Libri di T. Fazi
Lo scontro degli stati-civiltà
Christopher Coker
Libro
editore: Fazi
anno edizione: 2020
pagine: 300
La seconda metà del XX secolo e il primo decennio del XXI secolo sono stati caratterizzati dall'affermazione dello Stato-nazione come forma di organizzazione politica per eccellenza e, a partire dalla caduta dell'Urss, dall'egemonia incontestata dell'Occidente sul mondo intero. Secondo la tesi resa celebre da Francis Fukuyama e da altri pensatori liberali, la fine della guerra fredda e il definitivo trionfo della democrazia liberale avevano aperto una fase finale di conclusione della storia in quanto tale - «il punto finale dell'evoluzione ideologica dell'umanità» e la forma finale di governo umano - e creato le condizioni per la costruzione di «un nuovo secolo americano» o quantomeno occidentale. Oggi, a trent'anni di distanza, quella tesi appare straordinariamente ingenua. Non solo l'ordine mondiale liberale è minacciato dall'ascesa di nuove superpotenze regionali o globali (o aspiranti tali) - come la Cina, la Russia e l'India, che rigettano più o meno esplicitamente l'universalismo occidentale, sia in campo economico-politico che in campo culturale e morale -, ma i valori liberali sono in crisi anche nello stesso Occidente, come testimonia la crescita di fenomeni populisti e neo-autoritari tanto in Europa quanto nell'America di Trump. La vera particolarità della nostra epoca, però, secondo il filosofo politico Christopher Coker, è anche quella che ha ricevuto meno attenzioni: l'ascesa di una nuova entità politica intenzionata a sfidare il primato dello Stato-nazione e destinata a cambiare profondamente il mondo per come l'abbiamo conosciuto finora. Stiamo parlando dello "Stato-civiltà": paesi, cioè, che non si caratterizzano solo per una certa omogeneità culturale o etnica, ma che si considerano delle vere e proprie civiltà a sé stanti, profondamente diverse dalla civiltà occidentale, che viene vista come una minaccia se non come un nemico vero e proprio. Coker si concentra in particolare sui due paesi che più di chiunque altro rivendicano questo titolo: la Cina di Xi Jinping e la Russia di Vladimir Putin. Due realtà che ormai non possiamo più ignorare: perché se è vero che Samuel Huntington aveva torto a sostenere che le civiltà sono necessariamente destinate a scontrarsi, è altrettanto vero che gli Stati-civiltà hanno alte probabilità di farlo.
Sei gradi. La sconvolgente verità sul riscaldamento globale
Mark Lynas
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2008
pagine: X-338
Nel 2001, il Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC, vincitore del Nobel per la pace nel 2007) pubblicò uno studio sconvolgente in cui prevedeva che, se l'umanità non avesse cambiato rotta, entro la fine del secolo la temperatura globale sarebbe aumentata da un minimo di 1,4 a un massimo di 5,8 gradi. In questo libro Mark Lynas, giornalista e attivista britannico, per la prima volta ci descrive, grado per grado, le conseguenze di un tale cambiamento climatico - apparentemente di poco conto - sulla Terra. E sulla vita di ognuno di noi. Un grado in più: gran parte delle barriere coralline e dei ghiacciai scomparirebbero. Due gradi: l'arcipelago di Tuvalu, nell'oceano Pacifico, verrebbe completamente sommerso. Tre gradi: la maggior parte della foresta amazzonica verrebbe distrutta da incendi e periodi di siccità; in Europa si avrebbero le temperature che attualmente si registrano in Medio Oriente e in Nord Africa. Quattro gradi: il livello degli oceani si innalzerebbe al punto di distruggere paesi quali il Bangladesh e l'Egitto e sommergere città come Venezia. Cinque gradi: milioni di persone sarebbero costrette a lasciare le aree in cui vivevano perché ormai inabitabili, scatenando possibili conflitti per il controllo delle ultime risorse presenti sul pianeta. Ma con sei gradi in più, quasi tutte le forme di vita (compresa quella umana) scomparirebbero.
111 luoghi di Atene che devi proprio scoprire
Alexia Amvrazi, Diana Farr Louis, Diane Shugart
Libro: Copertina morbida
editore: Emons Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 230
Avete mai visto un'intera strada ballare la milonga? E giocato a scacchi in una bettola con Kasparov? Cosa ci fanno Romeo e Giulietta ad Atene? Atene, antica e contemporanea. Atene in crisi, che si ribella, e stupisce per la sua creatività e voglia di vivere. Di giorno gli antichi marmi la illuminano d'un misterioso chiarore e la notte arde i nei locali. "111 luoghi e racconti" vi condurranno attraverso il baleno di millenni di storia, su per ripide gradinate fino a una terrazza, dove scorgere l'alba della nostra cultura, dopo una delle serate più divertenti della vostra vita.
