Libri di Paolo Marati
Non si può essere troppo seri
Paolo Marati
Libro: Libro in brossura
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 300
Con un alternarsi di ironia e di partecipazione, Paolo Marati segue ora con brio ora con tenerezza le emozioni e le contraddizioni della giovane protagonista, ponendo particolare attenzione alle atmosfere caotiche di inizio anni Ottanta in cui si si scorgono gli ultimi segnali dell'impegno civile del decennio precedente e gli ultimi rigurgiti del terrorismo, mentre l'universo giovanile si mostra incastrato in una retorica politica ormai del tutto avulsa dalla realtà (una retorica dominata da slogan e frasi fatte) ma, contemporaneamente, si avvia anche verso la scoperta dei piccoli piaceri della vita privata.
Altro dirti non vo'. L'edizione Piatti dei «Canti». Stile, strutture, fonti, analisi testuali
Paolo Marati
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2023
pagine: 332
Aprile 1831, Leopardi pubblica a Firenze la prima edizione dei Canti. Un libro che risulta compatto, fondato su strutture finemente ponderate che ruotano attorno a simmetrie, a collocazioni precise, a dislocazioni ben definite, che lo rendono indipendente sia da costruzioni passate sia da perfezionamenti futuri. Tanto più che questa sua indipendenza, questo suo non volersi presentare nemmeno come un work in progress, si coglie ineccepibilmente nella dichiarata volontà testamentaria che denota il libro a partire dalla dedica Agli amici suoi di Toscana e dalla citazione petrarchesca in epigrafe (La mia favola breve è già compita, / E fornito il mio tempo a mezzo gli anni), fino all'addio alla poesia (altro dirti non vo'), reperibile nell'ultimo canto, Il sabato del villaggio, che non lascia spazio a possibili sviluppi. Il presente studio non intende, pertanto, esaminare l'edizione del '31 dei Canti come l'inizio di un percorso evolutivo che approda all'edizione postuma del '45, né intende soffermarsi sulla sua genesi, sulla sua presunta identità di sintesi selettiva di precedenti pubblicazioni arricchita da contributi inediti, ma si propone di studiarla come un'edizione a sé, nelle sue strategie strutturali, nelle scelte stilistiche, nel nuovo dialogo con le fonti che si instaura in un differente sistema poetico e narrativo.
Il giorno in cui Lorenzo morì
Paolo Marati
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte Sisto
anno edizione: 2018
pagine: 160
In una grigia domenica di metà settembre, Lorenzo muore. Tra la sottile oppressione di una Roma indifferente e le ambigue atmosfere di passaggio tra l'estate e l'autunno, si snoda il dramma di una vittima ingenua ma non innocente, di un ragazzo indifeso di fronte alle brutalità che si celano nei rapporti umani e sprovveduto di fronte all'irrazionale egoismo che conduce a una solitudine senza prospettive. La sua vicenda s'intreccia con quella, altrettanto tragica, di Pippi, un attempato clochard oppresso da innominabili istinti sessuali, e con quella più crepuscolare di Manu, un ventenne affascinante ma tormentato dal desiderio morboso di evadere dalla gabbia del dover essere borghese. Nonostante l'inquietudine dei personaggi, costantemente in bilico tra purezza e dannazione, la scrittura procede rapida senza mai cedere al sentimentalismo e raggiunge, nelle ultime pagine, punte d'intensa liricità. Le scene si susseguono veloci e creano una sensazione di attesa continua. Il materiale narrativo, a volte scabroso, si rivela sempre di facile decifrabilità. L'autore, cosciente della relatività di ogni giudizio, si rifiuta sia di condannare che di compatire e lascia al lettore il compito di valutare personaggi e situazioni. D'altra parte, come afferma verso la fine del romanzo un'anziana salentina, «nui sapimu quiddu ca simu ma nun sapimu quiddu ca putimu essere».
Gli indecenti
Paolo Marati
Libro: Libro in brossura
editore: Melville Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 256
Un po' fantozziano il protagonista di questo romanzo di Paolo Morati: sembrano come annunciarlo le battute iniziali. Si susseguono poi equivoci e combinazioni comiche e paradossali, incidenti e intoppi in un volgere di cinque giornate in cui sembra come snodarsi il romanzo di formazione di un cinquantenne angustiato dalla "sarcopenia"(si scopra qui cos'è), oltre che da una volgarità di comportamento e di rapporti entro una Roma dinoccolata e stanca, senza prospettive e senza nessuna "grande bellezza". Quasi un'accidentata parabola su come uscirne. Giulio Ferroni Federico ha cinquant'anni e si sente un uomo felice. Dopo un matrimonio fallito adesso è in coppia con Harriet, una giovane svedese che va a trovare a Stoccolma ogni due settimane. Un giorno, mentre torna in macchina dal lavoro, un collega coetaneo si lamenta con lui del progressivo decadimento fisico di cui sono entrambi soggetti. E a Federico si sgretolano le prime certezze. Il giorno dopo la madre con un ricatto morale gli impedisce di partire per la Svezia e lo costringe a mettersi in cerca di Claudia, la primogenita di cui ormai da quattro anni si è persa ogni traccia. Comincia così l'odissea di Federico che, tra riflessioni amare sul proprio invecchiamento e ricerche infruttuose della sorella, va incontro a una serie di disavventure che si abbattono una sull'altra e si trascinano in una caduta a catena in un vero e proprio effetto domino. L'aiuto di Luca, l'insopportabile figlio ventenne, darà però l'avvio a un'inversione di rotta. Con un umorismo tagliente Marati ritrae le ipocrisie, le menzogne, le bassezze e gli egoismi di Federico, un antieroe calato in un mondo antieroico. Ne scaturisce un ritratto spietato della società del bel paese nell'età post berlusconiana con il suo grigiore, con il suo scialbo immaginario di massa, con i suoi angusti orizzonti ideali. Eppure, in mezzo a tanta desolata meschinità, l'autore sembra aprire degli spiragli per una possibile rigenerazione.
L'intrusione delle onde anomale
Paolo Marati
Libro: Libro in brossura
editore: Barbera
anno edizione: 2014
pagine: 174
Luglio 2008. Nel caldo opprimente di una Roma frenetica si svolgono i drammi di due compagni di liceo: Giacomo, un emo scheletrico, e Alessandro, un nerd sovrappeso. E si consuma la tragedia di Claudia, la feroce professoressa di latino che li ha bocciati. Ma se nel momento della più intensa disperazione i due ragazzi scoprono il valore della diversità, Claudia, che dietro la facciata di un'esistenza piccolo-borghese conduce una seconda vita, è costretta a sprofondare nella vergogna più nera. Gli altri personaggi (il fratello e la madre di Claudia; i genitori di Giacomo e di Alessandro; gli spietati compagni di classe) contribuiscono a delineare un quadro apparentemente normale, in realtà aberrante, della società di inizio Duemila. Sembrerebbe salvarsi dalla meschinità generale, in virtù di un'ingenuità incontaminata, soltanto Lorenzo, il fratello minore di Giacomo. Senza sentimentalismi, e senza la minima indulgenza verso le debolezze di un'umanità ipocrita, arrogante e sull'orlo della dissoluzione, Marati mostra quanto il mondo degli adolescenti rifletta quello, negativamente esemplare, degli adulti.