Libri di Stephen M. Kosslyn
Cervello alto e cervello basso. Perché pensiamo ciò che pensiamo
Stephen M. Kosslyn, G. Wayne Miller
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 213
Sono così tanti i libri su questo tema che i due autori, consapevoli della cosa, si chiedono fin dalla prima pagina: «Perché un ennesimo libro sul cervello?». E con buon senso dell'umorismo si rispondono da soli, baldanzosi: «Perché questo è diverso». Se Stephen Kosslyn fosse una persona qualunque non ci sarebbe da fidarsi molto, ma dal momento che secondo Steven Pinker «Kosslyn è uno dei più grandi scienziati cognitivi a cavallo tra i nostri due secoli» vale invece la pena di capire meglio. Il fatto è che molti libri sul cervello ripropongono troppo spesso acriticamente miti del passato, dandoli per scontati e ignorando che nei laboratori più avanzati da molto tempo il vento è cambiato. Uno di questi miti, forse il più ripetuto e tenace, sostiene che il cervello è diviso in «emisfero destro» e «emisfero sinistro», e che le due metà fanno cose differenti: la parte sinistra è analitica e logica, la parte destra è artistica e intuitiva. Pensiamo di saperlo tutti, lo diamo per scontato, ma non è vero. Si tratta in effetti di una semplificazione grossolana, e se per caso avete appena fatto un test per capire quale delle due metà di voi sia la più sviluppata sappiate che avete solo sprecato del tempo. Ecco allora che Stephen Kosslyn, aiutato da Wayne Miller, ci propone invece un cervello «alto» e un cervello «basso». Sembra una provocazione, e in parte lo è. Il cervello in realtà non si lascia dividere tanto facilmente, ma è vero che contiene aree che fanno cose diverse, il cui sviluppo relativo determina molto di ciò che pensiamo e sentiamo. È questa la «teoria delle modalità cognitive», che viene qui divulgata per la prima volta, in maniera estremamente comprensibile, dopo decenni di ricerche. A seconda di quali parti del cervello siano più o meno attive in ciascuno di noi, il libro propone quattro modalità principali di pensiero: la «modalità dinamica», la «modalità percettiva», la «modalità stimolativa» e la «modalità adattiva». Ci sono forti evidenze empiriche che le cose stiano a grandi linee così. A quale delle quattro modalità apparteniamo? Il penultimo capitolo del libro offre un test per scoprirlo, e questa volta non è uno spreco di tempo, è un modo per conoscere meglio se stessi sulla base di conoscenze scientifiche solide e verificabili.
Psicologia cognitiva. Mente e cervello. Con e-text
Edward E. Smith, Stephen M. Kosslyn
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Pearson
anno edizione: 2014
pagine: X-532
Il manuale affronta la materia cognitiva da una prospettiva nuova e originale. Innanzitutto, la maggior parte dei recenti progressi negli studi cognitivi è da imputare all'emergere delle neuroscienze cognitive, che guardano ai fenomeni psichici con metodi e dati tipici delle neuroscienze. Questo volume è stato il primo a integrarli negli studi sulla cognizione. Nello specifico, si passano in rassegna le scoperte più recenti circa le basi neurali della cognizione attraverso le tecniche di neuroimaging, studi di pazienti con danni cerebrali, metodi di registrazione di singoli neuroni, studi di segnali elettrici e magnetici, e gli effetti farmacologici selettivi sulla cognizione. L'obiettivo di questa edizione italiana non è quello di trattare in dettaglio ciascuna area della cognizione ma di illustrarne i concetti chiave, integrando studi classici con le più recenti ricerche. Per aiutare gli studenti ad appropriarsi dei suoi contenuti, questa edizione mantiene inalterata la struttura del volume, ricca di esempi di situazioni quotidiane, illustrazioni, analogie