Libri di P. Mottana
Il mentore come antimaestro
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2022
pagine: 172
In questo volume si è cercato di riflettere sulla apparente scomparsa del mentore come figura riconoscibile e riconosciuta socialmente e contemporaneamente sul fatto che la domanda del mentore e la sua persistenza appare invece ancora pressocché universalmente diffusa. L'incontro con il mentore appare iniziatico e come trasformatore, la risposta ad un bisogno di affermazione personale e di superamento della nicchia famigliare che molti giovani, ma anche non più giovani avvertono con forza. Nel libro viene esplorata la struttura di questo incontro, anche attraverso l'analisi di esperienze reali e recenti di giovani studenti coinvolti in un'indagine clinica sulla relazione con tale figura.
Spacco tutto! Violenza e educazione
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 190
Confrontarsi con la violenza è, per il discorso pedagogico, pericoloso. È pericoloso come è pericoloso per la pedagogia misurarsi con il sesso, così come con tutto ciò che assume radicalmente la pulsione vitale e desiderante dei corpi e delle anime in formazione. La violenza è e resta un argomento delicato, di cui non ci si vuole assumere fino in fondo quella problematicità che inerisce al fatto educativo in quanto tale, che lo attraversa e che lo brucia da parte a parte. Per questo è più che mai urgente interrogarla, anche e proprio per superare gli schematismi delle discipline sorelle in 'humanities', discipline buone per oggettivare ma non per accogliere la carica dirompente che giace troppo spesso incompresa nelle forme espressive che le pulsioni vitali, anche quelle più ustionanti, come quelle violente, producono. Testi di Francesca Antonacci, Marina Barioglio, Paolo Bellini, Fabio Botto, Laura Formenti, Ivano Gamelli, Elena Madrussan, Luciano Marchino, Paolo Mottana, Nicoletta Poidimani, René Schérer, Marinella Sciavi, Fausto Taiten Guareschi, Mario Vergani.
L'immaginario della scuola
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 226
La scuola è stata crivellata, a giusto titolo, da quasi tutti i saperi, perché incredibilmente complicata, esposta a infinite preoccupazioni, luogo di incrocio di vite, pratiche, saperi, strutture. A scuola si continua a tornare, con la memoria, con la scienza, con le ferite patite e inferte, con la presunzione di sapere. Anche questo libro torna a studiare la scuola, cercando di penetrare la nebulosa di immagini che le ruota intorno, con il proposito di intrecciare e rendere visibile l'ordine simbolico del discorso e delle figurazioni che su di essa si danno e intorno ad essa si stringono. La scuola come un volto, un organismo vivente, dotato di una presenza, di modi, di stili leggibili anzitutto nella materialità dei suoi segni e delle sue forme, ma anche nel reticolo degli sguardi che la invischiano o che ne traggono spunto per celebrare uno snodo rilevante del vivere, un esperimento umano in cui affiora la fisionomia di un mondo e delle sue promesse. Gli sguardi del cinema, dell'arte e persino delle produzioni autarchiche dei suoi abitatori che, proiettandosi su di essa, istituiscono di fatto un infra-mondo simbolico che permea e percola in quello, solo apparentemente più concreto e "letterale", dei gesti, delle relazioni, dei fatti.
L'acqua e la morte
Jean Libis
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2004
pagine: 278
Jean Libis esplora in questo testo i rapporti simbolici multipli tra l'Acqua e la Morte. Come notava Gaston Bachelard, maestro e capostipite di una lunga tradizione di interpreti dell'immaginazione creatrice in contatto con le forze elementari della materia, l'acqua è verosimilmente un "cosmo di Morte". Il volume di Libis si configura come un'immersione affascinante e interrogante nell'universo dei simboli acquatici che interpretano e modulano l'esperienza della fine, in un certo senso rendendola famigliare ed eufemizzandola.
Mèntori immaginali
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2005
pagine: 349
Il testo propone una rilettura rispettosa delle opere fiammeggianti e ineludibili di Pierre Bonnard, Etty Hillesum, Jöe Bousquet, Giacinto Scelsi, Maria Zambrano, Andrej Tarkovskij, una sosta intensa e prolungata negli scrigni poetici dell'haiku, nei frammenti di luce distillati dall'alambicco di Percy Bysshe Shelley, Wim Wenders, Claude Debussy, Edgar Allan Poe, Ted Hughes e intende offrirsi al lettore come oggetto di meditazione e di formazione a uno sguardo finalmente pieno e fecondo.