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Libri di Stefano Vanzina

Mi fate un baffo. Il meglio di Steno prima del cinema

Mi fate un baffo. Il meglio di Steno prima del cinema

Stefano Vanzina

Libro: Libro in brossura

editore: Sagoma

anno edizione: 2025

pagine: 296

Maestro del cinema comico (Totò a colori, Febbre da cavallo), padre fondatore della commedia all'italiana (Guardie e ladri, Un americano a Roma), Stefano Vanzina in arte Steno, fu in origine umorista e vignettista, formatosi alla scuola dei giornali umoristici come «Marc'Aurelio» e «Marforio». Questa antologia di articoli, racconti, elzeviri e vignette apparsi negli anni '40 lo conferma fin dagli esordi come l'osservatore acuto del costume degli italiani che è sempre stato.
16,50

Sotto le stelle del '44

Sotto le stelle del '44

Stefano Vanzina

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2017

pagine: 196

Steno alias Stefano Vanzina (1917-1988). Il personaggio "io" di questo diario: umorista, sceneggiatore, regista. Suo padre Alberto, giornalista, originario di Arona, era emigrato a Buenos Aires dove aveva fondato un giornale Italiano e sposato nel '15 Giulia Boggio prima di tornare in patria. Morto Alberto nel '20, la vedova si trovò in ristrettezze e visse a lungo con II figlio Stefano (nato a Roma il 19 gennaio 1917) in varie pensioni. Ancora giovanissimo Steno frequentò l'Accademia di scenografia e il Centro sperimentale di cinematografia, entrando contemporaneamente a far parte della redazione del bisettimanale umoristico «Marc'Aurelio» dove scriveva e disegnava vignette. Nel cinema penetrò con altri redattori del giornale sceneggiando in collaborazione i film di Macario “Lo vedi come sei... Lo vedi come sei?!” ('39), “Il pirata sono io!” ('40), “Non me lo dire!” ('40). Entrato nell'ambiente, spesso a fianco di Mario Mattali del quale fu anche aiuto regista, collaborò con Cesare Zavattini per il copione “La scuola del timidi” ('41) e firmò altre sceneggiature. In “Soltanto un bacio” ('42) di Giorgio C. Simonelli, con Valentina Cortese e Otello Toso, figurò come attore. Nel dopoguerra sceneggiò moltissimi film per Camerini, Freda, Matarazzo, Borghesio e altri. Esordì nella regia in coppia con Mario Monicelli e insieme, in quattro anni, fecero otto film, tra i quali quattro di Totò, incluso il classico “Guardie e ladri” ('51) con Fabrizi. Iniziò a lavorare da solo con “Totò a colori” ('52) e continuò a un ritmo instancabile. Gli si attribuiscono circa 70 titoli. Sposato nel '48 con Maria Teresa Nati, che lavorava nel giornale del Partito d'Azione, ne ebbe due figli: Enrico (1949, produttore e sceneggiatore) e Carlo (1951, regista). Alla signora Nati, scomparsa nel 1993, si deve il ritrovamento del diario. Prefazione di Enrico e Carlo Vanzina.
12,00

Sotto le stelle del '44. Un diario futile
7,75

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