Libri di Roberto Ivaldi

Il siglo de oro è il secolo della magnificenza su cui il sole non tramonta mai. La storia della famiglia protagonista di questo romanzo si sviluppa in una trilogia che prende avvio nel 1623, quando Giovan Battista Gagliardi, artigiano della seta, dopo alcune vicissitudini diventa un ricco aristocratico e membro della potente famiglia Fuentes. Sullo sfondo del periodo coloniale e degli imperi europei d'oltremare, si intrecciano le vicende di Giò e del conte Guillermo di Fuentes. Alle storie dei protagonisti si avvicendano anche le pagine della Storia, con la grande epopea della guerra e lo scontro di Francia, Spagna, Inghilterra e Olanda e la scoperta del Nuovo Mondo che cambierà le vite delle nuove generazioni: Enrico, Federico, Lucina, Prudencia. Lo scenario si sposterà poi nel Nuovo Mondo che ha travolto le sorti dei protagonisti con colpi di scena, separazioni e abbandoni. La coloritura fantasmagorica del siglo de oro barocco attribuisce alla vicenda il senso della comprensione foscoliana delle "storie", pur conservando il carattere del romanzo picaresco di avventure.

Una storia russo-americana è l'ultimo capitolo della saga dei Fuentes: dopo aver seguito attraverso il siglo de oro le vicende di questa famiglia insignificante, che dalle sperdute contrade dell'Oltre Tanaro si sposta nei meandri del regno spagnolo ("Una storia barocca"), per poi coprire spazi non bene conosciuti dell'impero su cui "non tramonta mai il sole" ("Una storia marittima") e risalire il continente americano fino a entrare nelle vicende segrete di Hester Prynne e di Abigail Williams, in un succedersi di avventure tra i puritani da poco stanziati nel Massachussetts ("Una storia indiana"), questa quarta storia si allunga fino all'epopea napoleonica e si allarga ad abbracciare le popolazioni indiane del Nuovo Mondo: qui, sulle montagne della bassa California, si stabilirà la splendida Maka, tra i villaggi degli indiani Ohlone. La sua storia, che si sviluppa tra il 1806 e il 1821, inizia in California e termina in California, malgrado la protagonista in questo lasso di tempo riesca a fare due volte il giro del mondo, e si intreccia con quella di personaggi realmente esistiti e coinvolti in vicende passate alla storia. La fine di Maka rimane purtroppo ignota, dal momento che la sue avventure si chiudono presso il proprio popolo indiano che, come il resto dei nativi americani, sarà disperso e distrutto da malattie come vaiolo, morbillo, tifo, difterite, influenza, che si diffusero in fretta, e, soprattutto, dalla ferocia assassina dell'uomo bianco alla ricerca di spazio vitale, sottratto ai suoi legittimi proprietari in una corsa disperata verso il "selvaggio west".

Nasce all'inizio del 1600, il piccolo Giovan Battista Gagliardi. È un ragazzino, figlio di un amore intenso e tormentato tra un uomo e una donna divisi da troppe circostanze. Giò cresce apprendendo e portando avanti l'attività della famiglia, allevando bachi da seta e lavorando il prezioso tessuto. La particolare concomitanza di eventi, gli intrecci e le occasioni, però, renderanno la vita di Giò più movimentata, più rischiosa e più entusiasmante che mai. Nel volgere di una manciata di anni, il ragazzo si ritroverà a scalare la società, fino a raggiungere livelli molto alti. Roberto Ivaldi ha saputo concedersi saltuariamente alcuni crossover con il capolavoro di A. Manzoni. "Una storia barocca" è anche un modo per scoprire curiosità sulle origini e sulle antiche tecniche di filatura della seta.

