Controluna

"Trilogia della fame" è un’opera poetica in tre movimenti che esplora la fame come metafora esistenziale. Antologia del peccato, L’Ardore e Mitologia della carne trasformano il corpo in mappa emotiva, rito e simbolo. I versi attraversano desiderio, perdita, trasformazione e memoria, evocando sacro e profano, quotidiano e mitico.

La raccolta si struttura come un mosaico di stati d’animo e visioni, in cui il linguaggio poetico si nutre di immagini urbane e intime, di memorie private e di riferimenti culturali. L’autrice esplora le pieghe dell’identità, la tensione tra libertà e fragilità, tra coraggio e inquietudine, in un’eterna oscillazione tra luce e ombra. Ne nasce una poesia fluida e al tempo stesso intermittente, che si muove tra confessione e sperimentazione, tra lirismo e ironia. "Frammenti" è il racconto di una vita che si scrive mentre accade, con la sincerità disarmante di chi non smette di cercare.

"Fantasia di poesie" è una raccolta di 70 componimenti emozionante e di facile comprensione. Il lettore viene accompagnato piacevolmente in quel mondo magico e fantastico della lettura che rilassa la mente e ci fa star bene.

Le poesie di questo libro sono il frutto di una profonda riflessione e di una intensa passione per la parola. Opere nate dalle esperienze personali del giovane autore, di natura prettamente sentimentale. Un omaggio alla vita e alla sua complessità e un invito al lettore a riflettere sulla propria esistenza e a trovare la propria strada verso la felicità e la realizzazione personale, senza dimenticare mai i colori del mondo.

La sincope, in musica, altera il regolare andamento della composizione. In medicina, invece, rappresenta una perdita di coscienza transitoria. In qualsivoglia modo questa appaia il suo intento finale sta nell'interrompere il corso della normalità per poi farla ripartire nuovamente. In questa pausa nel mondo c'è la poesia e la sua funzione di rinascita. "Sincope" non è altro che una raccolta di esperienze, sfiorate da quella breve disfunzione che interrompe lo svolgimento per farlo tornare alla vita di sempre, alla routine, al tempo che scorre, per stopparlo nuovamente e farlo ripartire, da un nuovo punto, da una nuova nota. "Sincope" non è altro che la raccolta di tutte le intermittenze della vita.

Si tratta di un libro di poesie con i colori d’amore e morte, lo scenario è il lago di Como spesso protagonista insieme all’io narrante e a un tu sempre presente, a volte è l’amatissima casa, insomma un viaggio attraverso la vita.

L’unico ordine possibile per questa silloge è cronologico. Le emozioni, per fortuna, non seguono uno schema, ma si affacciano al nostro sentire spinte da ciò che succede o non succede, da un incontro, una gioia, un dispiacere, un mutamento del clima. Un profumo. Dunque una notte insonne, una giornata sulla neve, lo sguardo di chi amiamo, un attimo di silenzio nel frastuono della città… perfino un battito d’ali può aprire la porta alle emozioni, a patto di avere un’anima nuda, sensibile a ogni soffio. Quello è il momento in cui i versi si scrivono da soli, mentre l’autore resta a guardare. Tacciono, a volte, le emozioni. Non bisogna aver paura e, soprattutto, non bisogna insistere: tornano, tornano sempre.

Con uno sguardo attento alle tematiche sociali queste poesie danno voce ai silenzi della vita quotidiana. La natura si fa specchio e simbolo: ora madre consolatrice, ora testimone muta di un’umanità in affanno. I versi, ambientati nei giorni nostri, non offrono risposte, ma mantengono illuminata la speranza aprendo spazi di riflessione per il lettore, invitandolo a sentire le proprie emozioni.

"Il castigo" nasce come accettazione di una condizione. La consapevolezza che l'amore per una persona possa diventare più profondo e travolgente confina irrevocabilmente una giovane donna nella più mesta e viva delle prigioni, in cui lei sceglie però di dimorare pur sapendo quanto la sua scelta sia ributtante ed ignominiosa agli occhi del mondo.

"Scampoli di Luce" non è solo una raccolta di poesie e pensieri in versi ma è il risultato di una costante ricerca introspettiva dell’Oltre ogni apparenza.. Con parole languide e taglienti, crude e romantiche racconta storie di tensioni spirituali e sentimentali dischiudendo, con le sue metafore ed allegorie, le porte di scomodi ed inesplorati universi personali.

“Nell’amore” per la propria donna, scrive Hegel, “si trova la vita stessa come una duplicazione di se stessa e come sua unità… L’amore… toglie la riflessione, sottrae all’opposto ogni carattere di estraneità e la vita trova se stessa senza ulteriore difetto. Nell’amore rimane ancora il separato, ma non più come separato bensì come unito ed il vivente sente il vivente”. Per l’autore l’amore è l’Assoluto, è l’elemento totalizzante che realizza la vita di ogni essere umano.

Tre raccolte in un unico percorso: dall'eterna dinamica del maschile e del femminile rappresentata dalle figure dei Miti e delle Favole, alla straordinaria avventura della ricerca di sé nel quotidiano, di una magia che sfugge al pensiero logico. I temi del desiderio, dell'assenza, del viaggio interiore e delle sue mille peripezie, fanno parte della poetica dell’Autrice e vengono proposti al lettore con un interrogativo: può la poesia essere uno strumento di conoscenza della propria verità più profonda? Può essere un vettore di cambiamento? Per rispondere a questa domanda, è necessario lasciar andare il controllo razionale e abbandonarsi ad un sentire che è del corpo, lasciando fluire la musica delle parole senza interpretarle. Anche se non c'è alcuna certezza, anzi la sottile tensione tra fiducia e dubbio viene continuamente riproposta in questi versi con grande intensità e passione.