Libri di Silvia Vida
Postfemminismo e neoliberalismo
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 252
I profondi mutamenti che, in epoca neoliberale, hanno investito il concetto stesso di libertà, valorizzando, come mai prima, razionalità di mercato e indifferenza per il contesto politico, sociale e culturale dell'agire individuale, hanno non solo aggravato le tradizionali forme di discriminazione contro le donne, ma anche prodotto nuove forme di vulnerabilità e sottomissione. Di qui la necessità di una lettura critica dei nessi concettuali e culturali che legano il paradigma postfemminista al sistema discorsivo neoliberale. Le molteplici prospettive rappresentate nel volume - dalla filosofia alla sociologia del diritto, dalla metaetica alla bioetica - convergono in una ricostruzione degli effetti più controversi del discorso neoliberale sulla vita individuale e sociale della donne: la retorica postfemminista della scelta e le nuove forme di omologazione e oggettivazione che ne derivano; i pregiudizi impliciti contro le donne e i nuovi tipi di discorso misogino e antifemminista; la rimozione del valore del lavoro di cura e la collocazione della riproduzione sociale e biologica nella sfera della finanziarizzazione e della precarietà.
Libertà vigilata. Una critica del paternalismo libertario
Matteo Galletti, Silvia Vida
Libro: Libro in brossura
editore: If Press
anno edizione: 2018
pagine: 448
L’economia comportamentale ha ormai svelato i limiti della nostra capacità di giudizio e di scelta: ci illudiamo di essere razionali ma in realtà siamo pigri e inefficienti. Se la nostra razionalità è limitata e siamo destinati a prendere decisioni controproducenti nei settori più importanti della vita (salute, lavoro, pensione, investimenti finanziari), è necessario rivedere gli strumenti politici di governo dei cittadini. Senza interferire con la libertà di scelta degli individui, ufficiali pubblici e soggetti privati possono disegnare ambienti (architetture della scelta) che sfruttano i difetti cognitivi e volitivi delle persone per “spingerle gentilmente” verso scelte che promuovono in modo più efficace i loro stessi interessi. È questo il cuore della teoria del nudge e della proposta del “paternalismo libertario” di Richard Thaler e Cass Sunstein, che aspirano a tenere insieme democrazia, liberalismo e promozione attiva del benessere, in modo da assicurare l’esercizio dell’autonomia come condizione imprescindibile della vita democratica, con una minima pretesa di regolare i comportamenti individuali dall'alto.