Libri di Susanna Valpreda
Storie di paese e di cucina. Con ricette tradizionali di zia Angela
Angela Scifo, Maurizio Cavalli
Libro: Libro rilegato
editore: Lithos (Castelvetrano)
anno edizione: 2024
pagine: 320
Il libro esplora la cultura e le tradizioni della Sicilia, attraverso le storie della famiglia di origine dell'autrice, offrendo non solo un'analisi della sua struttura sociale, ma anche un viaggio culinario attraverso ricette antiche e nuove, apprese anche fuori dalla penisola; arricchito da una sezione dedicata ai proverbi siciliani. L'opera ripercorre le tappe più significative dell’evoluzione dello stile di vita degli Italiani a partire dal boom economico degli anni ’60, fino all’impatto con la tecnologia sempre più avanzata.
Sikelia. Volume Vol. 1
Susanna Valpreda
Libro: Libro rilegato
editore: Lithos (Castelvetrano)
anno edizione: 2023
pagine: 384
La Sicilia dopo essere stata invasa dai Vandali nel 440, ancor prima della caduta ufficiale dell’Impero Romano d’Occidente del 476, viene riconquistata nel 535 dall’Impero Romano d’Oriente, altrimenti detto Impero bizantino. La stessa capitale dal 663 al 668, fu spostata da Costantinopoli a Siracusa. L’Isola rimase bizantina fino alla conquista araba iniziata nell’827; in seguito arriveranno i Normanni. Il volume si sofferma sulla lingua greca e la cultura siciliano-bizantina, nonché sulle architetture e le arti del periodo, con particolare riferimento alla parte orientale della Sicilia.
Sikelia. La Sicilia orientale nel periodo bizantino
Susanna Valpreda
Libro
editore: Bonanno
anno edizione: 2015
pagine: 176
La cultura fiorita nell'Impero di Bisanzio, che affondava le sue radici nella filosofia greca, dando vita alle sottili speculazioni teologiche, era lontana ed estranea all'Occidente, ma non alla Sicilia; la tendenza a concepire la vita monastica come isolamento ascetico dal mondo accomunava i monaci siciliani e quelli greci; tutte le manifestazioni artistiche prodotte in Sicilia, dall'architettura alla miniatura, dall'oreficeria alla scultura, anche le meno raffinate, erano molto più simili alle opere prodotte dai popoli mediorientali che non a quelle più europee della penisola italiana, dominata prima dai goti, poi dai longobardi e dai franchi. Diviene perciò plausibile considerare la Sicilia di quel periodo come l'estrema propaggine dell'Impero bizantino piuttosto che della penisola italica.