Secondo capitolo di un'avventurosa epopea familiare, dopo "Una storia barocca", questa storia racconta le vicende degli eredi di Giovan Battista Gagliardi, conte di Fuentes. Nel romanzo, ambientato tra il 1665 e il 1674, due fratelli (un capitano di vascello e un imprenditore di un'azienda di produzione di tessuti di seta, broccati e arazzi) Enrico e Federico e la sorella Lucina (una pittrice) devono fare i conti con i grandi cambiamenti della grande Storia: la scoperta del Nuovo Mondo che ha travolto le sorti degli uomini del tempo. Tra viaggi, fughe, abbandoni, apparizioni mistiche, separazioni, attese, ritrovamenti, i protagonisti sono all'inseguimento di un mondo che sta cambiando troppo in fretta e che sta allargando prepotentemente i suoi confini, mettendo in evidenza le contraddizioni e i compromessi di un'Europa avida e gretta. L'ambientazione del romanzo è variegata: i mari tempestosi dell'Atlantico e del Pacifico, il vicereame di Napoli nella fabbrica di Caserta, Roma, i nuovi continenti nelle loro estensioni epocali, le terre ancora sconosciute dei mari del Sud. Personaggi importanti della storia sono tutti i mari di tutte le latitudini che giustificano il titolo e che danno di volta in volta ragione e riparo ai personaggi umani che li percorrono a torto o a ragione.

Un giallo, tra suspense ed erudizione, tra finzione e realtà storica. La vicenda si svolge a Roma tra il 1414 e il 1471 e vede coinvolti i Còsmati, i più noti maestri marmorari del tempo. Protagonista è Braccio del Poggio, umanista di fama e filologo, diplomatico e segretario pontificio, ma anche abile e spregiudicato uomo d'affari: è un vero cacciatore di antichi e preziosi manoscritti che trascrive in segreto per poi venderne le copie alle biblioteche del tempo, dopo aver occultato gli originali. È a lui che si presenta un giorno Luc'Antonio dei Mellini, discendente della confraternita dei marmorari perseguitata da una lunga scia di morti inspiegabili. Luc'Antonio reca con sé una misteriosa tavoletta di alabastro, ereditata dal nonno del nonno, la cui decifrazione pare essere legata alla soluzione dei presunti delitti e a un mistero ancora più grande...

Questo terzo capitolo della storia della famiglia Fuentes racconta le avventure di Enrico di Fuentes che, provando vergogna per il suo passato di pirata, abbandona la famiglia e, con la sua nuova moglie Marianna e la figlioletta Alba, trova scampo nell’America Settentrionale. Da qui una serie di avventure incredibili. Le atmosfere, sottolineate dalla vastità dei luoghi, sono ispirate, tra l’altro, dalle melodie di Dvořák, la “Sinfonia dal Nuovo Mondo”, che sono state una guida nella stesura di alcune delle immagini liriche del romanzo. Gli immensi scenari del Nuovo Mondo partecipano in maniera attiva alle vicende, facendosi personaggi essi stessi. Lo spazio del racconto trascende il suo scopo di sfondo della storia, determinando la vastità dei luoghi, i suoi pericoli e lo sviluppo della vicenda, secondo una prospettiva che riprende la narrativa di autori quali Fenimore Cooper o Nathaniel Hawthorne (American Historical Romance), a sottolineare l’incontro con l’arretrata mentalità bigotta dei puritani.

Monumento unico al mondo, questo circuito di circa sedici chilometri di mura, convive da sempre col "civis romanus". Si tratta di una vera e propria antologia di brani di muratura di tutte le epoche, un catalogo di mattoni di epoca imperiale riutilizzati, che dimostra con la sua presenza povertà e ricchezza delle varie epoche storiche, dagli sforzi del lapicida medievale fino ai più ricchi interventi innocenziani sollecitati dal pericolo turco. Completa l'esposizione una dettagliata descrizione del muro, con la rappresentazione degli interventi effettuati nei successivi momenti di recupero nella ricerca della sicurezza o dell'ostentazione. Un vero percorso completo di carte topografiche, fotografie e didascalie.

La storia del mondo occidentale, almeno dal XIV secolo in poi, è stata segnata dalla ricerca di una via per le Indie, una strada alternativa alla via di terra irta di difficoltà. Ai portoghesi, i primi che hanno affrontato gli oceani in modo "professionale" per conquistare l'Oriente, seguirono gli spagnoli, gli olandesi, gli inglesi e i francesi. Ebbe così inizio la vera e propria storia delle colonie, complesso intreccio di interessi commerciali e finanziari, legati alle questioni dinastiche delle munerose corti europee.