Libri di Paolo Paladini
Il «mea culpa» non ci sarà. Se non è troppo tardi
Paolo Paladini
Libro: Libro in brossura
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 180
La comparsa dell'Uomo sul Pianeta è del giorno in cui una scimmia ne ha assassinata un'altra. Fra antiche barbarie e moderne atrocità con guerre mirate sempre più al genocidio dell'avversario che alla conquista di territori siamo arrivati ai nostri giorni. L'inizio della scomparsa dell'uomo dal pianeta è del giorno 6 agosto 1945, quando si decise che era cosa buona e giusta usare armi nucleari per comporre le controversie umane. Seguiranno poi altre armi fino al colpo di grazia consistente nella intelligenza artificiale. Peccato! L'uomo avrebbe potuto godersi un altro mondo. Un flebile e utopico filo di speranza c'è, se non è troppo tardi…
Rassegna di giurisprudenza del Codice di procedura civile. Volume Vol. 3
Giorgio Stella Richter, Paolo Stella Richter
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2020
pagine: XXIV-366
Un'edizione rinnovata della Rassegna di giurisprudenza e di dottrina, autorevolmente diretta da Giorgio e Paolo Stella Richter. Una accurata trattazione ad opera di illustri autori, che offre un panorama ordinato e completo della giurisprudenza degli ultimi tre anni, senza tralasciare il necessario legame con i pregressi orientamenti, presenta una trattazione completa e sistematica dell'evoluzione giurisprudenziale relativa alla disciplina codicistica, seguendo le intervenute innovazioni legislative. L'esposizione ragionata dei contenuti, arricchiti da accurate bibliografie e richiami di dottrina danno vita ad un indispensabile strumento di lavoro per individuare agevolmente le soluzioni idonee ai casi concreti.
Il «mea culpa» non ci sarà
Paolo Paladini
Libro: Libro in brossura
editore: Affinità Elettive Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 102
Le troppe e inspiegabili insensatezze sempre presenti nel genere umano e sempre uguali dalla notte dei tempi fino ad oggi, sono il motivo ispiratore che ha indotto l’Autore a scrivere un racconto che tenta di spiegare come l’uomo da sempre replica assurde competizioni per effimeri poteri, provocando sudore, lacrime e sangue invece di dedicarsi, come la logica vorrebbe, a evitare tutto questo con conseguente prolungamento di una sana e buona esistenza. In modo utopistico e fantasioso la narrazione si sofferma su due mondi, uno che sottolinea l’assurdità della vita degli individui, vita per altro brevissima, protesa alla sterile sopraffazione, e l’altro che rappresenta, a grandi linee, come avrebbe potuto essere. Cose ovvie e banali, ma fra tante banalità il lettore potrebbe ricavare qualche spunto di riflessione. Il sesso è ricorrente perché senza ipocrisia rappresenta e tocca in modo determinante ogni aspetto della vita, mentre al contrario nella nostra società è discriminato e nascosto, svilito a trasgressione, e per questo viene sostituito dall’aggressività.