Libri di Pio Mario Giuseppe Fumagalli
Gli amori pastorali di Dafni e Cloe
Pio Mario Giuseppe Fumagalli
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2025
pagine: 212
Il romanzo pastoral-erotico Dafni e Cloe, scritto in età imperiale, ha avuto una notevole influenza sulla letteratura europea, da Tasso fino a Rousseau e Goethe, il quale ne consigliava una lettura periodica. Al lettore contemporaneo il testo può apparire nulla di più che una variazione sul tema del romanzo pastorale in cui l'ostentazione degli ingenui sentimenti di una coppia di pastori risulta, spesso, troppo artificiosa per essere credibile. In realtà Longo Sofista spicca per la padronanza di astuzie retoriche per le quali è diventato un modello molto seguito e ha esercitato una duratura influenza nel corso della storia letteraria e artistica.
Ero e Leandro in Ovidio e in Museo
Pio Mario Giuseppe Fumagalli
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2021
pagine: 96
Il libro è costituito da due parti: la prima tratta dalle Heroides di Ovidio, in cui troviamo la lettera di Leandro ad Ero e quella di Ero a Leandro. I due giovani si scrivono perché sono separati dallo stretto dell'Ellesponto, lui abita ad Abido, lei a Sesto. La seconda parte è costituita da un epillio di Museo (V sec. d.C.), scritto in piena era cristiana. Lo scrittore, al contrario di Ovidio, riporta il lettore all'esordio della relazione tra i due amanti raccontando il loro primo incontro, l'opposizione dei genitori (la giovane era destinata a rimanere vergine e confinata in una torre), il matrimonio segreto, le avventurose nuotate di Leandro ed il drammatico finale. Questo sarà l'archetipo di molte opere, capolavori e narrazioni mediocri, ma non si può dimenticare Romeo e Giulietta di Shakespeare, Tristano di Wagner, Hero and Leander di Marlowe e così via. Dunque rileggere i classici oggi rimane il modo più sicuro per ritrovare un'identità culturale.
Petronio. Satyricon
Pio Mario Giuseppe Fumagalli
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2019
pagine: 580
«Come non riconoscere l'autore del Satyricon in quel C. Petronius che dormiva di giorno e viveva di notte, in quel libertino spensierato, in quel console energico, in quel "voluttuoso raffinato" che assapora la propria morte e sfida i potenti? [...]. C'è in questo romanzo, uno dei più grandi di tutte le letterature, quella conoscenza dell'uomo che si apprende soltanto all'alba dopo una notte passata nei posti "equivoci" con persone incontrate per strada; una conoscenza dell'uomo che rivela un'incessante e vorace curiosità verso i costumi letterari e verso i negozi di commestibili, per le religioni misteriche come per le storie di fantasmi, per l'amministrazione delle colonie romane come per la legislazione sulle eredità nelle varie nazioni [...]. Con storie di lazzaroni pederasti, di sacerdotesse ruffiane e di nuovi ricchi sporcaccioni, entra di colpo e inevitabilmente nella letteratura universale di cui rimane uno dei fari più esaltanti». «Autore di un'opera di dimensioni ignote, di struttura misteriosa e di tema enigmatico è, come Villon, uno di quegli scrittori meravigliosi che non si possono spiegare. Più lo si àncora nel tempo e nello spazio, e più si rivela libero».

