Libri di P. Leone De Castris
Capolavori dai Musei Vaticani a Donnaregina. Poussin a Napoli. Catalogo della mostra (Napoli, 16 dicembre 2019-16 marzo 2020)
Libro: Copertina morbida
editore: De Rosa
anno edizione: 2021
pagine: 64
Volume realizzato in occasione dell'esposizione al Museo Museo Diocesano di Napoli della grande pala, prestata dai Musei Vaticani, "Il martirio di sant'Erasmo" di Nicolas Poussin. Il dipinto, che un tempo ornava uno degli altari della Basilica Vaticana, è un potente racconto agiografico immortalato dal pennello di uno dei più grandi artisti francesi che tanta influenza ha avuto sull'arte napoletana del Seicento. E proprio il rapporto del pittore con la città di Napoli viene messo in evidenza nel volume, ricercandone l'influsso e i punti di contatto con la cultura artistica partenopea. A conclusione un'ampia bibliografia.
Il museo abbaziale di Montevergine. Catalogo delle opere
Libro: Libro in brossura
editore: ArtstudioPaparo
anno edizione: 2017
pagine: 229
La storia di questo Museo è di antica data come ha ricostruito con grande puntualità Pierluigi Leone de Castris, curatore di questo catalogo, le cui schede per ciascun opera sono state redatte da uno stuolo di storici dell'arte in funzione delle differenti tipologie delle collezioni e quindi delle singole specializzazioni.
Ori, argenti, gemme e smalti della Napoli Angioina 1266-1381
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2014
pagine: 240
Dal 1266 al 1381, a Napoli, al servizio dei sovrani angioini, giungono da tutta Italia ed Europa non solo giuristi, poeti e letterati ma, soprattutto, artisti 'forestieri', chiamati a far fronte alle esigenze di una corte raffinata, dai dipinti d'altare ai codici miniati, dai sepolcri in marmo alle oreficerie sacre e profane, e a farsi portavoce di un'arte di corte e per la corte. Espressione emblematica di questa civiltà artistica straordinaria è la produzione di oggetti di lusso in metallo prezioso, in oro o in argento, decorati riccamente con smalti, perle e pietre preziose, destinati alle esigenze di culto e a quelle profane della corte e del sovrano: la prima rassegna sistematica dei manufatti più rappresentativi di questa stagione artistica cruciale, dalle imprese più celebri (come i reliquiari del busto e del sangue di San Gennaro) alle testimonianze meno note ma di rilievo non minore per la memoria e l'identità culturale e civile del Mezzogiorno.
La pittura a Nola e a Napoli nel primo Quattrocento. Una Madonna e santi ritrovata
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2014
pagine: 63
"Una tela creduta seicentesca, sporca, tagliata, ridipinta e conservata in un deposito si rivela inaspettatamente una rara opera del primo Quattrocento, con ogni probabilità realizzata per l'altar maggiore della cattedrale di Nola ricostruita dai feudatari del luogo, gli Orsini, a cavallo fra Tre e Quattrocento. Il suo restauro porta alla luce una delle rare tracce della cultura artistica di questo periodo così complesso e così poco noto della nostra storia, i primi decenni del XV secolo, dominati dalle figure degli ultimi sovrani della dinastia degli Angiò-Durazzo, Ladislao e Giovanna; ma questa scoperta diventa anche l'occasione per un'indagine più estesa su un territorio, la Contea Di Nola, che sotto Raimondo Orsini visse un momento particolarmente felice e florido e che infatti si scopre ricco di altre testimonianze importanti del 'gotico internazionale', una stagione che vede Napoli e la stessa Nola al centro di un crocevia d'influssi e di traffici artistici, tra le Marche, la Spagna, la Liguria, Pisa e Siena." (Pierluigi Leone De Castris)