Libri di Salvatore Botta
Gli anni del disincanto. La lotta politica in Valle d'Aosta e il tramonto del liberalismo in una regione di confine
Salvatore Botta
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 280
Il volume ripercorre gli eventi che scandirono la storia della Valle d’Aosta negli anni che vanno dalla fine della Grande Guerra al consolidamento del regime mussoliniano, ponendo l’accento sulle dinamiche politiche e culturali che segnarono in breve tempo la fine del liberalismo e l’affermarsi in quel territorio liminare, prima delle forze popolari, socialiste e cattoliche, poi del fascismo. In particolare, tessendo le problematiche relative alla lingua e all’identità valdostana con le grandi questioni di respiro nazionale (in primo luogo quelle di ordine economico e sociale) che marcarono l’ingresso dell’Italia nel nuovo secolo, l’autore si pone l’obiettivo di declinare i temi e i linguaggi della (de)legittimazione politica e dei processi di nation-building prendendo in esame un territorio caratterizzato, per la sua collocazione geografica, da «particolarismi» e «contaminazioni» che ne fanno un originale «spazio» di ricerca nel panorama dei cosiddetti regional studies.
A domanda risposta! Il Parlamento giolittiano alla prova del Question Time
Salvatore Botta
Libro: Libro in brossura
editore: Le Monnier
anno edizione: 2024
pagine: 414
Questo volume intende fornire uno sguardo d’insieme sullo scenario politico e sociale della nostra penisola a inizio Novecento attraverso l’analisi di una fonte poco frequentata dalla storiografia: le interrogazioni e le interpellanze svolte alla Camera dei Deputati nel corso dell’«epoca giolittiana». La sfida è utilizzare in modo ampio il dibattito registrato negli atti parlamentari durante il cosiddetto Question Time per ricostruire attraverso la ‘viva voce’ degli onorevoli frequentatori l’aula di Montecitorio lo spessore del cambiamento che si delineò in Italia agli esordi del XX secolo sotto il profilo della classe politica, del sistema costituzionale, del ruolo delle istituzioni. Un confronto serrato tra deputati, ministri e sottosegretari, sulle materie più diverse, che pagina dopo pagina consente di far emergere dalle parole dei protagonisti, anche non ‘di prima fila’, il valore educativo della polemica parlamentare nel processo di costruzione e consolidamento di una giovane nazione sorta dall’epopea risorgimentale.
Macerie d’Italia. Storia politica di una nazione in lotta contro la natura
Salvatore Botta
Libro
editore: Le Monnier
anno edizione: 2020
pagine: 310
Le calamità si presentano come un’interruzione della vita quotidiana che costringe i sistemi politici ad una risposta capace di mettere in mostra l’essenza e il significato ultimo dell’azione di governo in tempo di pace. Affrontare terremoti, frane, esondazioni, eruzioni – dalla prevenzione alla ricostruzione, passando per i soccorsi – significa impiegare risorse normative, tecniche, finanziarie, culturali e umane che mettono in gioco gli equilibri politici e soprattutto svelano il rapporto sempre problematico tra lo Stato, le sue articolazioni e la società civile. Nel caso dell’Italia questi eventi traumatici hanno da sempre scandito non solo la storia del territorio della penisola, ma anche quella politica e sociale. Il volume getta lo sguardo sulle principali catastrofi naturali che dal secondo dopoguerra hanno interessato la penisola, con l’obiettivo di farne un «termometro» per misurare la salute delle istituzioni pubbliche della nostra storia repubblicana e democratica.
Politica e calamità. Il governo dell'emergenza naturale e sanitaria nell'Italia liberale (1861-1915)
Salvatore Botta
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 658
Il volume affronta il tema delle catastrofi naturali e sanitarie nell'Italia post-unitaria ponendo l'accento non sulla pura cronaca delle calamità che colpirono la penisola tra Otto e Novecento, ma sugli esiti politici e istituzionali prodotti dalla "crisi" dettata dall'emergenza. Ciò allo scopo di fornire un quadro degli strumenti normativi, delle pratiche amministrative e del dibattito pubblico che in età liberale scandirono, anche per questa via, l'evolversi del ruolo dello Stato e delle sue articolazioni. Attraverso quindi uno studio di lungo periodo il libro intende offrire una riflessione sul processo di costruzione dello Stato-nazione e della legittimazione politica in Italia utilizzando come "cartina tornasole" uno strumento d'analisi, la calamità, quasi del tutto ignorato dagli storici e che invece meriterebbe di essere valorizzato al pari di altri fattori straordinari di discontinuità (guerre, nascita di nuovi soggetti politici, ecc.).
Gli Stati italiani preunitari
Salvatore Botta
Libro: Libro in brossura
editore: Archetipo Libri
anno edizione: 2011
pagine: 377
Il volume intende investigare la realtà delle istituzioni politiche operanti negli Stati italiani tra la fine del Settecento e gli anni precedenti l'unificazione. In particolare, attraverso una sintesi introduttiva e una raccolta ragionata di documenti, mira a fornire un quadro delle diverse soluzioni costituzionali e amministrative (centrali e locali) che scandirono la vita pubblica dei regni presenti nella nostra penisola a cavallo tra XVIII e XIX secolo. Un'analisi della travagliata transizione dall'antico regime allo Stato di diritto ottocentesco che tiene conto di alcuni imprescindibili snodi cronologici: l'età delle riforme, la fase rivoluzionario-napoleonica, la restaurazione nonché il decennio precedente l'unificazione. Tutto ciò allo scopo di focalizzare, anche dal punto di vista didattico, un arco temporale considerato, spesso a torto, "senza storia", "immobile" rispetto al tumultuoso Risorgimento, e di destare l'attenzione degli studenti verso formazioni statuali (regni di Napoli, Sicilia, Sardegna, granducato di Toscana, Stato della Chiesa, ecc.) le cui vicende entrano a pieno titolo nella complessa realtà storica italiana.
Ezio Villani. Un socialista di Galliera nell'Assemblea costituente
Salvatore Botta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pendragon
anno edizione: 2008
pagine: 158
Ezio Villani, nativo di Galliera, socialista, perseguitato dal fascismo, fu costretto a peregrinare per un ventennio per approdare infine a Roma dove, nel 1942, fu arrestato e denunciato al Tribunale speciale per "propaganda comunista". Divenuto uno dei massimi dirigenti nazionali dello PSIUP durante la Resistenza, militò in una brigata Matteotti a Roma. Fu arrestato e seppe resistere alle dure torture che subì nel famigerato carcere di via Tasso e nel campo di concentramento di Rieti. Dopo la Liberazione occupò un posto di responsabilità nella direzione del partito, fece parte della delegazione nazionale che rinnovò il Patto d'unità d'azione con il PCI e il 2 giugno 1946 fu eletto all'Assemblea costituente. Questo libro racconta quindi una straordinaria esperienza politica ed esistenziale nel cuore delle vicende che fecero dell'Italia una repubblica democratica.