Libri di Salvo Nugara

Uno sguardo allargato su ciò che succede intorno a noi, molti riferimenti a fatti e persone in giro per la nostra Italia e anche fuori, disincanti e prese di posizione con lievità. Cenni a piccole storie destinate a crescere nel tempo, esortazioni a non chiudere gli occhi con un po' d'ironia. Qualche cedimento alla nostalgia e al pessimismo ma offrendo sempre vie di fuga nella piena consapevolezza della propria etica. Unitamente ai componimenti poetici, le postille chiamate "DogTweet" raccontano microstorie dell'animale più amato: il cane; all'apparenza non hanno nulla a che fare con il contesto del libro ed invece creano una personale sperimentazione letteraria.

"Un viaggio nella mia memoria giovanile con un ritratto apparentemente confuso e umorale, tra piccoli e grandi episodi di crudeltà e slanci di passione per il proprio passato e l'ambiente dove sono cresciuto, la Sicilia degli anni sessanta, con l'intento non troppo velato di fare ammenda degli errori giovanili ed esorcizzare così l'invadenza dei ricordi che non rendono fi eri, rivelandoli in un percorso di analisi tutta introspettiva ma capace di un recupero etico e morale verso le persone, la natura e gli animali che ho amato." (Salvo Nugara)

"Mi ergo tra le messi seminato da un amore sconosciuto. Io sono fiore selvatico ospite di questa terra generosa, ringrazio la luce del sole. Attraverso i miei colori all'umanità errabonda tra i filari, fletto e inchino il mio stelo desideroso d'essergli speranza e segno premonitore per un abbondante raccolto per un generoso dolce pane."

"Ho camminato anni per arrivare e tanto mi sono smarrito, a fatica ho ritrovato la via fiutando antiche orme ed ora sono qui alla preghiera di questo specchio d'acqua incendiato."

Continui a starmi al fianco nonostante la stanchezza ci invecchi ogni giorno, anche così questo è stato un lungo viaggio che dura, ancor più che occorrono coincidenze e prenotazioni, glissare ogni trappola e gli scorni di chi non crede che la realtà sia solo quella che si vede, ciò che si manifesta ai sensi. Ho sceso come il poeta milioni di scale dandoti il braccio non già perche con quattro occhi si vede di più: con te li ho scesi perché, con la tua salda presa, so che di noi due le sole vere braccia, e forti, sono le tue.

"Eppure, se fossimo in un sogno, tu mi parleresti di quel tempo che immaginammo capace di sciogliere ogni nodo, di rispondere ad ogni quesito concepito in un elenco infinito. Di seguito tu ne leggerai parecchi, son grumi mai sciolti. Alcuni nomi del mito, microstorie che stanno nei buchi del muro altre che viaggiano dentro bottiglie perdute tra i flutti ti parranno lampi avvistati lontano, nelle sere d'aprile l'orizzonte di un mondo che non riusciamo piu ad osservare".

Un bilancio esistenziale ispirato dalla reclusione pandemica, un tentativo di sopravvivenza grazie alla puntuale annotazione di spunti di cronaca e ricordi personali, il rapporto col proprio passato e la sete di futuro, il bisogno di avere ancora un pezzo di strada da percorrere.

Un bilancio esistenziale ispirato dalla reclusione pandemica, un tentativo di sopravvivenza grazie alla puntuale annotazione di spunti di cronaca e ricordi personali, il rapporto col proprio passato e la sete di futuro, il bisogno di avere ancora un pezzo di strada da percorrere.

Raccolta poetica, che parla dei nuovi linguaggi e le nuove parole che sono emerse e affermate di seguito alla pandemia da COVID 19.

"Così ho voluto esorcizzare il tutto portando il pensiero ad un livello quasi intimo usando la mia voce interiore e amalgamandola con ricordi, rimandi, sensazioni, emozioni, tra storia e storie, lasciandomi andare a parallelismi forse arditi ma che in quel momento brillavano di coerenza. E' stato come seguire il flusso della mia linfa facendomi trasportare da essa come se fosse la resina dentro un tronco d'albero che ha il compito vitale di raggiungere ogni estremità dei rami".

"Savana urbana" è chiaramente una trasfigurazione di un mondo che unisce due luoghi diversi e distanti tra loro. I