kemal, preda di una passione che non gli dà tregua, trascura gli affari e alla fine scioglie il fidanzamento. Quando, dopo atroci patimenti, i due amanti si ritrovano, nella vita di Füsun tutto è cambiato. Kemal però non si dà per vinto. In assoluta castità, continua a frequentarla per otto lunghi anni, durante i quali via via raccoglie un'infinità di oggetti che la riguardano: cagnolini di porcellana, apriscatole, righelli, orecchini... Poterli guardare, assaggiare, toccare è spesso la sua unica fonte di conforto. E quando la sua esistenza subisce una nuova dolorosa svolta, quegli stessi oggetti confluiranno nel Museo dell'innocenza, destinato a rendere testimonianza del suo amore per Füsun nei secoli futuri. La storia di un'incontenibile passione, ma allo stesso tempo uno sguardo ora severo, ora ironico, ma certamente non privo di profondo affetto sulla Istanbul di quegli anni e sulla sua contraddittoria borghesia.
16,50

Istanbul

Istanbul

Orhan Pamuk

Libro

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 388

"Istanbul come malinconia condivisa, Istanbul come doppio, Istanbul come immagini in bianco e nero di edifici sbriciolati e di minareti fantasma, Istanbul come labirinto di strade osservate da alte finestre e balconi, Istanbul come invenzione degli stranieri, Istanbul come luogo di primi amori e ultimi riti: alla fine tutti questi tentativi di una definizione diventano Istanbul come autoritratto, Istanbul come Pamuk". (Alberto Manguel, "The Washington Post"). Una delle più affascinanti città del mondo raccontata con la passione enciclopedica del collezionista, l'amore del figlio, il lirismo intenso del poeta.
14,50

Il signor Cevdet e i suoi figli

Il signor Cevdet e i suoi figli

Orhan Pamuk

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 699

Nel discorso tenuto nel 2006 davanti all'Accademia svedese in occasione del Nobel per la Letteratura, Orhan Pamuk ricorda un episodio avvenuto molti anni prima: "Pieno di trepidazione avevo consegnato a mio padre il dattiloscritto del mio primo romanzo perché lo leggesse e mi desse un parere". Era il 1974 e Pamuk aveva solo ventidue anni quando decise che sarebbe diventato uno scrittore e si chiuse in una stanza per portare a termine il suo primo romanzo: "Il signor Cevdet e i suoi figli", un'ambiziosa saga che attraverso la storia intima di una famiglia di Istanbul ripercorre un secolo di storia turca. Tutti i personaggi dei libri di Pamuk sono alla ricerca disperata di un'identità. A cominciare ovviamente dal fondatore della dinastia Cevdet, umile bottegaio della Istanbul di inizio secolo che tenta di imporsi come commerciante musulmano in una città che limitava il commercio alle minoranze etniche e religiose; per passare ai suoi figli e ai loro amici, esempi di una generazione spaesata, ostinatamente in cerca di uno scopo per vivere in un paese sospeso tra residui della tradizione e un'occidentalizzazione allo stesso tempo agognata e imposta dall'alto; fino ad Ahmet, l'ultimo nipote, che negli anni Settanta partecipa, riluttante, ai movimenti studenteschi. Quando il padre di Pamuk lesse il manoscritto del figlio ne fu ammirato: "Pronunciò parole che mi apparvero esagerate per esprimere la fiducia che riponeva in me e nel mio romanzo: mi disse che un giorno avrei vinto il Nobel".
16,00

Romanzieri ingenui e sentimentali

Romanzieri ingenui e sentimentali

Orhan Pamuk

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 141

I romanzi di Orhan Pamuk sono, tra le altre cose, delle dichiarazioni d'amore al romanzo stesso, alla sua tradizione e al suo mistero. Era quindi quasi inevitabile che l'autore del "Libro nero" dedicasse le Norton Lectures, un ciclo di conferenze a Harvard, proprio all'arte del romanzo. Riprendendo le categorie del saggio schilleriano "Sulla poesia ingenua e sentimentale" che, pubblicato nel 1795-96, fu forse la prima lucida formulazione di un'estetica della modernità, Pamuk per ogni romanzo prevede un lettore "ingenuo" e uno " sentimentale": il primo è cosi immerso nella storia narrata da scambiarla con la realtà; il secondo è invece consapevole della natura testuale, fittizia, di ciò che sta leggendo: è un sognatore che sa di star sognando. Il grande mistero del romanzo, il segreto del suo inesauribile fascino, è che non necessariamente questi due lettori devono essere due persone diverse: quello ingenuo e quello sentimentale sono in realtà due momenti, ugualmente necessari, che ogni lettore attraversa leggendo un romanzo. E, analogamente, esiste il romanziere ingenuo, convinto che l'ispirazione gli giunga da "un altrove", e quello sentimentale, consapevole di lavorare all'interno di una tradizione e di ricorrere, in ogni momento, al repertorio del "già scritto". In compagnia degli autori da lui più amati, Pamuk prende cosi per mano il lettore e lo conduce al "centro segreto" di un genere letterario che, dopo tanti secoli di storia, non smette di incantare.
18,00

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