Libri di Renato Cortesi
Una terra tra acqua dolce e acqua salata. L'influenza dell'ambiente sull'evoluzione sociale del territorio tra Cervia e Cesenatico fino al 1915
Renato Cortesi, Dino Manzelli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni della Meridiana
anno edizione: 2025
pagine: 108
«La geografia e il clima conducono alla creazione di infrastrutture civili (strade, ferrovie, porti...) conseguenti allo scenario geografico, e a seguito di ciò nascono strutture sociali che non possono fare a meno di misurarsi con la problematica territoriale creata dalla natura. Questo libro cerca di analizzare come la situazione dell'ambiente della zona costiera della Romagna che è compresa tra i fiumi Savio e Rubicone (in particolare la situazione geomorfologica dell'insieme "terra-acqua") abbia inciso sull'evoluzione urbanistica e sociale degli insediamenti abitativi che qui si trovavano, e in particolare su quelli che sono sempre stati i due centri più importanti di questa zona: Cervia e Cesenatico. [.. .] Ma la trasformazione dell'ambiente procede solo in parte seguendo le schematizzazioni create dall'uomo.»
Il mazapégul. Il tutore della tradizione romagnola. L'insegnamento etico mediante docetismo ed ironia, da Hermes a Pulcinella
Renato Cortesi
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 248
In apertura del libro, Renato Cortesi scrive: «la conoscenza della figura del mazapégul non ha mai avuto una diffusione più ampia di quella di un simbolo riconosciuto da una minima parte della popolazione romagnola, né ha goduto di una conoscenza particolare nemmeno in quelle stesse persone che oggi affermano di riconoscersi e di amare la cultura romagnola. Al di là di una ristretta cerchia di ricercatori e di appassionati della cultura di questa regione sono poche le persone che ancora lo ricordano; se poi si estende questa ricerca in base a criteri anagrafici, la situazione è ancor più sconsolante: gli unici a conoscerlo, in quella fascia della popolazione che sta sotto i cinquant'anni, sono i pochissimi scolari delle scuole primarie che hanno avuto insegnanti appassionati di queste tematiche e che hanno inserito la lettura di fiabe regionali e dialettali nei programmi scolastici di propria iniziativa, o di qualche giovane, un po' più in là con l'età, che è stato coinvolto in questi stessi interessi dall'attività di qualche associazione culturale che si è battuta per mantenere vivo il suo ricordo come uno dei simboli più significativi della cultura romagnola». In questa consapevolezza, l'autore ci propone un saggio.

