Libri di Renzo Trenta

Viaggio come catarsi, viaggio come conoscenza, viaggio dentro sé stessi, alla scoperta dei propri limiti e delle proprie forze, di fronte a luoghi mai visti, nuove culture e nuovi approcci di vita. Viaggio come fuga dalla “vecchia signora vestita di nero”. Può un viaggio in solitario cicatrizzare le ferite e diradare la nebbia sulla parte restante della nostra esistenza? Non solo introspezione, non solo una guida pratica ma anche un diario: con spazi da scrivere, perché ognuno di noi può ritrovare un nuovo equilibrio e nuove motivazioni. La barca a vela solcherà le onde dell’Uruguay verso la Patagonia in Argentina, tra balene franche, leoni marini, foche e pinguini di Magellano. Sarà una navigazione dura e impegnativa che porterà al cambiamento interiore e alla ricerca di un nuovo senso della vita dopo la scomparsa della moglie. Un viaggio per stare sempre con lei e proseguire ad amarla.

Un diario di bordo che invita a leggere e soprattutto a descrivere i nostri viaggi interiori. Le bellezze del mare si fondono con le risposte alle irrequietezze esistenziali per ritrovare il senso della vita, dopo la scomparsa della moglie. La barca a vela dalle coste di Brindisi giunge alle coste del mar Egeo, alla scoperta della Grecia e della Turchia. Gli occhi ripercorrono i luoghi della storia e del mito della Grecia classica, culla della cultura europea, tra città, ruderi, musei e siti archeologici. La cronaca della crociera si dipana accompagnata da storie e avventure marinaresche, condite da musica, gioia di vivere, bellezze naturali e un po’ d’ironia. Saranno i viaggi a dare pace a questo novello Ulisse alla ricerca della sua Itaca, simbolo della pace dell’anima che ancora non ha trovato pienamente.

Iternauta o marinaio in viaggio?… “Sono nato guardando dall'alto il mare della Sardegna in una terra che vede per prima il sorgere del sole. Questo luogo ha lasciato tracce indelebili in me; il profumo della macchia mediterranea, del lentischio, del mirto e dell'elicriso mi arrivavano senza mediazione di una terra che non vedeva il mare. Tutta la Sardegna è così; in ogni luogo il mare è percepito dal vento che si raccoglie intorno alla terra e si spinge all'interno insieme al rumore delle onde che si infrangono sulla riva e che la rende un’isola di estrema solitudine. Per questo mi piace la barca a vela, che come isola sperduta viaggia per il mondo con la sola compagnia del silenzio del mare incombente.”

Le nuove ipotesi presenti nel volume, potranno essere condivise o meno, o essere smentite da nuove scoperte archeologiche, scientifiche o da nuovi studi; in ogni caso, questo lavoro vuole essere d’aiuto a chi ama porsi delle domante, facendosi guidare dalla curiosità e dalla ragione.