Libri di Rosanna Marina Russo

Il cielo del rosa invernale è una sorta di diario di un mutamento che la poetessa Russo si è accorta di aver attraversato, rileggendo i versi nella medesima sequenza in cui li aveva scritti. Un inconsapevole diario di venuto un consapevole memoir. La poesia, come notaio dell’animo, ha certificato che uscire dal buio è doloroso, ma possibile: tentando, a piccoli passi, di guardare oltre il sé e aprendosi al mondo; provando ad allontanarsi dalla rassegnazione e ad accogliere la speranza.

«L’opera "Come una luna" è un meraviglioso viaggio lungo i sentieri più della parola. Che in maniera inconsueta, com’è natura di poesia, esplora i disegni dell’anima, i risvolti del sentimento, i contrasti dell’esistenza. E l’autrice si pone in questi “movimenti” con atteggiamento spesso drammatico, talora appassionato, ancora dolcissimo e affettuoso. La parola descrive con bagliori improvvisi l’apparente e l’immerso in un realismo personale e unico rivolto a sé, all’altro, al mondo. Ecco i temi più specifici di questo viaggio: l’amore, la nostalgia, gli affetti, il mare – temi che vanno goduti in pieno prim’ancora di essere analizzati e compresi nella loro assoluta fascinazione.» (Pasquale Lombardi)

"È dalla luna che sgorga sangue, e da un’orma incerta il tormento, o la piatta monotonia, difficile leggere quei petali (se solo si potesse raccogliere intero, e intatto il bocciolo). Mentre la schiuma sensuale ci raggiunge, col morso freddo del padrone, col canto dell’amico scomparso, le orme si ripropongono offrendosi agli sguardi, a volte col pudore che poco affonda, (nella vita ci vuole coraggio), o con la spavalderia che schiaccia e la forza, di chi si crede nel giusto. Spesso mi chiedo se sia meglio muoversi in sordina, accarezzando, o sia più schietto forzare gli incontri, domare le cose." Prefazione di Giorgio Agnisola.

Il 1992 fu in tutto il mondo un anno gravido di avvenimenti le cui conseguenze ancora lambiscono l'attualità. In particolare in Italia: l'avvio dell'inchiesta "Mani pulite" che rese evidente l'esistenza di quel sistema che poi venne chiamato "Tangentopoli"; gli attentati ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nei quali oltre ai due magistrati furono dilaniati dall'esplosivo Francesca Morvillo, moglie di Falcone, e otto agenti delle scorte; la dismissione dell'Italsider di Bagnoli, evento "minore" per la sua valenza locale ma che influenza e rattrista i pensieri dei tre giovani protagonisti - due ragazze e il fratello di una di loro - che in quello stesso anno si trovano a dover affrontare momenti topici della loro esistenza e del loro rapporto col passato che incombe, il presente che vivono e il futuro che li attende.