Libri di Selenia Marabello
Analogie digitali. Digital humanities tra ricerca e imprese culturali
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 158
Questo volume prova a tracciare un percorso di riflessione in dieci conversazioni tenutesi tra ricercatori provenienti da diverse aree delle scienze umane, artisti e professionisti della cultura, ognuno chiamato a occuparsi di un ambito specifico trasformato dall’avvento del digitale. Ciascuna conversazione ha l’obiettivo di definire alcune delle questioni-chiave aperte dal digital turn e il modo in cui la ricerca e le pratiche possano accettare le sfide che queste pongono. Il volume è il risultato del progetto “Dhialogue” realizzato tra il 2021 e il 2023 presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, coinvolgendo studiosi e studiose di diverse provenienze e imprese culturali di eccellenza.
Il paese sotto la pelle. Una storia di migrazione e co-sviluppo tra il Ghana e l'Italia
Selenia Marabello
Libro
editore: CISU
anno edizione: 2012
pagine: 240
Politiche e programmi nazionali concorrono a definire la migrazione e i legami comunitari, riarticolati nella distanza, come opportunità per lo sviluppo economico e sociale. Questo libro, discutendo i modi di partecipazione politica di un collettivo ghanese in Italia e in Ghana, propone un'analisi antropologica delle pratiche e delle rappresentazioni in cui i migranti, designati come agenti dello sviluppo, rielaborano, negoziano e configurano il proprio ruolo, nella società di provenienza e in quella di arrivo, divenendo mediatori di saperi, capitali e visioni dello sviluppo.
La caduta. Antropologie dei tempi inquieti
Libro: Libro in brossura
editore: editpress
anno edizione: 2023
pagine: 384
Cosa hanno in comune Tuvalu, Taipei, la Val Di Fiemme, Taranto, il Salento, i territori Sami al Nord della Norvegia o, piuttosto, la città di Milano in preda all’emergenza pandemica? Il filo rosso che lega questi contesti è proprio l’esperienza della caduta, che spinge forzatamente le nostre società a vivere, agire e immaginare la fine possibile dei propri orizzonti di senso. Il tempo inquieto della crisi può presentarsi nella veste di una minaccia epidemica oppure di un evento “naturale”, di un cambiamento ambientale o climatico. Questo libro raccoglie esperienze antropologiche in cui il senso di inquietudine che accompagna la caduta si palesa in modo dirompente. Alla paura di precipitare e all’incertezza fanno da contrappunto i modi di immaginare possibili modalità di atterraggio e strategie di sopravvivenza. L’antropologia viene così assunta come una pratica di conoscenza che può contribuire a costruire modi alternativi per immaginare e abitare il mondo, storicizzando la catastrofe, rileggendo l’urgenza climatica come questione culturale, attraversando narrative altre sull’attuale pandemia o guardando ai futurismi indigeni quali meccanismi di resilienza planetaria.