Libri di Pietro Floridia
Da qua al Uaq. Ediz. italiana e araba
Ossama Karaman
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2020
pagine: 96
L’amore non corrisposto, la discriminazione, l’abuso di potere e l’ingiustizia pervadono queste pagine componendo una narrazione che oscilla tra favola nera, fantasie infantili e allegorie di un mondo ottuso e privo di senso. La voce di Karaman si fa strada tra le crepe e si insinua, profonda e leggera al tempo stesso, nel cuore del lettore. Premessa di Pietro Floridia.
Teatro in viaggio. Lungo la rotta dei migranti
Pietro Floridia
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova S1
anno edizione: 2012
pagine: 112
Due mesi di viaggio attraverso l'Africa, due mesi a far teatro nelle periferie del Marocco e del Senegal, due mesi di incontri, racconti, avventure e risate, raccontati in un diario di bordo pubblicato quotidianamente sul blog di Repubblica.
Tiergartenstrasse 4. Un giardino per Ofelia
Pietro Floridia
Libro
editore: Filema
anno edizione: 2006
pagine: 111
Gesù: il nome, la croce e il sangue
Pietro Floridia
Libro: Libro in brossura
editore: Sion
anno edizione: 2006
pagine: 253
Fantasmi neri. Riscrittura scenica de «Il negro del Narciso» di Joseph Conrad
Pietro Floridia
Libro
editore: Autopubblicato
anno edizione: 2022
Il romanzo “Il negro del Narciso” di Joseph Conrad è un pozzo di fantasmi. Attorno al marinaio nero James Wait, il resto dell’equipaggio, bianco, costruisce un vertiginoso assemblaggio di proiezioni, paure e desideri. L’ordine e la gerarchia della nave Narciso - prima mai messi in discussione - ne vengono profondamente scossi, al punto che si arriva ad un ammutinamento. Come è stato possibile che gli iniziali sentimenti di diffidenza nei confronti del diverso, nel marinaio nero James Wait, siano arrivati a ribaltarsi in una sollevazione in suo nome? Adottando tali questioni come lenti per interrogare la contemporaneità, la compagnia teatrale multietnica Cantieri Meticci è partita alla ricerca dei fantasmi che tuttora affliggono persone di origine africana, recandosi in molti contesti di margine per indagarne dinamiche repressive ma anche resistenze e possibilità. Da questo percorso sono nati una riscrittura scenica collettiva, uno spettacolo e, infine, rielaborando le immagini e gli appunti di regia, questo strano libro.

