Libri di Piergiorgio Viti
Poesie scelte
Maria Liscio
Libro: Libro in brossura
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2024
pagine: 84
Dentro al petto mi si muove un canto
Piergiorgio Viti
Libro: Copertina morbida
editore: Arcipelago Itaca
anno edizione: 2022
pagine: 96
«Viti prega, come ha sempre fatto con la sua poesia, con le sue parole, prega anche per noi che non troviamo più in noi la fede per farlo, recita il salmo di una fiducia nell'altro e nell'amore, sia platonico che corporale, e così rincolla, come tessere di un puzzle, i brandelli di questa realtà violata. Con tenerezza e, al contempo, con fermezza. Non c'è bestemmia nel suo atto, ma solo la volontà di aprire con grazia i lembi dei panni che avvolgevano l'icona nascosta per proteggerla dalla violenza e dall'incuria, riesporre i suoi ori alla luce affinché splendano di nuovo».
Ritratti senza andare a capo
Piergiorgio Viti
Libro: Libro in brossura
editore: Terra d'Ulivi
anno edizione: 2021
pagine: 79
Quando l'aria aveva paura di Nureyev
Piergiorgio Viti
Libro: Libro in brossura
editore: Terra d'Ulivi
anno edizione: 2021
pagine: 110
Aperto per inventario
Piergiorgio Viti
Libro: Copertina morbida
editore: Pequod
anno edizione: 2019
pagine: 150
"Aperto per inventario" è un libro orizzontale e verticale. Orizzontale, in quanto affonda le radici nella perennità del quotidiano di luoghi e persone, gesti, a volte, che non lasciano indifferenti, come la gelataia del macrobiotico, indaffarata, a fine serata, nel sistemare le coppette dei gelati, oppure i gesti calcolati del portiere di notte, in grado di raccontarsi storie, pur di non chiudere gli occhi. Ma "Aperto per inventario" è pure verticale, laddove la realtà si lascia tracimare, valicare, da voli pindarici, da un'azzardata reverie: così, sorprendentemente, Viti diventa un attore famoso, un campione di tennis, qualcuno capace di fare un idromassaggio in uno sguardo, di camminare tra i colori degli arcobaleni.
Se le cose stanno così
Piergiorgio Viti
Libro: Libro in brossura
editore: Italic
anno edizione: 2015
pagine: 76
"Se le cose stanno" così è un omaggio, nel titolo, a Sergio Endrigo, a un tempo che non c'è più. La provincia di cui si parla è una provincia quasi scomparsa, baldiniana, popolata di personaggi che incarnano l'umanità, nei suoi valori più universali: c'è infatti l'ossessa, c'è l'ipocondriaco, c'è il radiocronista del sabato che racconta a nessuno la sua partita, perché nessuno lo ascolta, c'è Mario che scrive un testamento sotto l'effetto di un aperitivo. Nella provincia marchigiana che l'autore descrive, la vita, nelle sue sfaccettature, e la morte, sembrano toccarsi, sondando a volte l'onirico, senza mai oltrepassarlo.