Libri di P. Statuti (cur.)
Perché il cetriolo non canta?
Konstanty I. Galczynski
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2015
pagine: 108
Gli interpreti dell'opera di Galczynski, malgrado sostanziali differenze di giudizio, sono concordi nell'affermare che egli non creò una scuola poetica e che ancora oggi la sua creazione è un fenomeno a sé stante. Vate o giullare? Non c'è nel caso del poeta polacco una risposta definitiva alla domanda. L'elemento lirico e quello grottesco sono infatti assolutamente equivalenti. Poeta-burlone, allegro clown, prestigiatore, zingaro alcoolizzato, lavoratore instancabile: sono solo alcuni dei tanti termini usati dai critici nei suoi confronti. Ma cos'è la poesia e l'arte in genere per Galczynski? Nella nota lettera "Agli amici" (1936) egli dice: "La poesia è la cima su cui si sale o l'abisso in cui si cade. La poesia non è per quelli che si trascinano su un terreno spianato come carta da parati. Sul fondo del più grande tormento, sulla cima del più alto slancio, nasce la creazione dell'artista".
Io sono di piume e di carne
Halina Poswiatowska
Libro
editore: Joker
anno edizione: 2014
pagine: 128
Fermare il mondo significa vederlo, capirlo, conoscerlo. Le descrizioni della vita come negazioni del non essere, contenute nelle liriche d'amore, nelle poesie riflessive, si concentrano attorno a ogni inezia - lo scaffale dei libri, il letto, una lampada, un mazzo di fiori. Troviamo congiunti l'atteggiamento possessivo e quello contemplativo, una consapevolezza fortemente marcata della propria corporeità e l'ascolto in se stessa. È la definizione del soggetto che è stato chiamato Halina Poswiatowska. Un'osservazione fredda, distaccata, a volte con tenerezza, ma senza eccessiva emozione. Halina Poswiatowska - creatura corporea, a volte vegetale, verde stelo, foglia, ripresa mentre si accoccola, mentre si tinge le unghie o aspetta un bacio. È lei che osserva il lavoro del proprio cuore, che guarda i piedi oziosi immersi "fino alle caviglie nella filosofia".