Libri di Paola Pittalis
Io e mio figlio. Gioia e dolore (senza via d'uscita)
Paola Pittalis
Libro
editore: Meligrana Giuseppe Editore
anno edizione: 2015
pagine: 68
L'autrice racconta la sofferenza di una mamma per la malattia del figlio e la conseguente perdita. Una lotta anche contro la volontà del giovane, che avrebbe voluto lasciarsi morire. La forza di una madre che mai dovrebbe provare un dolore che lacera l'anima e fa sanguinare il cuore per sempre. Il racconto dei tanti giorni vissuti di corsa, delle speranze, delle illusioni, degli annientamenti. E i tanti "Perché", "Perché proprio a me" che riecheggiano nelle pagine, un grido verso il cielo e verso un Dio che non ha salvato la sua creatura, che non ha ascoltato le sue suppliche, non ha avuto pietà delle sue lacrime. Domande alle quali è difficile trovare le giuste risposte... Saranno i ricordi a colmare i giorni vuoti e a rimarginare le ferite, i sorrisi, i giochi sulla neve, le carezze del vento e l'ascolto del silenzio dove questa madre sente la voce del figlio che la incita a tornare a vivere, perché è quello che lui vuole.
L'eco dei tuoi passi
Paola Pittalis
Libro
editore: Meligrana Giuseppe Editore
anno edizione: 2015
pagine: 110
Parole e immagini. Il caso Sardegna
Paola Pittalis
Libro: Copertina morbida
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2014
pagine: 225
Esiste un "caso Sardegna" nell'immaginario emerso dalla letteratura e dal cinema a cavallo tra la fine del Novecento e il primo decennio del nuovo millennio? Lo scarto rispetto alla tradizionale immagine dell'isola è evidente e l'affresco che ne restituisce Paola Pittalis rappresenta una realtà nella quale la sfida è tutta interna a una "modernità" che ha molte facce. I saggi di questo volume ricostruiscono i percorsi da alcuni testi letterari della Sardegna ai film che a essi si ispirano (Giuseppe Fiori e Salvatore Mereu, Gavino Ledda e i fratelli Taviani, Maria Giacobbe e Michele Columbu, Salvatore Mannuzzu e Antonello Grimaldi, Michela Murgia e Paolo Virzì). Una produzione letteraria e filmica che nasce sotto il segno di una svolta rispetto alla tradizione. Nell'intreccio fra sguardi interni e sguardi esterni, nella molteplicità dei punti di vista e delle strategie narrative, emerge una vitalità nuova, che va oltre la valorizzazione della cultura dell'isola e della sua diversità e, proprio in nome della particolarità di questa storia e di questa cultura, riesce a confrontarsi con i problemi drammatici della modernità. La "vita tagliata" del pastore-bandito ucciso dalle forze dell'ordine è anche metafora della difficile condizione giovanile di oggi. Così il delitto feroce avvenuto nella Sardegna dell'interno è tragica icona di un secolo che ha prodotto Auschwitz. La cultura è strumento unico di riscatto personale e sociale...