Libri di Simona Miceli
Un posto nel mondo. Donne e migranti e pratiche di scrittura
Simona Miceli
Libro: Copertina morbida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2019
pagine: 214
L'intreccio tra la migrazione in Italia e la pratica della scrittura letteraria in lingua italiana accomuna le donne le cui storie, raccolte in lunghe interviste biografiche, sono presentate e analizzate in questo volume. La migrazione può configurarsi come esperienza di sradicamento e di solitudine, anche in ragione delle forme di esclusione attive nella società d'approdo. Ma la pratica della scrittura, nella nuova lingua, può essere strumento attraverso il quale costruire nuove appartenenze e sentire di poter avere, ancora, «un posto nel mondo», come afferma una delle donne intervistate. Le biografie raccolte mettono in crisi l'immaginario egemonico sulle "donne migranti", popolato da stereotipi in cui si intersecano assunti razzisti, sessisti ed eurocentrici. L'esperienza della scrittura in migrazione viene interpretata e discussa come una pratica di soggettivazione, una pratica cioè attraverso la quale le donne migranti cessano di essere soggetti narrati e si rendono soggetti narranti, potendo così contribuire a ri-nominare e ri-significare i processi di costruzione e reificazione dell'alterità. Prefazione di Paolo Jedlowski.
Amara terra. Donne migranti, sfruttamento e forme di resistenza nelle campagne siciliane–A wounded land. Migrant women, exploitation and forms of resistance in the Sicilian countryside
Monica Massari, Federica Cabras, Simona Miceli
Libro: Libro in brossura
editore: Milano University Press
anno edizione: 2025
pagine: 126
"Le migrazioni sono una faccenda dei corpi e dei sentimenti (…). Avvengono nel tempo e nello spazio, promettono, annunciano, coronano un sogno, liberano, mettono a soqquadro i territori d’arrivo e di partenza, costringono a ripensarli e a ridisegnarli come un terzo luogo ancora non dato. Ecco perché raccogliere i racconti e le riflessioni di braccianti, mediatrici, operatori e operatrici sociali, sindacalisti incontrati sul terreno e metterli in risonanza con le parole di intellettuali e artisti di ogni parte del mondo (…) produce una fertile messa a fuoco" (dalla prefazione di Maria Nadotti)