L'ultimo bandito. Una vita rock'n'roll
Nikki Sudden
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2008
pagine: 539
Fine febbraio 2006: Nikki Sudden ha appena terminato di lavorare al suo nuovo disco e alla sua autobiografia, "L'ultimo bandito". Il libro è una dichiarazione d'amore verso la musica e la vita, che trasmette "In presa diretta" l'iniziazione al rock'n'roll di un ragazzino nato in una buona famiglia inglese nei primi anni Settanta. Da lì Nikki prosegue il suo racconto disegnando un grande affresco dove si alternano la folgorazione per il punk, la prima band (gli Swell Maps) e i primi successi nella scena inglese, seguiti dalla fama internazionale, i tour, l'alcol, le droghe. Negli anni successivi arrivano lo scioglimento del gruppo e i primi dischi da solista, l'insuccesso, i contratti-capestro con l'industria discografica, l'avventura con i Jacobites, le collaborazioni importanti - tra gli artisti che hanno incrociato la strada di questo rocker ricordiamo Johnny Thunders, R.E.M., Primal Scream, Sonic Youth, Rolling Stones e Wilco - e lo status di musicista di culto, nonché di wonderful loser che lo avrebbe accompagnato fino alla fine dei suoi giorni. E la fine arriva una sera di fine marzo 2OO6, a New York, dopo un esaltante giro di concerti coronato insieme a Evan Dando (chitarra) e Alan Merrill (basso, già con gli Arrows, ma soprattutto autore dell'hit mondiale "I Love Rock'N'Roll").
Montaigne. L'arte di vivere
Sarah Bakewell
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2011
pagine: 443
Eccentrico, pigro, contraddittorio, smemorato, Montaigne è il filosofo che infranse un tabù e parlò di sé in pubblico. Dopo oltre quattrocento anni, i lettori continuano a tornare da lui in cerca di compagnia, saggezza, intrattenimento - e di se stessi. Nella sua avversione per la crudeltà, e in generale per qualunque ambizione sovrumana, Montaigne ci esorta a salvaguardare la nostra umanità nelle epoche buie: rappresenta una mai spenta vocazione alla libertà e un antidoto contro ogni forma di esaltazione. E una fonte preziosa di piccoli consigli: leggere molto, mantenendo però la mente sgombra; essere conviviali, riservandoci però un "retrobottega" tutto nostro; guardare il mondo da angolazioni diverse, evitando così di irrigidirsi nelle proprie convinzioni. Non trovò mai una risposta definitiva, ma non smise di porsi la domanda: Come vivere? Ossia: come relazionarsi agli altri? Come affrontare la violenza? Come superare la paura della morte? Come rassegnarsi alla perdita di qualcuno che amiamo? Attraverso Sarah Bakewell, Montaigne ci ammaestra nell'arte più ardua di tutte: vivere bene quest'unica vita. Rifiutandosi di lasciarlo confinato nel suo tempo, Bakewell inaugura un nuovo modo di scrivere biografie e ci mostra che capire Montaigne è un po' come capire noi stessi.
111 places in Milan that you must not miss
Giulia Castelli Gattinara
Libro: Copertina morbida
editore: Emons Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 240
L'outsider
Colin Wilson
Libro: Copertina morbida
editore: Atlantide (Roma)
anno edizione: 2016
pagine: 400
Il secolo asiatico?
Parag Khanna
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2019
pagine: 520
Il XIX è stato il secolo europeo. Il XX il secolo americano. Il XXI sarà il secolo asiatico? L'Asia si sta affermando come un sistema multipolare che va dall'Arabia Saudita al Giappone, dalla Russia all'Australia, estendendosi ben oltre il cosiddetto Estremo Oriente. In questo contesto, la Belt and Road Initiative, il grande progetto volto al rafforzamento delle infrastrutture e della cooperazione tra i paesi dell'Eurasia, è il primo passo mosso dalla Cina nella creazione di una nuova Via della Seta. Tuttavia, pur vedendosi riconosciuto lo status di potenza globale, la Cina non detiene un ruolo egemonico all'interno del sistema asiatico. Non si tratta più infatti, sottolinea lo studioso di relazioni internazionali Parag Khanna, di sapere chi sia il numero uno a livello mondiale, ma di capire quali sono i pilastri del nuovo ordine globale e come si stanno ridefinendo i loro rapporti: da una parte, la Cina rappresenta il motore principale nel processo di formazione del megasistema asiatico; dall'altra, le strategie militari ed energetiche, così come il governo tecnocratico e il conservatorismo sociale di impronta asiatica stanno necessariamente riorientando gli Stati Uniti e l'Europa. Il secolo asiatico metterà in discussione l'ordine unipolare occidentale, produrrà una fase di transizione del potere, ma non avrà come inevitabile conseguenza uno scontro tra le maggiori potenze quali Stati Uniti e Cina. Ripercorrendo in una prospettiva asiatica la storia interna del megacontinente e il rapporto con l'Occidente, Khanna indaga il significato del fenomeno geopolitico e culturale chiamato "Asia", fino ad affrontare il tema di un'ineludibile "asianizzazione del mondo". Il futuro si prospetta dominato da una multipolarità globale, che non vedrà l'imporsi della Cina né il sostituirsi dell'Asia agli Stati Uniti e all'Europa.
