Libri di Stefano Passaggio
Camminare insieme tra storia e profezia. Attualità della lettera pastorale del card. Michele Pellegrino
Associazione Centro Maria Orsola
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 112
Questo volume racchiude gli atti del Convegno «Camminare insieme, profezia di un cammino sinodale», svoltosi il 6 novembre 2022 presso il Centro Maria Orsola Bussone di Vallo Torinese, in occasione dei cinquant'anni dalla pubblicazione della lettera pastorale del cardinale Michele Pellegrino. La lettera pastorale di Pellegrino è simbolicamente datata 8 dicembre 1971, Festa dell'Immacolata Concezione di Maria, giorno in cui il Cardinale la completò, ma anche coincidenza con la data di chiusura del concilio Vaticano II (8 dicembre 1965), al quale padre Pellegrino partecipò prima come perito e poi come arcivescovo eletto di Torino. La lettera pastorale fu resa pubblica a partire dal gennaio 1972, suscitando grande interesse e sollecitando riflessioni e dibattiti sia all'interno che all'esterno della Chiesa. Il Convegno ha inteso ripercorrere le situazioni storiche, economiche, sociali ed ecclesiali in cui nacque la Camminare insieme, come venne recepita localmente (in quanto Pellegrino, nel 1977, si ritirò a vivere a Vallo Torinese dopo le dimissioni da arcivescovo di Torino) e, soprattutto, la sua attualità, sia per i contenuti sia per la genesi della sua preparazione. La tavola rotonda seguita alle relazioni ha permesso di illustrare alcuni brani della lettera pastorale con esperienze di vita vissuta ad essa collegate. Gli atti sono preceduti dalla prefazione di mons. Roberto Repole, attuale arcivescovo di Torino, che sottolinea l'attualità e la profezia della Camminare insieme, in relazione al cammino sinodale ora in corso nella Chiesa e al magistero di papa Francesco. Contiene in appendice il testo della Camminare insieme.
Il pensiero politico di Santorre di Santa Rosa. Il neoguelfismo nel secolo liberale
Stefano Passaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Piemontesi
anno edizione: 2022
pagine: 215
«I guelfi nostri antichi non ebbero mai l'esilio amaro come i guelfi del 1821». Così Santorre di Santa Rosa scriveva all'amico Luigi Provana da Parigi, dove allora era esiliato a causa del fallimento dei Moti piemontesi. Nei primi decenni del secolo scorso, i giovani popolari, che collaboravano con Sturzo, amavano chiamarsi “neoguelfi”. Si ispiravano sia ai guelfi medioevali, sia ai protagonisti del neoguelfismo liberale dell'800. Questo libro ripercorre, attraverso la vita e con la ricostruzione del pensiero del patriota saviglianese, il periodo al quale la generazione di De Gasperi, Donati e Giordani si ispirava, dove le convinzioni religiose diventavano azione politica, come aveva ben colto Piero Gobetti. Nel contesto ottocentesco pre-risorgimentale troviamo le radici di un “pensiero morbido”, relazionale e non antagonista, di ispirazione cristiana, dialogante, rispettoso dei diritti e delle differenze, che si svilupperà prevalentemente nel secolo successivo e sarà uno dei fondamenti dell'Europa unita. Prima di Balbo, di Gioberti e di Rosmini, fu Santorre di Santa Rosa a delinearne i principali contenuti.
Doni di fede. 60 anni di «Fidei donum» nella chiesa di Torino
Lorenzo Bortolin, Stefano Passaggio, Marco Prastaro, Morena Savian
Libro: Libro in brossura
editore: EMI
anno edizione: 2018
pagine: 190
«Lavorare non in un'altra vigna, ma in un altro filare della stessa vigna». Cosi uno dei sacerdoti "fidei donum" che in questo libro rendono la loro testimonianza esprime il senso del nuovo canale per la missione aperto da Pio XII, oltre sessantanni fa, con l'enciclica intitolata appunto "Fidei donum". È un documento del Magistero che ha dato impulso a un fecondo scambio tra Chiese. Preti diocesani, diaconi e laici e laiche, anche famiglie, sono inviati dal loro vescovo a diocesi che sono nel novero delle «giovani Chiese». In spirito di fraternità. La Chiesa che è in Torino ha voluto dare risalto a questa esperienza ecclesiale dando voce ai protagonisti stessi. Il focus è relativamente ristretto - i fidei donum di una diocesi -, ma emergono già i maggiori temi comuni alle altre Chiese «di invio»: le motivazioni dei partenti, il ruolo del vescovo, i legami con la diocesi di origine, la scoperta di altri modi di evangelizzare e di essere comunità, l'impatto del rientro (non meno duro della partenza), la valorizzazione (o meno), da parte della Chiesa di origine, delle ricchezze spirituali e pastorali vissute «lontano». Dopo sessant'anni di crescita di tante «giovani Chiese», anche in termini di disponibilità di clero, al contrario di quanto accade da noi, ha ancora senso tenere in vita questa esperienza? «Si potrebbe dire che fa più bene a noi che alle Chiese sorelle», è la risposta che affiora dal libro. Ne abbiamo certamente bisogno: una ventata di freschezza della fede, un soffio di rinnovamento e della riscoperta che Dio chiama ancora.
Diaconi beati e santi. Dalle origini ai giorni nostri
Lorenzo Bortolin, Benito Cutellè, Luca Del Negro, Stefano Passaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Effatà Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 192
Sorpresa e gioia: sono i sentimenti che ho provato scorrendo questo libro. Sorpresa, innanzi tutto, per il numero dei diaconi – oltre duecento – che la Chiesa ha già riconosciuto beati e santi; in secondo luogo, sorpresa perché non mi risulta che sinora sia stata compiuta una ricerca così approfondita. Infine gioia, perché queste biografie valorizzano una volta di più la particolare vocazione al diaconato e perché gli autori sono diaconi permanenti della nostra amata diocesi di Torino. La parola «diacono» vuol dire «servo» ed indica la scelta che Gesù stesso ha compiuto nella sua vita terrena: non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti (cfr. Mt 20,28). Non a caso, alcuni beati e santi qui citati hanno scelto di restare diaconi, perché si ritenevano indegni di essere sacerdoti. Nel ringraziare gli autori che hanno realizzato quest’opera, desidero affidare a san Lorenzo, loro patrono, tutti i diaconi oggi in servizio e le future vocazioni al primo grado del sacramento dell’Ordine, non avendo migliore augurio da rivolgere loro di quello che è stato messo a tema in questo libro: la santità.