Dodici contro gli Dèi
William Bolitho
Libro: Copertina morbida
editore: Atlantide (Roma)
anno edizione: 2019
pagine: 352
L'arma segreta della Francia in Africa. Una storia del franco CFA
Fanny Pigeaud, Ndongo Samba Sylla
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2019
pagine: 256
Quando le sue colonie in Africa ottennero l'indipendenza, all'inizio degli anni Sessanta, la Francia eseguì un gioco di prestigio formidabile. Pur riconoscendo ufficialmente la sovranità politica dei nuovi Stati, mantenne il controllo delle loro economie grazie a un'arma tanto potente quanto invisibile: il loro sistema monetario. La Francia, infatti, esercitò una forte pressione sulle ex colonie affinché continuassero a utilizzare la moneta in uso in quei paesi fin dal 1945: il franco CFA, una moneta emessa e controllata da Parigi. Il franco CFA è così diventato il cordone ombelicale che ha continuato a stringere il collo delle ex colonie e che ancora oggi - a più di mezzo secolo dalla fine del colonialismo francese - garantisce alla Francia il controllo di un'enorme area economica in Africa. Oggi sono quindici gli Stati africani - con una popolazione complessiva di 162 milioni di persone - che appartengono alla cosiddetta "zona del franco". Da diversi anni il franco CFA è al centro di un acceso dibattito, non solo in Francia. Secondo il governo francese, il franco CFA è un fattore di integrazione economica e di stabilità monetaria e finanziaria. Per contro, secondo gli oppositori della moneta - che include numerosissimi economisti e intellettuali africani (e non solo) -, essa rappresenta a tutti gli effetti una forma di «schiavitù valutaria» che impedisce lo sviluppo delle economie africane. Come scrivono gli autori del libro, «negli ultimi anni si sono moltiplicate le voci - in strada, sui social network, nei circoli intellettuali o artistici - che chiedono la fine del franco CFA». Come è noto, da un po' di tempo a questa parte il dibattito è sbarcato anche in Italia: le dichiarazioni di alcuni esponenti politici italiani in merito al franco CFA hanno infatti scatenato un'aspra crisi diplomatica tra Roma e Parigi. In questo libro, la giornalista francese Fanny Pigeaud e l'economista senegalese Ndongo Samba Sylla gettano per la prima volta luce, con un linguaggio semplice e accessibile, sui complessi meccanismi neocoloniali che si celano dietro al franco CFA e su come i dirigenti francesi abbiano combattuto - persino con la violenza - tutti coloro che negli anni si sono opposti al sistema CFA. Un libro destinato senz'altro a far discutere, anche per le evidenti analogie che esistono tra il franco CFA e la moneta unica europea e più in generale per il crescente interesse per le questioni economiche che si registra nel nostro paese. D'altronde, come scrivono gli autori, «non c'è nulla di più "politico" delle questioni monetarie».
Come trasformare i nemici in amici. Le radici di una pace duratura
Charles A. Kupchan
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2012
pagine: 653
Il mondo è destinato a continui cicli di conflitti e guerre? Le nazioni rivali possono mettere da parte le ostilità e stabilire una pace duratura? "Come trasformare i nemici in amici" indica in modo coraggioso e innovativo la strada che le nazioni possono percorrere per sfuggire alla competizione geopolitica e passare dal conflitto alla collaborazione. Attraverso un'analisi avvincente e una serie di esempi storici, attinti da ogni angolo del globo e in un arco di tempo che va dal tredicesimo secolo ai nostri giorni, l'esperto di relazioni internazionali Charles Kupchan sfata alcuni miti sulla costruzione della pace. Kupchan sostiene che l'impegno diplomatico è decisivo per la riconciliazione con gli avversari. E la diplomazia, e non l'interdipendenza economica, la strada maestra per la pace: le concessioni e gli accordi strategici promuovono la fiducia reciproca necessaria per la costruzione di una società internazionale. Per Kupchan, anche se la pace duratura si raggiunge più facilmente tra società, etnie e religioni simili, le democrazie devono saper trattare anche con gli Stati autoritari. Il libro prende in esame successi e fallimenti storici, come l'inizio dell'amicizia tra USA e Gran Bretagna agli albori del XIX secolo, il Concerto europeo che garantì la pace dopo il 1815 ma non riuscì a resistere alle rivoluzioni del 1848, e la stretta relazione allacciata negli anni Cinquanta tra Unione Sovietica e Cina.
Storia della globalizzazione a fumetti
El Fisgón
Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2005
pagine: 211
Nella speranza di ritagliarsi la propria fetta del mercato globale, il capitalista messicano in erba Carro Machorro affronta il deserto per far visita alla famosa Cassandra Carrera, santona specializzata in economia "voodoo" che possiede una palla di vetro capace di spiare nella testa di Alan Greenspan, presidente della Federal Reserve e guru dell'economia mondiale. È semplice, risponde lei, tutto quello che devi fare per incrementare i profitti è fondare una società nel Medioevo, ottenere un monopolio, sfruttare le risorse naturali, reprimere i sindacati e, ovviamente, globalizzarti. Ha inizio così una graffiante e militante storia a fumetti della globalizzazione.